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Escursione Principio d'acqua (in E-Bike)

Il festival dei Cammini della Val Cavallina: alla scoperta dei “saperi” della valle verde azzurra

Escursione Fuoco del fare

Andiamo alla scoperta delle meraviglie della Valle verde azzurra

In cantina con noi- Visita & Degustazione

Unisciti a noi per l'apertura della cantina! Scopri Serafino, il nostro Moscato di Scanzo DOCG, insieme a tutti gli altri pregiati vini biologici che produciamo. Ti guideremo in un tour itinerante attraverso i luoghi dove nasce il nostro vino: dal vigneto alla cantina, fino alla bottaia. Cosa comprende? Visita guidata con degustazione di 6 vini con assaggio dei nostri prodotti di pasticceria in abbinamento al nostro Moscato di Scanzo. Orari di ingresso: 10.30 e 15.30 Costo a persona: 25€ E' richiesta la prenotazione:  a.cuni@ilcipresso.info o al numero 0354597005

Colline del Moscato in Vespa

Ritiro della Vespa ed inizio della giornata. Mattinata dedicata alla visita libera di Città Alta a piedi. Adagiata sui colli, domina la pianura dai tempi dei Romani. Durante la visita della città potrete ammirare Piazza Vecchia con il Palazzo della Ragione, la Torre Civica, detta “il Campanone”, l’antico comune, oggi sede della biblioteca Al termine trasferimento in Vespa verso le colline dove si produce il Moscato di Scanzo. Pranzo in agriturismo. Pomeriggio dedicato alla visita guidata ad una cantina seguita da degustazione. Termine dei servizi.

Parco Gola del Tinazzo- visite FAMILY

Visite guidate al Parco Gola del Tinazzo e alla sua forra fossile, attività family per stupire con la natura

Il tuo matrimonio in una location unica

Carissimi Futuri Sposi,siamo lieti di presentarvi il Convento dei Neveri.La nostra location è il luogo ideale per celebrare l'Amore e sarebbe un piacere accogliere voi e i vostri cari per un matrimonio indimenticabile.Ogni angolo della nostra struttura è pensato per creare ricordi unici, grazie alla cura e attenzione che mettiamo ad ogni evento.Siamo a Vs disposizione per qualsiasi informazione e, se lo desiderate, per organizzare un appuntamento (dal Mercoledì alla Domenica) per farvi vivere in prima persona l'atmosfera che renderà il VS matrimonio davvero speciale.Cliccando a questo link https://conventoneverieventi.it/, sarete collegati alla nostra pagina dedicata al Wedding, per vedere più nel dettaglio chi siamo.A presto Convento dei NeveriVia Romano, 17  - Bariano (BG)Tel. 0363/95439IG: @convento_dei_neveri

Clusone, gemma della Val Seriana

Incantevole borgo di alta valle, Clusone è caratteristica per case e chiese dipinte e inaspettate opere d’arte e ingegneria

Miniera Gaffione, un viaggio nel mondo minerario!

Salta a bordo del trenino e lasciati condurre nel cuore delle montagne della Val di Scalve da esperte guide che ti illustreranno centinaia di anni di storia, i metodi di escavazione del minerale e tanto altro!

Clusone

Adagiato su un bell’altopiano della Val Seriana, di cui è il centro più importante, il borgo ben conserva il suo nucleo storico.
@adobestock - inlombardia

