Ho trovato 346 risultati per Laghi in Lombardia autunno

Una settimana green in Valtellina

Nei monti a due ore d’auto da Milano per una vacanza a contatto con la natura, fra trekking, pizzoccheri e borghi gioiello
Una settimana green in Valtellina

Gite fuori porta per Halloween

La notte delle streghe è alle porte. Ecco alcune mete imperdibili in Lombardia dove trascorrere il tuo Halloween 2022
Gite fuori porta per Halloween - in Lombardia - ph: lakecomotourism.it

Il cuore dei giochi olimpici e paralimpici invernali di Milano- Cortina 2026

  “Cuori Olimpici” sarà un viaggio alla scoperta delle peculiarità e delle eccellenze lombarde. Una staffetta che toccherà tutti i territori, culminando con il grande evento dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026, che si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026. Un ricco palinsesto di 12 eventi che, nel corso del 2025, toccheranno i 12 comuni capoluogo per collegare “le venues olimpiche”, celebrare i valori olimpici e raccontare le bellezze della Lombardia. Un’opportunità, per cittadini e non, di vivere esperienze all’aria aperta e scoprire il territorio in un connubio perfetto tra turismo, sport, cultura ed enogastronomia che esprimono appieno il "Lombardia Style".

Infopoint Alto Lago d'Iseo

L’Infopoint Alto Lago d’Iseo si trova a Lovere nella centralissima Piazza Tredici Martiri, facilmente raggiungibile con qualsiasi mezzo di trasporto sia pubblico che privato grazie alla sua posizione strategica di collegamento fra la Valle Camonica, l’intero Sebino e la Val Cavallina.   Fra i principali servizi offerti ai visitatori vi sono:- informazioni e distribuzione di materiale relativo agli aspetti storici, naturalistici, culturali, artistici e sportivi del territorio di competenza e della provincia di Bergamo e dell’intera Lombardia;- distribuzione di cartine panoramiche dei sentieri e delle escursioni alla scoperta del patrimonio ambientale dell’Alto Sebino e del lago d’Iseo;- informazioni sulle strutture ricettive e di ristorazione dell’alto lago d’Iseo;- informazioni su trasporti e viabilità;- informazioni e consegna dei contrassegni adesivi per le imbarcazioni ormeggiate nei porti gestiti dall’Autorità di Bacino Lacuale dei Laghi d’Iseo, Endine e Moro. L’Infopoint è luogo abilitato:   - al rilascio e alla timbratura de #ilPassaporto #inLombardia;   - alla timbratura della Credenziale del “Cammino di Carlo Magno”, del “Cammino Alta Via delle Grazie” e del “Cammino Tre Laghi”. Il territorio dell’Alto Sebino si trova sulla sponda bergamasca settentrionale del lago d’Iseo, a pochi chilometri di distanza dalle città di Bergamo, Brescia e Milano e dagli aeroporti internazionali di Orio al Serio, Milano-Malpensa e Linate, a cui è collegato da un efficiente servizio di trasporti pubblici. E’ una terra ricca d’arte, storia, tradizioni e incantevoli paesaggi che spaziano dal dolce e soleggiato pendio della Collina allo splendido altopiano di Fonteno al suggestivo spettacolo degli Orridi, vertiginose pareti di roccia che finiscono a strapiombo nel lago. Molti i punti panoramici a Castro e nelle località di Solto Collina, Fonteno e Rogno, dove continua la frequentata pista ciclabile con il moderno ponte sul fiume Oglio. Particolarmente rinomata è la cittadina di Lovere con il suo Porto Turistico, il notevole e ben conservato borgo antico, fra i più belli d’Italia, le imponenti chiese e gli splendidi palazzi. Tra questi, il più importante è il palazzo che ospita la Galleria dell’Accademia Tadini, al cui interno sono conservate alcune preziose opere di Antonio Canova. Crescente infine l’interesse per il sistema di grotte “Bueno Fonteno”, per la riserva naturale “Valle del Freddo” e per le variegate proposte sportive e del tempo libero.  

