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Tra i due laghi di Olginate e Garlate

Il percorso qui presentato si snoda in un territorio di grande interesse paesaggistico, oltre che che storico ed artistico.   A sud della città di Lecco l'itinerario abbraccia un tratto dell’Adda compreso tra i due laghi di Olginate e Garlate. Percorrendo questo anello si incontrano alcuni resti di torri e castelli, vecchie filande ora ristrutturate e ovviamente la magnifica vista dei laghi.  Il percorso ha inizio, provenendo da nord, subito dopo il ponte Azzone Visconti. Proseguendo arriviamo sino all’inizio di Garlate, dove la ciclo-pedonale continua lungo la sponda del lago e poi lascia la riva per avvicinarsi alla via Statale, a cui rimane affiancata per poche centinaia di metri. Proseguendo si raggiunge l’edificio che accoglie il Museo della Seta Abegg, per poi proseguire sotto il ponte stradale e  giungere alla vecchia Olginate, con la torre medievale e, più avanti, Villa Sirtori. Oltrepassando la riva il percorso diventa sterrato e poi si stringe diventando di nuovo l'Adda. Ridiscesi dal ponte ciclo-pedonale, si affronta il percorso in direzione opposta, da sud verso nord, per raggiungere di nuovo Lecco, ritornando al punto di partenza. ITINERARIODistanza:18.2 kmDifficoltà: facileFondo stradale: asfalto e sterratoDislivello: +275, -275 (Pendenza max: 9.9%, 17.6% Pendio medio: 2.0 %, 1.8%)Adatto a: tuttiTipologia di bicicletta consigliata: MTB e ibridaDurata media: 1,30 h ca. PUNTI DI INTERESSE Ponte Azzone Visconti a LeccoIl ponte fu realizzato per volere del Signore di Milano, Azzone Visconti, negli anni trenta del Trecento. Fungeva da imbuto per l'accesso di uomini e merci nel borgo di Lecco, garantendone la protezione militare. Info utili: http://www.comune.lecco.it/index.php/la-storia-int/1965-ponte-azzone-viscontiGeolocalizzazione su mappa: 45.84742, 9.39268   Palazzo delle Paure a LeccoCostruito nei primi anni del Novecento in stile neo-medievale, il Palazzo è stato sede scolastica e nel 2012, dopo la ristrutturazione, è diventato sede museale per ospitare mostre temporanee e non solo. Info utili: https://goo.gl/fK3ojr Orari e teriffe: http://www.comune.lecco.it/index.php/servizi/orari-uffici/48-musei-civiciGeolocalizzazione su mappa: 45.85542, 9.38939   Torre viscontea a LeccoCostruita nel Trecento, è l'unica parte sopravvissuta delle fortificazioni di origine viscontea. Al piano terreno sono ancora visibili gli alloggi del corpo di guardia e il primo piano ospita mostre temporanee.Info utili: http://www.comune.lecco.it/index.php/scoprire-lecco/musei/1148-torre-visconteaGeolocalizzazione su mappa: 45.85435, 9.38969 Museo civico della seta “Abegg” a GarlateE' stato aperto nel 1953 dalla famiglia svizzera Abegg, che gestiva molti setifici in Italia per produrre filati pregiati. Tutt’oggi si possono osservare i macchinari e le sezioni dedicate alla bachicoltura.Info utili: http://www.museosetagarlate.it/http://www.museosetagarlate.it/?page_id=12Per prenotare una visita: Tel: 331-9960890Geolocalizzazione su mappa: 45.80626, 9.40357  Torre di OlginateLa Torre dei D’Adda risale al XV secolo e con tutta probabilità faceva parte di una casa-forte. Vicino sono i resti del castello verso l’Adda, inglobato nella villa Sirtori, costruita nell'Ottocento.Info utili: Geolocalizzazione su mappa: 45.80123, 9.41446   Santa Maria del Lavello a CalolziocorteSappiamo che già nell'anno 1000 esisteva qui un castello e la chiesa di S. Simpliciano, che prese poi il nome di S. Maria. La chiesa attuale è il risultato delle realizzazioni dei frati Serviti, nel Cinquecento. Info utili: http://www.monasterodellavello.it/it/home.aspxhttp://www.fondazionemia.it/it/basilica/contattiGeolocalizzazione su mappa: 45.79088, 9.43092 Fabbrica sali di Bario a CalolziocorteSi tratta di uno degli esempi di archeologia industriale più importanti del Lecchese. Nacque nel 1902 per trasformare la barite, minerale di cui era ricca la Valsassina, in sali di bario. Venne chiusa nel 1998.Geolocalizzazione su mappa: 45.80128, 9.42469  
Tra i due laghi di Olginate e Garlate

