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Il Parco Val Sanagra

Ampio polmone verde alle porte di Menaggio
Parco Val Sanagra - Mulino Carliseppi

Salita sulla Torre Branca e Parco Sempione – Visita e Brindisi

Aperitivo e tour guidato sulla terrazza panoramica più alta della Torre Branca, riservata in esclusiva
Torre Branca

In viaggio tra Lodi e il Parco Adda Sud

Città, lago o montagna? La Lombardia, pur non avendo il mare, offre una serie di itinerari davvero unici per i biker, perché con il suo territorio vasto e diversificato può essere davvero la regione ideale per compiere itinerari in moto davvero soddisfacenti.  Dove andare? Hai davvero molte opzioni: puoi raggiungere più di un lago, puoi attraversare diverse valli, puoi anche visitare diverse città. Oggi si parte provincia di Lodi, lontano dal caos urbano e ricco di fascino e storia.Chiese, musei, castelli, oasi naturalistiche, sorgenti d'acqua naturali.Ma non solo! Nel Lodigiano sono presenti anche opere proiettate nel futuro, ecco un guida ai principali luoghi da visitare nella Provincia di Lodi. Iniziamo il tour da Lodi per visitare il Tempio dell'incoronata, il più grande monumento artistico della città di Lodi, capolavoro di architettura e pittura, fu costruito come tempio civico, espressione della pietà popolare. Progettato da Giovanni Battagio nel 1488, è interamente decorato con affreschi, dipinti, tele realizzati dai principali artisti che operarono a Lodi tra il XV e l'inizio del XIX secolo.Proseguiamo con una visita al Castello Visconteo di Lodi. Sapevi che Lodi è una città ricca di storia? In passato era cinta da mura di difesa, mentre deve a Federico Barbarossa la costruzione di uno dei suoi maggiori castelli, il Visconteo. Prese il nome dai signori di Milano, i quali, quasi un secolo dopo, lo ampliarono e lo potenziarono con l'aggiunta di quattro torri. Sotto la dominazione austriaca, però, la fortificazione venne smantellata e trasformata in caserma.A pochi chilometri dal centro urbano, ci si può dirigere verso un'attrazione di sicuro interesse, Il castello, situato nel piccolo comune di Camairago tra le Province di Lodi, Cremona e Piacenza, si affaccia sulla Valle dell'Adda lungo l'antica strada romana che da Milano conduceva a Cremona. Oggi la zona è nota come Parco Regionale Adda Sud. La storia del castello ha inizio nel 1140 quando Filippo Maria Visconti, ultimo duca di Milano, concesse il feudo di Camairago insieme alla licenza di fortificarlo, al Conte Vitaliano Borromeo quale ricompensa delle sue condotte militari e dei prestiti in denaro ricevuti. Nel 1629 il castello, all'epoca dimora abituale di San Carlo, ospitò i famigerati Lanzichenecchi che presero parte all'assedio di Mantova.Il Castello Borromeo di Camairago, grazie ai suoi spazi esterni molto vari ed estesi si presta perfettamente per l'organizzazione di rievocazioni storiche per ragazzi. Gli spazi esterni ed interni permettono ai ragazzi di divertirsi in ambienti sicuri, controllati e privati. In ultimo non può mancare una visita al Parco dell'Adda Sud che si estende lungo il basso corso dell'Adda, tra Rivolta d'Adda a nord e Castelnuovo Bocca d'Adda, alla foce del Po, a sud.Comprende il tratto più tipicamente planiziale del fiume, con ampie estensioni agricole, boschi naturali e seminaturali, e coltivazioni a pioppeto. È prevalentemente caratterizzata dalla produzione casearia: numerose ricette tipiche si basano sull'impiego dei formaggi locali e soprattutto del burro.Frittate, zuppe, risotti e insaccati di maiale rappresentano le altre specialità della gastronomia lodigiana; esistono anche numerosi dolci tradizionali.Dal punto di vista naturalistico notevoli sono le residue zone umide e le lanche, ricche di avifauna acquatica, quali la Riserva Adda Morta e la Zerbaglia, dove è localizzata la più ampia garzaia del parco.Finalmente è arrivata l'ora di pranzo, potremmo approfittare per degustare la cucina tipica Lodigiana, che pur essendo originaria di un territorio molto vicino a Milano, presenta peculiarità proprie ben definite.A pochi chilometri dal centro urbano, imbocchiamo la sp. 26 e ci dirigiamo verso Pizzighettone, un paese di sicuro interesse, le origini di questo tipico borgo fluviale risalgono all’epoca etrusca quando, in sponda destra del fiume Adda, fu fondata Gera in prossimità della città etrusca di Acerra.Con la decadenza di Gera sorse, in epoca romana, sulla sponda opposta del fiume, Piz-Juguntorum. Luogo di frontiera, fu testimone delle lotte per il controllo dei traffici fluviali con l’alternarsi di varie dominazioni, dai Visconti, agli Sforza, poi gli Spagnoli e infine gli Austriaci.Comprende il tratto più tipicamente planiziale del fiume, con ampie estensioni agricole, boschi naturali e seminaturali, e coltivazioni a pioppeto.  

