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Food tour sul lago d’Iseo

Food Experience nella splendida cornice di Monte Isola, uno dei Borghi più Belli d’Italia e perla del lago d’Iseo. Ritrovo alla partenza del traghetto di Sale Marasino. Da lì si salperà sul battello per un entusiasmante viaggio di circa 10 minuti che condurrà i visitatori alla scoperta dei pittoreschi villaggi di Monte Isola affacciati sul lago e delle meravigliose montagne che lo circondano. L’esperienza prevede: Visita all’unico frantoio dell’isola a ridosso del lago con camminata in un uliveto privato insieme a un produttore; Degustazione sensoriale dell’ottimo olio extravergine d’oliva di Monte Isola, conosciuto per la sua alta qualità e le sue caratteristiche uniche; Laboratorio d’eccezione della raffinata sardina di Monte Isola con l’unico produttore locale che svolge l’antica tecnica di essiccazione del pesce, marchiato “Presidio Slow Food”; Pranzo in una splendida terrazza sul lago di uno dei migliori ristoranti dell’isola con menù a 4 portate: sardina essiccata con polenta, pasta con pesce di lago, misto di pescato del giorno, fritto e contorno, sorbetto e caffè.

Capanna Laboratorio

Un salto nella Preistoria

Ville e sapori del Lago di Como

In visita al Castello di Breno

Al Castello di Breno, ogni pietra racconta un’epoca diversa. Dal centro del borgo, una breve passeggiata conduce alle mura della roccaforte che veglia sulla Valle Camonica da secoli, offrendo già durante la salita scorci panoramici che preparano alla meraviglia che attende in cima.    Il castello custodisce tracce di storia antichissima: da fortificazione altomedievale a elegante insieme di case-torri e palazzi, è un intreccio di strutture costruite tra il XII e il XVI secolo. Passeggiando tra le mura merlate, il cortile e le torri, si percepisce l’evoluzione di un luogo costruito secolo dopo secolo, dove ogni edificio ha uno scopo e una storia diversa. Le aperture sulle mura che una volta servivano a controllare la valle e gli scorci sulle torri comunicano ancora la vita quotidiana e la funzione strategica della roccaforte. Tra le soste da non perdere ci sono la chiesa medievale di San Michele, il più antico monumento di Breno, la casa-torre signorile a due piani e la torre di 20 metri, aperta alle visite, da cui si gode di una vista che abbraccia tutta la valle.  Ogni angolo racconta le vite di dame e cavalieri, servitori e artigiani, soldati e signori, che hanno vissuto qui e la cui presenza sembra vivere ancora nei cortili. Oggi, il Castello di Breno è anche luogo di svago e cultura: gli ampi spazi verdi accolgono soste tranquille, mentre eventi musicali, rievocazioni storiche e gare di tiro con l’arco animano il sito. Visitare il castello è un’occasione per ammirare panorami in un’esperienza che unisce natura e cultura, permettendo di vivere in prima persona la storia camuna.  
(Ph: in-lombardia I Mille)

Valle Lomellina

Valle Lomellina è un popoloso centro della Lomellina centrale, ricco di attività agricole ed industriali. In paese lavorano molte industrie per la raffinazione del riso; vi troviamo i piccoli laboratori artigianali che pilano il riso come si faceva un tempo e le grandi industrie alimentari che commercializzano il prodotto lomellino in tutta Europa. Al centro dell'abitato, con il tipico impianto a case basse disposte lungo larghe vie irregolari, sorge un curioso Castello del XIV secolo, rimaneggiato nell'ottocento con aggiunte romantiche. Per la sua curiosa pianta a semicerchio e per la struttura centrale con torri cilindriche, loggiati a finestre ad archi acuti e ricco corredo di merli e beccatelli, il castello risulta un complesso architettonico decisamente anomalo e degno di essere immaginato come ambientazione di un romanzo d'avventure di Walter Scott. Interessante l'adiacente quartiere, che ha conservato le caratteristiche tipiche del borgo medievale. Oltre alla seicentesca Chiesa Parrocchiale, va sicuramente visitata la piccola chiesa di Santa Maria del Castello, dove sono stati recentemente ritrovati affreschi del Quattrocento, ed il Santuario della Madonna di Casaletto, del XVI secolo, situato appena fuori dal centro abitato, lungo la strada per Lomello. A Valle ogni domenica si tiene un vivace e colorito mercatino, unico in Lomellina nel giorno festivo. Fonte Comune di Valle Lomellina