Laveno Mombello

La scoperta della sponda lombarda del Lago Maggiore non può infine prescindere dal comune di Laveno, località balneare molto frequentata raggiungibile sia da terra con i mezzi pubblici delle ferrovie (Nord e Stato) sia con i traghetti che fanno la spola con la riva piemontese.   La nascita dell’odierno comune coincide con l’unione dei comuni di Laveno, Mombello e Cerro avvenuta nel 1927: se l’area lavenese risale già all’epoca romana e nel medioevo fu abitata da pescatori e illustri famiglie nobiliari quali i Visconti e i Borromeo, è Mombello a custodire il nucleo più antico, visto che qui sono stati ritrovati persino resti di insediamenti palafitticoli riconducibili all’età neolitica. Una zona dominata dall’imponente Sasso del Ferro (1.100 mt), raggiungibile in 10 minuti di funivia, è considerato uno dei punti panoramici più attraenti del Lago Maggiore: un colpo d’occhio di rara suggestione che abbraccia Lago Maggiore, Alpi, Prealpi, laghi lombardi e pianura Padana. Ma il fascino di Laveno non si ferma al paesaggio. Fra le attrazioni storiche più meritevoli troviamo Villa Frua, edificio settecentesco costruito per volontà della famiglia dei Tinelli (e più tardi rilevata dai Frua) che ospitò Giuseppe Garibaldi nel 1862 e che è oggi sede del Comune di Lavello Mombello. A testimoniare la storia ceramista del borgo, il Museo Internazionale del Design Ceramico (MIDeC) di Cerro, visitabile all’interno del cinquecentesco Palazzo Guilizzoni.  

Castello- Sistina di Lombardia

Tappa inaugurale del nostro itinerario lacustre, il piccolo borgo fortificato di Castello, raggiungibile anche a piedi partendo da Albogasio.   Raro esempio di vita antica ben conservata, si presenta come un labirinto di vicoli, scale, anfratti, portici e case addossate proprie dei sistemi difensivi, distribuite a semicerchio su un’alta rupe situata sulle rive del torrente Soldo. La sua posizione a strapiombo favorisce punti panoramici di indicibile bellezza: se dal sagrato della chiesa di San Mamete si può ammirare il lago fino al S. Salvatore, il promontorio di San Mamete, Oria e Albogasio, dal portico del Figett si inquadra l’alta valle con la sua corona di monti, mentre salendo alla chiesetta dell’Addolorata si aprirà di una vista a 360 gradi sull’intera valle. In origine feudo della famiglia Confalonieri di Milano, l’antica fortificazione che dà il nome al paese fu purtroppo ridotta in rovina alla fine del 1500 per ordine di Gian Giacomo Medici, detto il Medeghino, e la sua parte ricostruita è stata adibita ad abitazione privata. Gioiello conservato a Castello è invece la Chiesa di San Martino del XVI secolo con gli stupefacenti affreschi della volta ad opera di Paolo Pagani, che le hanno valso l’appellativo di “la piccola Sistina di Lombardia”: in  deciso contrasto con l’estrema semplicità degli esterni, vi lasceranno a bocca aperta! Da visitare anche il Museo di Casa Pagani, interessante pinacoteca degli artisti della Valsolda.   (Ph: duepertrefacinque.it)