Da Gorgonzola a Caravaggio

La ventunesima giornata del Cammino di Sant'Agostino
da Gorgonzola a Caravaggio

Pittura murale a Tavernola Bergamasca

Tavernola conserva una discreta serie di dipinti murali nelle chiese e sulle facciate del borgo. La frana che ha coinvolto il fronte lago di Tavernola nel 1906 ha risparmiato, tra le altre collocate a mezza costa, le abitazioni a sud dell’abitato sulla strada provinciale. Sulla facciata dell’edificio ora sede dell’ufficio postale, sono emersi resti di affreschi rinascimentali. Il fabbricato ha subito varie modifiche che hanno stravolto il prospetto originario; si vedano le porte-finestra, con piccolo balcone in pietra di Sarnico dalle linee sei-settecentesche, che hanno distrutto parte della decorazione pittorica. Oggi sopravvivono un’Annunciazione e Sant’Antonio abate. Dell’affresco dell’Annunciazione, posto in alto, si è perso l’angelo del quale restano solo il giglio, parte del volto e una mano; mancanti sono pure il trono e una porzione del corpo della Vergine. Nel cielo sovrastante, trasportato su una nuvola di cherubini e preceduto da tre angeli, compare Dio Padre mentre invia la colomba dello Spirito Santo. Siamo nei decenni, a cavallo dei secoli XV e XVI, in cui nella chiesa di San Pietro, allora parrocchiale, operano maestranze di buon livello che potrebbero aver dipinto anche le abitazioni civili di Tavernola. Un raffronto è proponibile con il maestro che affresca il Cristo Pantocrator con i simboli degli Evangelisti in San Pietro: si confrontino sia la resa del volto della Vergine nell’affresco esterno, con quelli degli angeli in San Pietro, sia il disegno delle ali degli angeli in entrambe le opere. Tuttavia nonostante gli elementi di contatto, pare che gli affreschi esterni siano di un livello inferiore, forse da assegnare a pittori di bottega. Tra l’angelo annunciante e il leggio della Vergine, con qualche ingenuità prospettica, è raffigurato entro una ghirlanda tonda lo stemma del casato che ha commissionato l’opera. Lo scudo araldico, ancora medievale, raffigura nel mezzo superiore l’aquila e in quello inferiore una banda obliqua bianca su sfondo rosso. Un’insegna simile, ma con più bande e inserita in uno scudo già rinascimentale a muso di cavallo, è riprodotta alla sommità dell’affresco Madonna in trono col Bambino nella chiesa di San Pietro, eseguito nel 1497 per volontà della famiglia Foresti. Il Sant’Antonio abate presenta molte lacune. Il santo, ritratto frontalmente con gesto benedicente, è posto all’interno di un porticato di cui si conservano le parti inferiori dei pilastri sulla destra e l’arco della porzione sommitale. L’opera è di discreta qualità: si vedano la finitura delle pieghe del manto giallo ocra e la fattezza del pastorale gotico cui è appeso il campanello attributo del santo. Nella prima cappella a destra della parrocchiale di Santa Maria Maddalena si è conservato un affresco quattrocentesco raffigurante la Madonna in trono col Bambino. Dell’immagine originaria rimane solo la porzione centrale, incassata nel muro e impreziosita nei secoli successivi con raggera e cornice in stucco dorato. L’opera, oggetto di ritocchi nel tempo, è forse da accostare ad alcuni affreschi del gruppo dei ‘pittori clusonesi’ per la resa dei tratti, assai marcati, del volto. L’immagine risente della cultura tardo-gotica in particolare per l’austerità della Vergine e per la resa del panneggio seppur questo sia oggi ridotto allo stato larvale privato delle raffinate decorazioni a secco. Un dipinto murale quattrocentesco – la Madonna col Bambino fra i santi Antonio abate e Stefano – costituisce l’immagine di culto del piccolo Santuario della Madonna di Cortinica: racchiuso entro una sontuosa cornice lignea barocca è oggi ingiudicabile per le ridipinture. Il santuario di Cortinica merita una visita anche per i dipinti murali sulla facciata, realizzati nel ‘900, in quanto documentano uno spaccato della vita sociale della comunità tavernolese. Sono raffigurati vari episodi del secolo scorso: la Frana del 1906; l’Alluvione del 1950 (firmato Vittorio Manini, 1955); la Madonna che veglia su Tavernola (Luigi Arzuffi, 1982). I dipinti della Via Crucis della scalinata del santuario, realizzati nel 1948-1949, sono opera di Giuseppe Grimani di Castro.   Thanks to: Federico Troletti
Pittura murale a Tavernola Bergamasca: visitlakeiseo.info

Chiesa della Santissima

L'attuale chiesa parrocchiale, intitolata alla Santissima Trinità, venne edificata fra il 1720 e il 1742 su progetto di Gian Battista Caniana, originario di Romano di Lombardia, uno dei più noti architetti del '700. Inaugurata il 31 maggio del 1744, fu consacrata e dedicata il 17 luglio del 1781 dal vescovo Dolfin. L'esterno fu completato nel 1891. Custodisce opere di notevole valore, come un polittico di Vittore Carpaccio, sculture di Andrea Fantoni, dipinti del Carobbio ed un organo del Serassi. Di recente è stata restaurata (dal 1993 al 1998), riacquistando il suo primitivo splendore. Il campanile, staccato dal corpo della chiesa, risale al 1690 poiché apparteneva alla precedente parrocchiale, la chiesa di San Nicola chiamata poi "del Buon Consiglio" la quale era stata preceduta, sempre come parrocchiale, dalla chiesina di San Siro (di cui si ha una prima citazione nel 1260, ora completamente ricostruita), attualmente inglobata nel recinto del cimitero e nella quale si celebrano messe serali durante il periodo estivo.
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