Parco Naturale Valpometto

Un polmone di verde tra le risaie

Il parco del Segrino

Un'oasi di pace e tranquillità vicino a Lecco e Milano.

In Mtb nel Parco Agricolo Sud Milano

Pedalando in mezzo alla natura nelle campagne a sud di Milano
In MTB nel Parco Agricolo Sud Milano

Verso Pavia attraverso il Parco del Ticino

Itinerario alla scoperta del Ticino
Verso Pavia attraverso il Parco del Ticino

Alla scoperta del Parco Archeologico dei Piani di Barra

Imponente sito fortificato realizzato dai Romani nel Tardo Impero.

Giro ad anello nel Parco dei Colli

Percorso a piedi, per circa un'ora di cammino
Giro ad anello nel Parco dei Colli

11 indirizzi per ville e parchi

Rivivere il fascino del passato tra ville, castelli e parchi in Lombardia
Dove abita l'incanto in Lombardia, fra castelli, ville e parchi

Brixia. Parco archeologico di Brescia romana

@inlombardia

Passeggiando nel Parco del Curone

Il Parco del Curone, il cui nome completo è Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, è un’area naturale protetta della Lombardia, situata nel territorio della Brianza lecchese.   Il tempo, all’interno del parco pare essersi fermato, qui le costruzioni industriali scompaiono improvvisamente per lasciare spazio a un suggestivo paesaggio caratterizzato da vigne, frutteti, prati, boschi e piccoli insediamenti rurali. Si tratta di un luogo ideale per le famiglie e per le persone poco allenate, in cerca di percorsi semplici da concludersi con un pranzo genuino in un ristorante tipico. Questo itinerario inizia in un parcheggio nei pressi della splendida chiesa di Sant’Ambrogio al Monte a Rovagnate. Si deve percorrere un sentiero sterrato salendo in mezzo ad un viale dei cipressi, verso un punto panoramico da dove si gode di una vista spettacolare sulla valle del Curone. In lontananza si scorge il borgo di Montevecchia. Il percorso si snoda in gran parte tra lussureggianti filari di vigneti e piantagioni di ulivi che, in questa parte della Brianza, godono di un clima particolarmente favorevole. Dopo qualche centinaio di metri pianeggianti, attraverso un sentiero costeggiato di rovi, si sale nuovamente verso la cima di una di quelle colline che chiamano “piramidi di Montevecchia”, sulla cui sommità si trova un antico monolite in pietra granitica sdraiato a terra; secondo recenti studi si ritiene che queste colline furono infatti modellate a forma di piramide in epoca celtica, come testimoniano indizi trovati nei sopralluoghi effettuati, tra i quali i resti di una cerchia muraria alta quattro metri a scopo difensivo. In particolare questa altura venne probabilmente adibita a osservatorio e santuario, ipotesi corroborata dalla presenza del monolite. Scendendo la collina si attraversa un bosco rigoglioso, fresco riparo dalla calura durante i mesi estivi, per poi costeggiare nuovamente lunghi filari di viti da vino. Si prosegue sempre in discesa verso il torrente Curone, passando dapprima per l’agriturismo Cascina Ratta, dove, oltre a pernottare, potrete degustare la cucina locale, e poi verso la Fattoria il Busarengo, altra tipica cascina del luogo che purtroppo giace abbandonata. Si attraversa un lungo tratto boschivo, in prevalenza castani, per giungere più in basso presso il torrente Curone seguendone il corso attraversando di tanto in tanto caratteristici ponticelli in legno lungo il sentiero numero 1. Giunti al rudere della Cascina Ospedaletto ci si mantiene sempre sul sentiero 1 fino ad arrivare su una stretta strada asfaltata; qui si gira verso sinistra attraversando il nucleo di Cascina Malnido, per poi risalire fino all’inizio di una strada sterrata sulla sinistra che porta verso l’Oasi Galbusera Bianca, un antico borgo del ‘300 interamente ristrutturato e oggi adibito ad agriturismo immerso in un’oasi del WWF. Qui si può godere di un’ospitalità unica e genuina grazie ad un hotel di charme, un ristorante bio e una sala meeting dove si tengono corsi olistici, celebrazioni e trattamenti benessere.Passando oltre si arriva invece al ristorante Cascina Galbusera Nera, situato nel vecchio fienile dell’azienda agricola La Costa, dove si possono degustare piatti prelibati preparati con ingredienti di qualità, immersi in un ambiente unico, rustico e raffinato al tempo stesso.L’itinerario si conclude tornando in salita verso il parcheggio attraversando nuovamente i vigneti verso il sentiero dei cipressi.
Passeggiando nel Parco del Curone