Spiagge da sogno sul lago di Garda

Per una fuga lombarda dalla calura d’agosto, scopri 5 paradisiache spiagge sul Lago di Garda. 

Riflessi cristallini sul Lago Aviolo

In alta Valle Camonica in provincia di Brescia, precisamente a 1.930 m d’altezza, si trova il bacino d’acqua semi artificiale del Lago Aviolo, immerso nel cuore del Parco dell’Adamello. Una meta di indiscutibile bellezza per i colori cristallini dell’acqua, per le ampie fioriture primaverili, per i limpidi torrenti della zona delle torbiere e per l’imponente ed affascinante Corno Baitone con i suoi 3.331 m, che si riflette proprio nello specchio d’acqua del lago creando magiche atmosfere. Questa escursione è consigliata soprattutto agli appassionati di fotografia, la tavolozza dei blu, dei turchesi e dei verdi cambia spesso anche durante la giornata. È di tipo turistico e non richiede particolari abilità, ma sicuramente calzature adatte a un’escursione. Si può fare tutto l’anno, particolarmente suggestiva in primavera ed in autunno, le stagioni più colorate e dal clima più mite. Ideale anche per chi ama stendersi al sole su un manto erboso, utile per ricaricare le energie in un contesto di pace e tranquillità. Per raggiungere il punto di partenza di questa escursione bisogna dirigersi, con il proprio mezzo di trasporto, fino al Comune di Vezza d’Oglio. Da qui, seguendo le indicazioni per il lago, si svolta a destra nella stretta strada asfaltata che risale la Val Paghera.Dopo circa 6 km si giunge in prossimità del Rifugio Alla Cascata, si prosegue percorrendo qualche altra decina di metri su strada sterrata e si arriva ad un ampio parcheggio nel piazzale delle teleferiche. Da qui si imbocca l’unico sentiero presente (segnavia numero 21) e si inizia a camminare in mezzo ad un bosco di abeti e larici. Il tratto sale in maniera abbastanza decisa fino all’uscita dalla zona boschiva. Qui, girando sulla sinistra, si imbocca un ripido canalone roccioso percorso da un piccolo torrente. Il sentiero aumenta ulteriormente la sua pendenza e dopo aver guadagnato una ventina di metri di dislivello devia nella parte destra del canalone (superando il torrente). Il sentiero in questo tratto e in quelli direttamente successivi si mantiene abbastanza ripido e costituito da svariati gradoni di roccia naturali, che rendono la sua percorrenza abbastanza impegnativa, ma priva di reali pericoli. La forte pendenza inoltre permette di raggiungere rapidamente i 1.930 m di quota del rifugio; per i più allenati basteranno infatti solamente 45 minuti per compiere l’intera escursione. Una volta superato il primo canalone se ne imbocca immediatamente un secondo, percorso da un torrente un po’ più voluminoso del precedente. In certi tratti il sentiero sarà quindi coperto d’acqua, ma piccole assi di legno e rocce posizionate in punti strategici renderanno comunque agevole superare questi segmenti. Oltrepassato il torrente si giunge ad una zona pianeggiante e più ricca di vegetazione. Qui, nei pressi di una galleria chiusa da un cancello, si individua sulla sinistra il tratto del sentiero che sale. In una decina di minuti si percorre l’ultima sezione, addentrandosi in un fitto cespuglio e affrontando una salita che si fa via via sempre più morbida fino al raggiungimento del rifugio. L’arrivo al Rifugio Sandro Occhi all’Aviolo è accompagnato dalla splendida vista che si apre sul Monte Aviolo, 2.881 m. La struttura è molto ampia, mette a disposizione 54 posti letto, dispone di un locale invernale sempre aperto e al suo esterno c’è una fontana per riempire le borracce. Generalmente l’apertura è fissata per metà giugno, mentre la chiusura avviene nei mesi di settembre o ottobre. Il suggestivo spettacolo della Conca dell’Aviolo però si può ammirare solo percorrendo ancora qualche metro, fino a giungere alla piccola diga che chiude il lago nella sua estremità nord. Dal lago è possibile intraprendere molti altri itinerari più o meno impegnativi: • Si può raggiungere il Passo Galinera e il suo bivacco, proseguendo poi fino al Rifugio Malga Stain. • Dal lago ci si collega al Passo delle Gole Larghe, che conduce ai Laghi d’Avio e al Rifugio Garibaldi. Nei pressi della diga è possibile uscire dal sentiero e svoltare a destra per avvicinarsi allo specchio d’acqua. In quest’area non esiste un vero e proprio sentiero, ma ci sono comunque molte tracce, rese abbastanza evidenti dal passaggio di mucche ed escursionisti, che permettono di raggiungere piccole spiaggette erbose (probabilmente i luoghi più panoramici in assoluto). In generale sono numerose le deviazioni che dal sentiero 1 conducono a qualche punto panoramico proprio a ridosso delle sponde del lago. Il sentiero con segnavia numero 1 prosegue sulla sponda orientale del lago fino a raggiungere la sua estremità, per poi salire verso il Passo Galinera. Il consiglio è quello di passeggiare lungo le sponde del lago e lasciarsi rapire dalla bellezza dei colori di questo luogo, senza però dimenticare una visita anche alle piccole torbiere poste poche centinaia di metri più a sud (raggiungibili superando il ponticello in legno alla fine del lago). La zona paludosa è creata dal torrente Val d’Aviolo (immissario del lago). Le numerose assi di legno e ponticelli aiutano ad affrontare questo tratto senza il rischio di bagnarsi. In estate tutta quest’area è ricoperta dal verde vivido dell’erba e dall'azzurro delle varie diramazioni del torrente, in autunno invece la piana erbosa si tinge di arancione e sulle betulle e i larici attorno al lago esplodono colori giallastri: uno spettacolo completamente diverso da quello estivo. Camminando per qualche altro minuto lungo il sentiero è possibile raggiungere un osservatorio faunistico da dove, con un po’ di silenzio e fortuna, sarà possibile vedere stambecchi e camosci. È consigliato contattare il rifugio per verificare l’apertura dell’osservatorio. Dopo 1 ora di salita l’escursione si conclude appena dopo il lago, in prossimità dell'osservatorio faunistico. La discesa si articola lungo lo stesso tratto dell’andata. Le considerazioni fatte precedentemente valgono a maggior ragione durante la discesa: non ci sono aree pericolose, ma i grossi gradoni naturali richiedono un po’ di attenzione, soprattutto in caso di rocce bagnate dai torrenti.
Riflessi cristallini sul Lago dell’Aviolo - ph: Stefano Poma