Caglio

In posizione elevata all’ombra del Monte Palanzone troviamo Caglio, uno dei borghi più interessanti del Triangolo Lariano.   Meta prescelta per le vacanze estive da molte famiglie milanesi e brianzole a partire dagli anni ’50, è tuttora ricercata per la salubrità dell’aria, la tranquillità e le molte attrattive paesaggistiche e culturali. Fra queste, l’antico borgo medievale con gli edifici in pietra e la magnifica chiesa romanica di Santa Valeria.Uno degli ospiti più illustri del borgo fu il pittore divisionista Giovanni Segantini il quale, attratto dalle bellezze del luogo, ne fece la sua dimora stabile fra il 1885 al 1886, periodo in cui dipinse “Alla stanga”, una delle sue opere più famose, nella quale è concentrata tutta l’atmosfera della piana. Proprio per ricordare questo personaggio a Caglio è stato realizzato il Museo a cielo aperto: lungo le strade del borgo sono stati posizionati dei pannelli che riproducono le opere più importanti di Segantini realizzate dalla Brianza alla Svizzera. Un percorso suggestivo che, oltre a permettervi di conoscere le sue opere e rivivere il luogo in cui l’artista fu ospitato durante il suo soggiorno cagliese, sarà una prelibata occasione per scoprire gli angoli più interessanti del paese.  (Ph: triangololariano.it)

I Cipressi calvi dei Giardini Montanelli

Un incredibile Cipresso Calvo è un vero e proprio gioiello nei Giardini Indro Montanelli, il più interessante parco di Milano sotto il profilo arboreo.

Monumenti Varese

Dimore signorili, edifici religiosi, fortificazioni e tesori dell'Unesco tra le bellezze di Varese e dintorni
Monumenti Varese, Lombardia da visitare

Castelli Brescia

Da Sirmione a Breno, da Desenzano a Padernello, viaggio nei manieri fortificati alla scoperta della storia locale
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Primavera in Lombardia

E' arrivata la primavera .. tutti a scoprire le bellezze della Lombardia!
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La Sequoia di Villa Baragiola

In uno scorcio paesistico di grande effetto visivo, la Sequoia gigante di Villa Baragiola spicca imponente in tutta la sua altezza.

Itinerario: La Ciclovia della Val Seriana

La ciclovia della Val Seriana è uno degli itinerari più belli e varii della Lombardia.
@inlombardia

14V Bellano-Alpe Camaggiore

L’itinerario conduce dalla sponda di Bellano fino alla località alpe Camaggiore.   Si parte dalla suggestiva Piazza San Giorgio, situata nel cuore del centro di Bellano, a pochi passi dal parcheggio della stazione ferroviaria di Bellano – Tartavalle Terme. Il percorso si snoda sul lungolago fino alla salita per Vendrogno passando dal Santuario Madonna delle Lacrime, di Lezzeno e il Museo del Latte e della storia della Muggiasca. Questa parte di tragitto è su strada provinciale caratterizzata da tornanti a pendenza costante, con un fondo asfaltato che rende la pedalata piuttosto impegnativa, soprattutto a causa della sua notevole lunghezza.Durante questo tratto, si attraversano i suggestivi borghi di Vendrogno, Inesio e Mosnico. Superato anche la località di Sanico, la pendenza si fa ancora più accentuata, e per un breve tratto, la strada diventa sterrata avvicinandosi a Camaggiore. Un punto panoramico tra i più suggestivi del lago di Como. Il percorso è adatto in ogni periodo dell'anno grazie alla sua esposizione a sud. Dal punto di vista tecnico, l'itinerario è relativamente semplice, ma dal punto di vista fisico, richiede uno sforzo notevole. Lungo il percorso sono diversi i punti in cui fare rifornimento d'acqua.
14V Bellano-Alpe di Camaggiore

Rotonda della Besana

Un singolare complesso tardo barocco, a est di Milano: turismo religioso e artistico concentrato in un'unica tappa
Rotonda della Besana - @Adobestock