Canevino

Canevino è un piccolo borgo sull'antico cammino di San Colombano, arroccato su un colle boscoso che domina la vallata e il cui crinale separa la Valle Versa dalla Valle Scuropasso. Canevino è citato per la prima volta da un documento del 940, proprio in riferimento di un pellegrinaggio col quale le reliquie di San Colombano furono condotte a Pavia da re Ugo di Provenza. Sul percorso di San Colombano e sulla sommità della collina che domina il paese sorge la chiesa parrocchiale dedicata all'Assunta, risalente al XIII secolo ma riedificata nel Settecento. Vi si giunge, oltre che in auto o in bicicletta, percorrendo a piedi dalla frazione Caseo attraverso il bosco una gradinata di 133 gradini inaugurata nel 1984. Dal sagrato della chiesa si gode un panorama impareggiabile e amplissimo che abbraccia le colline, la pianura, il corso del Po e le Alpi piemontesi e lombarde. Da Canevino, nel cuore di un territorio rinomato per le uve bianche destinate alla vinificazione del Moscato, del Riesling e soprattutto del Pinot (da cui si ottengono i famosi Brut), si dipartono inoltre bellissimi sentieri escursionistici attraverso i boschi e i calanchi di arenaria. Dal 2019 Canevino, Ruino e Valverde sono diventati un unico Comune con il nome di Colli Verdi. Photo: Andrea Iuculano  
Canevino: Foto di  Andrea Iuculano

Retorbido

Noto in età romana con il nome di Litibium, il borgo di Retorbido fu donato dal re longobardo Liutprando al monastero pavese di San Pietro in Ciel d’Oro. Per lungo tempo al centro di aspre contese nel 1753 divenne possedimento sabaudo; risalgono a quest’epoca i suoi edifici neoclassici, come la Chiesa parrocchiale della Natività della Beata Vergine Maria e il palazzo Negrotto - Cambiaso Durazzo Pallavicini (XVIII secolo). La seconda domenica di Marzo a Retorbido si tiena la Festa del Polentone per festeggiaere il contadino Bertoldo, il protagonista di una novella di Giulio Cesare Croce, che secondo una leggenda locale, è originario delle colline di Retorbido. La festa affonda le sue radici in tempi molto antichi e la sua origine si deve appunto al contadino Bertoldo, che la ideò per festeggiare il suo rientro in paese dalla corte longobarda. Il contadino Bertoldo sfila per le vie e le piazze del paese, insieme al re Alboino e alla regina Rosmunda. Tutti i partecipanti alla festa potranno unirsi al corteo reale del re Alboino e passeggiare tra le bancarelle del tradizionale mercato. Il pomeriggio è concluso in allegria e all'insegna del gusto, grazie alla distribuzione gratuita di polenta, dei salamini e del buon vino locale, tipico dell'Oltrepò. Nel contesto della festa si svolgono anche il Trofeo Burcianéla e il Palio dei quartieri.
Chiesa Parrocchiale della Natività della Beata Vergine Maria

Ruino

Paesaggisticamente molto attraente, il borgo si presenta arroccato sulla collina e circondato da verdissimi boschi e prati. La chiesa parrocchiale conserva una bella composizione secentesca in legno scolpito in onore della Vergine e una sacrestia con arredi settecenteschi. In frazione Torre degli Alberi si può ammirare il castello dei conti Dal Verme, che tuttora vi abitano e che nel 1452 qui allevavano i loro cavalli. Presso l'ingresso è collocata una stele funeraria d'epoca romana che ricorda gli sposi Ottone Macedone e Pollia; il castello presenta una torre in pietra e mattoni sormontata da un'elegante cordonatura. In frazione Montelungo, in epoca carolingia venne costruito un Santuario nel luogo in cui la Madonna avrebbe guarito miracolosamente una sordomuta. Nel 1929 fu decisa la riedificazione della chiesa su un colle vicino poiché la chiesa medievale era ormai pericolante, ma di quest'ultima venne conservato il dipinto cinquecentesco raffigurante la Madonna che allatta il Bambino, ora esposto sull'altare maggiore della nuova chiesa a tre navate, completata nel 1942. Nel luogo in cui avvenne l'antico miracolo e in cui sorgeva la chiesa medievale, nel 1963 è stata eretta una semplice e graziosa cappelletta. Dal 2019 Ruino, Canevino e Valverde sono diventati un unico Comune con il nome di Colli Verdi.
Ruino

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