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Parco Minerario Pian dei Resinelli (LC) e dintorni

  Il Parco Minerario Piani Resinelli è un luogo unico, dove storia e natura si uniscono, mostrandovi l’attività dei minatori, che fino al secolo scorso vi lavoravano per le estrazioni minerarie. È formato da tre antiche miniere: Anna, la più semplice da percorrere; Sottocavallo, accessibile solo dai 13 anni in su; Silvia, dove è stato allestito un palco per concerti. Una volta terminata la visita, è il momento di far scatenare i vostri bambini: portateli al Parco Avventura! Offre divertimento per tutta la famiglia, dai due anni in su.I bambini si divertiranno sugli alberi, in tutta sicurezza, con caschetto e imbragatura. Piani Resinelli sono anche perfetti per una giornata di relax e divertimento! Trascorrerete una giornata entusiasmante e educativa! Le miniere sono una meta perfetta per le gite delle scolaresche e degli oratori: alla visita si può abbinare un laboratorio didattico o un’escursione nella natura del Pian dei Resinelli. La Grigna Meridionale o Grignetta è considerata la sorella minore della Grigna Settentrionale o Grignone, per i 300 metri di differenza di quota tra le rispettive vette. Le sue guglie dolomitiche, che si stagliano maestose dal blu del Lago di Como, offrono l’opportunità di effettuare escursioni, con ferrate e sentieri, sia a un pubblico tecnico che al camminatore medio.Di sicuro interesse e quindi da visitare la Miniera Anna, la Passerella del Belvedere a sbalzo su 1000 sul lago nel Parco Valentino, il parco avventura e la chiesetta Sacro Cuore. Molti dei percorsi partono dall’altopiano del Pian dei Resinelli, cui si giunge in auto con una strada a tornanti che sale dal paese di Ballabio. Da qui le vie di escursionismo più note dai Resinelli sono la Direttissima, che arriva in vetta alla Grignetta per il rifugio Rosalba, e la Cresta Cermenati. La Traversata Alta e la Traversata Bassa collegano Grignetta e Grigna in un anello che si può percorrere in due giorni, pernottando in rifugio. La Grignetta è anche il paradiso dell’arrampicata, con le sue pareti calcaree e le tante vie e ferrate, recentemente attrezzate e richiodate grazie al lavoro delle guide alpine, che vi organizzano corsi di roccia ed escursioni.Numerosissime le vie di arrampicata, fruibili in vari periodi dell’anno, come il Torrione Fiorelli, il Sigaro Dones, i Torrioni Magnaghi, il Gruppo del Fungo, la Cresta Segantini, il Medale e l’Antimedale. Sono meno conosciute rispetto alle più rinomate spiagge di “quel ramo del Lago di Como”, ma producono lo stesso fascino; si tratta delle Pozze di Bonacina, una vera e propria oasi refrigerante immersa nei boschi a monte del rione Bonacina. Qui il torrente Caldone forma naturalmente delle vasche profonde di acqua gelata e limpidissima. Se vogliamo arricchire il nostro viaggio con un percorso religioso, arriviamo a Laorca, il rione più settentrionale della città di Lecco, posto sulla strada per Ballabio. Visitiamo la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo.  A partire dalla fine del Cinquecento la chiesa fu soggetta ad alcuni interventi conclusi con la riconsacrazione dell'edificio nel 1628 e, quattro anni più tardi, con l'elevazione della chiesa alla dignità di parrocchiale. Gli interni furono affrescati da Luigi Tagliaferri e Antonio Sibella, con quest'ultimo ad ornare il semicatino absidale con un affresco raffigurante i primi quattro Dottori della Chiesa.   

Si chiamano orridi, ma sono bellissimi!

I sei orridi più belli da visitare in Lombardia: quelli di Bellano e di Nesso, i più famosi, e poi gli orridi di Caino, di Cunardo, della Val Taleggio e della Via Mala, altrettanto spettacolari
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Grandi film girati in Lombardia

I più bei panorami naturali e gli scenari metropolitani lombardi nei film di grandi registi italiani e stranieri
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Trekking da Brumano al Rifugio Resegone

All’ombra del Monte Resegone

Val d'Esino

La pittoresca valle sul Lago di Como
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Santuario della Madonna degli Alpini

Il Santuario dedicato alla Madonna degli Alpini di Chiesa Valmalenco è posto in uno stupendo scenario di montagne tra cui spicca la piramide del Pizzo Scalino. La chiesa, oltre la sua funzione sacrale, svolge anche un ruolo civile: nell'ampio piazzale si radunano spesso rappresentanti di vari corpi militari italiani e stranieri davanti al monumento “all’Alpino d’Italia”, realizzato nel 1984 su disegno dell’artista locale Silvio Gaggi in serpentino della Valmalenco. Ai piedi di un masso sormontato dall’aquila e il tipico cappello in bronzo, sono collocate una pietra e della terra portate da Nikolajewka nel 1991, a ricordo della tragica ma anche gloriosa ritirata di Russia. Sotto il pronao poi una artistica scultura in legno rappresenta Maria con le braccia aperte in atto di accogliere gli Alpini “veci e bocia” che si radunano devoti e oranti ai suoi piedi. All'interno del maestoso tempio, progettato dagli architetti Mario Ruggeri di Lecco e Mino Fiocchi, subito si è conquistati dal maestoso mosaico del presbiterio. Su sfondo oro Maria, in veste rossa con il manto blu, è raffigurata seduta in trono con in braccio il bambino Gesù (con  in mano una stella alpina). Nella mano destra Maria tiene una palma stilizzata, simbolo del premio eterno destinato a chi si impegna a difesa della libertà e in missioni umanitarie. Ai suoi piedi è raffigurato il classico stemma degli Alpini: un’aquila tra le rocce pronta a spiccare il volo e due fucili incrociati tra di loro. La rappresentazione delle armi è controbilanciata da due arcobaleni, simbolo biblico della fine del diluvio e del ritorno della pace sulla terra. Sotto il presbiterio è collocato un presepe che ricostruisce la scena della natività situandola nel borgo di Chiesa di inizio '900, opera di Nicola Soccol e Silvio Gaggi. Altro suggestivo richiamo agli Alpini è poi la preziosa teca collocata ai piedi della cappella del SS. Sacramento con statuine in pietra ollare che rappresentano gli Alpini in varie situazioni, pure essa opera di Silvio Gaggi realizzata nel 1994 e raffigurante l'Adorazione degli Alpini a Gesù Bambino in braccio a Maria. Nel Santuario si possono ammirare i pregevoli dipinti settecenteschi della Via Crucis opera dei Ligari, trasportati dalla antica chiesa parrocchiale dei SS. Giacomo e Filippo. Il campanone donato dal Gruppo di Chiesa Valmalenco nel 1989, anno di costruzione del campanile e della posa delle campane,  pesa 15 quintali e riporta la scritta "la Madonna degli Alpini protegga benedicente il cuore generoso degli strenui difensori delle Alpi". La festa liturgica del Santuario viene celebrata il 15 agosto, solennità di Maria Assunta in cielo. Fonte - Ecomuseo della Valmalenco  

Parco di Monza

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