Gardone Riviera

Splendido borgo del Lago di Garda, un luogo eccezionale, fra giardini botanici e ricordi legati a Gabriele D'Annunzio.
Lungolago di Gardone Riviera

E-Bike Tour: S.Quirico, Rocca di Angera e Lago Maggiore

E' TOUR che dal lago di Varese, ci porta, attraverso sentieri e campagne, a raggiungere il Lago Maggiore nella zona prima di Ispra e poi, attraverso il parco del golfo della Quassa, la zona di Angera e la nostra meta: il MONTE S.QUIRICO che con i suoi 410 metri rappresenta il punto più alto di Angera. E’ costituito da una magnifica area verde quasi completamente a bosco che noi raggiungeremo dal sentiero di Uponne (frazione di Ranco). L’origine geologica è rappresentata da antichissimi e caratteristici porfidi color mattone, verdastro e cioccolato su cui si sono depositati materiali morenici all’epoca delle grandi glaciazioni.  Dal punto di vista vegetazionale siamo di fronte a un bosco misto in cui è presente il castagno, il pino silvestre e, in minor quantità, la quercia e la betulla pendula. Nella parte più alta del colle, ai piedi del castagno, il sottobosco è ricco di mirtilli. La primavera offre poi una fitta fioritura di primule, viole, viole canine e ricchi cespugli di ginestre. Il San Quirico è zona frequentata dagli amatori di funghi i quali ne possono raccogliere parecchie specie in primavera e in autunno. Nelle zone a castagno si trovano il porcino, a ruzzola, la mazza di tamburo, il gallinaccio e, in basso sotto la robinia, cespi di chiodini. Un tempo le colture della vite coprivano i fianchi del colle fin quasi al vertice e la copertura boschiva era assai più limitata. Ancora oggi nei boschi sono presenti numerosi terrazzamenti; è questo un segnale dell’antica vocazione vinicola dell’area. Sulla sommità si trova la chiesetta dedicata al Santo Martire Quirico, arricchita da decori di epoca moderna. Dalla cima godremo di un panorama mozzafiato del Basso Verbano da diverse prospettive.

