Ho trovato 1386 risultati per Borghi

Castelli e Fortificazioni intorno al Lago di Como

Numerose testimonianze di un passato ricco di storia tutte da scoprire
@primalavaltellina.it

Storia di Lodi

La città di Lodi lega le sue origini
@www.comune.lodi.it

Museo Paleoantropologico del Po

Museo nel cuore di San Daniele Po che racconta milioni di anni di storia tra fossili di mammut, leopardi e uomini primitivi.
Sala Museo Paleoantropologico del Po

Campanone di Bergamo

Nel cuore di Piazza Vecchia, a Bergamo, si erge il Campanone, che con i suoi 52,76 metri di altezza offre una vista panoramica mozzafiato sulla città antica.
Campanone di Bergamo

Palazzo del Podestà

All’ombra del Campanone di Bergamo, in Piazza vecchia, il Palazzo del Podestà vi racconta una storia dalle origini lontane:la storia del Cinquecento!
Al suo interno il Museo storico del Cinquecento

Rocca di Bergamo

Sorge sul colle di Sant'Eufemia, la Rocca di Bergamo ha sempre avuto una funzione difensiva. Un luogo di insediamenti celtici e romani.
Rocca di Bergamo

Imbersago- Santuario della Madonna del Bosco

Luogo di pace e serenità, con una lunga scalinata e una vista mozzafiato
Santuario Madonna del Bosco Imbersago

Il Duomo di Crema

Imponente ed elegante, il Duomo di Crema è in stile gotico cistercense, semplice, armonico e slanciato. Fu eretto sopra i resti dell'antico Duomo romanico distrutto da Federico Barbarossa nel 1160 che tuttora sono visibili nella cripta. La facciata “a vento” terminante a capanna con galleria presenta un portale arricchito da una lunetta con statue. Sopra il portale, tra le due bifore, un rosone in marmo raffigura una rosa con sedici petali intrecciati, sorretti da sedici colonnine, simbolo del Paradiso. Racchiude al suo interno numerosi documenti della storia e dell'arte Cremasca.
Crema, il Duomo

Costa de' Nobili

Costa de' Nobili sorge su un poggio circondato dai terreni sabbiosi e argillosi delle depressioni del Po e dell'Olona.  All'inizio del Duecento Costa divenne proprietà dei Pietra di Pavia. Risale ai secoli XIII-XIV il complesso del castello formato da due fabbricati (uno dei quali è l'antico Palazzo, sede del Municipio) uniti da una torre centrale. Ai lati d'innalzavano altre due torri, oggi mozzate. La torre centrale, alta 20metri, ma ridotta allo stato di rudere, insisteva sull'antico androne d'accesso al castello. Sulla Statale n. 234 che da Pavia conduce a Cremona, a circa 20 Km da Pavia, un bivio conduce a Costa de’ Nobili, piccolo centro del Pavese sorto su alcuni dossi di terreno sabbioso e argilloso che il Po e l’Olona hanno accumulato nel corso di millenni. Negli ultimi decenni molte di queste alture sono state livellate, perché usate come cave di sabbia per la costruzione di strade, argini di difesa dei due fiumi e come materiale per l’edilizia. Come rileva don Gianfranco Maschero-ni nel suo libro “Costa de’ Nobili Pietra e la chiesa di S. Maria Assunta” (Pavia 1982), furono i re longobardi, in specie Liutprando (VIII secolo), a favorire l’insediamento in queste terre selvagge e paludose, soggette a frequenti piene, legandole, mediante donazioni, ai monasteri benedettini di Santa. Cristina e del Salvatore in Pavia. Tra esse vi fu la località Costa, così chiamata originariamente per la sua posizione sopraelevata rispetto alla zona circostante.

Portalbera

Portalbera è un comune dell'Oltrepò Pavese situato nel punto in cui il Po accoglie le acque del torrente Versa. Le più antiche vicende documentate del paese sono contraddistinte dalle controversie per il suo possesso tra la diocesi di Piacenza e quella di Pavia. Già nel secolo XIII esisteva a Portalbera un traghetto ed un porticciolo, con attracco per la navigazione fluviale, con due grandi pioppi che lo delimitavano: nel dialetto locale il pioppo è detto "albra", e di qui il nome Porto Albra (porto dei pioppi), che poi divenne Portalbera. La sosta dei viandanti è comporovata dall'edificazione di un "Ospizio dei Pellegrini" in Portalbera, il primo che si incontrava sulla Via Romea dalla Francia, per opera del Vescovo pavese Guido, nel 1114, con il concorso di Cardinali, Vescovi ed Abati, italiani e francesi. Unitamente ai pellegrini viaggiavano i mercanti: il traffico proveniente dalla non lontana Piacenza e diretto a Genova passava necessariamente da Portalbera, il che ne sottolineava l'importanza strategica. Sino ad una settantina di anni fa, il Po lambiva l'abitato, che nel 1916 conservava ancora il suo antico ponte di barche sul fiume. In seguito ad un'alluvione, però, il ponte fu trascinato via dal fiume in piena, e fu poi rifatto, più a valle, a Spessa Po (perchè lì si era arenato il vecchio ponte di barche), dove si trova attualmente. L'economia di Portalbera è quindi sempre stata incentrata sul trasporto e sul commercio fluviale, ma dopo gli anni della Seconda Guerra Mondiale la vita economica di Portalbera è cambiata, non potendo più contare sul porto e sul ponte e non avendo mai i portalberesi lavorato, in misura significativa, nel settore dell'agricoltura. Il campanile della Chiesa di Maria Vergine Assunta, costruzione settecentesca,, con i suoi 51 metri è il più alto della Diocesi di Tortona. Fonte Comune di Portalbera  

Rovaiolo Vecchio

Un paese fantasma nell'alto Oltrepò Pavese

Bosnasco

Bosnasco è un comune di circa 650 abitanti della provincia di Pavia. Si trova nella collina dell'Oltrepò Pavese, al limite della pianura, al confine con la provincia di Piacenza. Il luogo è noto fin dal XII secolo, quando era conteso tra Piacenza e Pavia, che da poco aveva avuto per diploma imperiale il dominio sull'Oltrepò Pavese; per arbitrato il luogo fu dato a Pavia. Caduto sotto la supremazia dei Beccaria, divenne parte del feudo Arena Po, appartenente al ramo della famiglia che da Arena prendeva nome. Questo, per contrasto con i Visconti all'inizio del XV secolo, si vide confiscare il centro maggiore, ma poté conservare Bosnasco fino all'estinzione nel 1695. Bosnasco passò in eredità ai Busca, e successivamente ai Bellisomi e ai Corsi di Nizza, poco prima della fine del feudalesimo (1797). La viticoltura, la produzione di vino, le cantine e le principali risorse enogastronomiche del comune di Bosnasco  Fonte Comune di Bosnasco Photo Tenuta Scarpa Colombi