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Lungo la Via del latte

Dal parcheggio saliamo verso il centro di Castione della Presolana, oltrepassato il municipio deviamo a sinistra seguendo le indicazioni per Rusio.Venti metri prima del parcheggio di Rusio, troviamo a sinistra il sentiero CAI 317 (via del Latte) molto ben segnalato e che seguiamo fedelmente. Questo primo tratto di circa 4 km è molto impegnativo per il dislivello e la pendenza della strada forestale.Superiamo prima Malga Pozzetto e poi Malga Presolana, da qui seguiamo il sentiero CAI 319 (via del Latte), il Pas del Soc e Malga Cornetto.In questo tratto di sentiero dovremo portare la MTB per circa trenta minuti. Arrivati alla Malga bassa di Cornetto, prendiamo a sinistra la strada forestale per raggiungere la Malga Cornetto.Ora affrontiamo una lunga e impegnativa discesa verso il Passo della Presolana. Raggiunta la strada provinciale, andiamo a destra e seguiamo la strada principale, in una lunga e bella discesa che ci porterà al nostro punto di partenza.  
Lungo la Via del latte

Dal Pianone al Rifugio Parafulmine

Dai Pascoli del Pianone nella bella Clusone in provincia di Bergamo, vigilati dal vecchio edificio dedicato al Dottor Giulio Romelli, si taglia il prato per iniziare la salita.  Sul sentiero che serpeggia nel bosco si prende quota e si giunge all’ex Rifugio Capanna Ilaria alla Forcella Larga, dove recentemente a cura del CAI Valgandino è stata collocata una stilizzata campana dedicata ai caduti della montagna. Si scollina sul versante opposto, entrando così nella grande piana della Montagnina, dove si incontra la stradetta che conduce in 30 minuti al Rifugio Parafulmine, da dove si prosegue scendendo sul lato opposto e in breve si giunge alla Cappelletta dei Morti della Montagnina. imboccando da qui il sentiero numero 508 si passa alla sella e si giunge al “Pozza ‘d’abbeverata”. Proseguendo in salita si vede l’Alpeggio Fogarolo, poco oltre troviamo l’indicazione “Pianone”; in mezz’ora si è al bivio di Località Pendesa e seguendo le indicazioni per San Lucio-Pianone si ritorna, tagliando pascoli e baite, presso la Baita G. Romelli.
Dal Pianone al Rifugio Parafulmine

Giro naturalistico intorno a Castione

Il primo tratto, dalla Val di Tede a Lantana, si compie in circa venti minuti ed è particolarmente piacevole e paesaggistico, mentre da Romentaregh a Canechet, il sentiero richiede una ventina di minuti per essere completato.   Il resto del percorso è un misto di asfalto, sterrato, single trake, con alcuni tratti dove la MTB si spinge o si porta a braccio.Un consiglio in più: visita i cortili e i vicoli di Rusio, la cura e la bellezza del posto valgono sicuramente la sosta. La discesa chiuderà in bellezza l’escursione: tutta in pineta da Canechet a Ombregno.Giudizio di Gian Pietro Mosconi che ha testato e collaudato per il tracciato Il punto di partenza è il parcheggio basso del parco di Fino del Monte. Guardando il ristorante, andiamo a SX, seguiamo la strada, superiamo il campo sportivo e poi andiamo sempre avanti fino allo stop.Qui giriamo a SX fino all’incrocio con via Chiesa dove prendiamo a DX, dopo poco a SX in via S. Antonio e sempre avanti fino allo stop. Andiamo a SX in via Papa Giovanni, pochi metri poi a DX in via Pozzo, 100m e ancora a DX in salita e seguiamo la strada che più avanti diventa sterrato.Seguiamo lo sterrato, al primo bivio andiamo a SX, sempre avanti seguendolo fedelmente, superiamo un torrente, e andiamo sempre avanti fino a incrociare la carrareccia. Pieghiamo verso SX a questo punto, tenendo la discesa fino all’incrocio, dove troveremo le indicazioni a DX per la Val di Tede bassa, e le seguiamo.Per qualche km possiamo seguire le indicazioni per Lantana, fino ad incrociare il bivio che prendiamo a DX. Qui inizia il sentiero e in questo tratto di circa venti minuti, si spinge la MTB fino a ritrovarci al piazzale di Lantana.Dal piazzale andiamo a SX verso il paese, deviamo a DX in via Lantana, allo stop a SX in via Papa Giovanni XXIII, allo stop a DX, e seguiamo il provinciale che sale verso il passo della Presolana. Dobbiamo arrivare circa all’altezza dell’albergo Pineta per trovare sulla SX la via Cantoniera e il sentiero da seguire.Imbocchiamolo e procediamo per Via Belotti, superiamo via Coste, un altro tratto di sterrato e in fondo alla discesa proseguiamo a DX in via S. Pellico e poi sempre avanti in via Denzil.In cima alla strada troveremo a SX le indicazioni e lo sterrato per Rusio. Arrivati a Rusio, (di questa frazione vi consigliamo di visitare ogni vicolo) scendere a DX verso l’ingresso del paese, superare il ponte, sempre avanti in via Rusio, poi a SX in via S. Rocco.Arrivati allo stop a SX e allo stop successivo a DX verso il centro di Castione. Superato il centro, andiamo a DX verso la chiesa parrocchiale in via S. Bernardo, sempre avanti poi a DX in via Romentaregh.Attenzione alla deviazione successiva.Durante la salita in via Romentaregh, si può notare un sentiero sulla collina alla nostra sx che passa vicino a un traliccio della corrente, noi dobbiamo prendere quel sentiero. Questo sentiero ha l’ingresso dopo aver attraversato un campo.Il campo da attraversare è prima di una bella casa in stile tirolese con giardino sul davanti, e l’ingresso del sentiero è vicino alla recinzione anteriore di questa casa. Seguiamo il sentiero che ci costringe a portare la MTB per circa dieci minuti, al primo bivio andiamo a DX, superiamo la valletta, risaliamo e troveremo una bella mulattiera di Canechet da seguire a SX. Al bivio andiamo a SX, una bella e lunga discesa ci porterà fino a Ombregno.Raggiunta la strada andiamo a DX verso Fino del Monte, al primo rondò piccolo, prendiamo a DX la via Masù e Pret e la seguiamo fedelmente fino alla deviazione, dove troveremo le indicazioni a SX per la Chiesetta degli alpini di Fino del Monte. Appena finito il ciottolato, a sx si va alla chiesetta, piccola e davvero caratteristica, che potrete fermarvi a visitare. Noi proseguiamo diritti e teniamo lo sterrato di SX, lo seguiamo fedelmente fino a incrociare la Mulattiera che sale da Rovetta al Blùm. Scendiamo a SX e usciti dal bosco andiamo sempre avanti in via Zenier, allo stop a SX, poi a DX in via Foppa al Verde verso il centro di Rovetta e seguiamo a SX la strada principale via Fantoni per Fino del Monte, superiamo la chiesa, poi a SX nel piazzale e subito a DX, sempre avanti poi a DX sotto il ponte e giù fino al parco nostro punto di partenza. Fare attenzione alle deviazioni evidenziate.Valutare bene le condizioni meteo prima di partire.
Giro naturalistico intorno a Castione