Il Ciliegio di Besana

Il suggestivo ciliegio nelle campagne di Besana Brianza, con la sua bianca nuvola di fiori primaverili, richiama fotografi e curiosi.

Una giornata a Pavia

Quando organizzate il vostro viaggio in Lombardia non dimenticate di visitare Pavia
City guide, 24 ore a Pavia

Si pedala tra il bello, da Chiavenna a Colico

Soprattutto in autunno salire in bicicletta per andare alla scoperta di un bell’angolo della Lombardia senza fare ricorso alla nostra auto è piacevole e possibile, la meta dove arrivare, per poi partire a pedalare, è Chiavenna, in provincia di Sondrio, che si raggiunge con il treno.   Valtelbike è un servizio messo a disposizione proprio di chi vuole spostarsi in libertà, con la sola forza delle proprie gambe, un circuito che consente di noleggiare le bici in diverse località della Valtellina, nel nostro caso Chiavenna, con la possibilità di restituirle in un’altra postazione, per noi Colico (Lecco), al termine dell’escursione. Si inizia la pedalata tra le vie del centro di Chiavenna, tra fontane in pietra ollare, pavimentazione in porfido e locali tipici, si attraversa due volte il Fiume Mera per trovarsi di fronte a Palazzo Balbiani, localmente chiamato il Castello, si passa sotto il Parco Botanico del Paradiso, antica e panoramica cava di pietra, si risale verso nord arrivando nella zona dei crotti, piccoli edifici sfruttati come frigoriferi naturali grazie al Sorel, un vento che esce dalla montagna a 8ºC per tutto l’anno. Oggi molti sono stati riconvertiti in ristoranti. Si raggiunge il doppio salto delle Cascate dell’Acquafraggia, capaci di affascinare Leonardo da Vinci tanto da citarle nel Codice Atlantico, si è a Borgonuovo di Piuro ed è qui che si inverte la rotta puntando verso sud ritornando Chiavenna dove si possono ammirare altre due nobili testimonianze storico-artistiche: la Collegiata di San Lorenzo e il Battistero Monolitico del 1100. Superando i Ponti sul Mera e sul Liro, si pedala per 14 km in leggera discesa su percorso asfaltato dedicato alle biciclette. Le vette della Val Chiavenna fanno da cornice. A Novate Mezzola l’ambiente cambia repentinamente: prima il lago con i suoi ampi orizzonti, poi gli stretti passaggi a fianco della montagna. Verceia ci presenta invece una straordinaria opera del’ingegneria militare: la galleria di mina di San Fedele. Un suggestivo passaggio sul lungolago ci introduce alla Riserva naturale dei Piani di Spagna. Da qui all’Adda qualche chilometro su strada richiede un minimo di attenzione, ma l’ultimo tratto lungo il fiume rimette a contatto con la natura, si passa dal Forte di Fuentes, di origine spagnola, e dal Forte Montecchio, risalente alla Grande Guerra, si costegguia infine il Lario e dal Molo di Colico si conclude la pedalata alla stazione ferroviaria della cittadina lecchese, all’ombra del Monte Legnone. Immagine di copertina: @klaus dell'orto
Si pedala tra il bello, da Chiavenna a Colico

Il Parco di Villa Annoni

Percorso di visita botanica al parco di Villa Annoni con laboratorio sulla biodiversità e lo sviluppo sostenibile