Da Valcanale al Rifugio Alpe Corte

Il punto di partenza è situato circa un chilometro a monte del paese di Valcanale, frazione di Ardesio (Bergamo). Si imbocca, verso destra, l'evidente stradetta (segnavia CAI n. 220) che, inizialmente un po’ cementata, con alcuni tratti ripidi e altri più pianeggianti, si snoda in una luminosa pineta con squarci sulle cime di Fop e di Valmora. A 1.292 metri, si incontra la Baita Pianscuri, posta in un’ampia radura erbosa, un tempo occupata da mandrie bovine. Si entra nel bosco, sempre su stradetta, fino a trovare sulla destra, in prossimità di una curva, una sorgente di acqua fresca, pronta per dissetare il viandante (1.350 m circa). Poco oltre si stacca, sulla sinistra, il sentiero CAI 218 che sale all’Alpe di Neel. Tale tratto di sentiero, assieme al sentiero CAI 218 fino al Passo del Branchino ed al sentiero CAI 219 fino alle Baite di Mezzeno è meglio conosciuto come "Sentiero delle farfalle" e presenta, lungo il percorso, apposite bacheche illustranti le peculiarità della zona. Ancora qualche minuto di salita e poi si sbuca nella conca del grazioso Rifugio Alpe Corte.
Da Valcanale al Rifugio Alpe Corte

La Chiesetta del Calvario

Tresivio

Alpe Meriggio, Alpe Campo Cervé e Lago della Casera- In giro per Alpeggi

Albosaggia

La Funicolare

Scopri a San Pellegrino Terme, la Funicolare, un esempio del fiorire della Belle Èpoque.

Miniera di Costa Jels

Comune di Gorno (BG)

Giardini della Guastalla

Ristrutturato nel 1938, oggi si presenta come una piacevole area verde a pochi passi dal Duomo
Giardini della Guastalla, Milano

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Un viaggio nell’insolito Oltrepò Pavese

L’Oltrepò pavese è una zona di eccellenza della Lombardia, conosciuta soprattutto per l’esperienza e la passione dei coltivatori dell’uva che ha infatti portato i suoi vini ad essere conosciuti non solo in Italia ma anche all’estero. Siamo abituati a conoscere soprattutto i comuni più famosi dell’Oltrepò Pavese ma in tutto ne fanno parte ben 78, alcuni dei quali, molto poco conosciuti ma che meritano una visita per scoprire antiche chiese, castelli, per gustare i prodotti locali, partecipare alle sagre di paese dove poter riscoprire antiche tradizioni e usanze. L’Oltrepò Pavese è anche sinonimo di relax per coloro che sono alla ricerca di spazi dove rigenerare le proprie energie, all'insegna del sano riposo e del benessere, cercando soprattutto una quiete interiore e mentale, che spesso è minata dai frenetici ritmi che oggi sempre più spesso ci accompagnano nel lavoro e nelle varie attività quotidiane. (Ph Ig: @mrs_gionni) 

Bosco delle Faggiole

...perdersi tra i magnifici sentieri del Parco del Ticino