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Casei Gerola

Casaei Gerola si trova nella pianura dell'Oltrepò Pavese, al confine con la provincia di Alessandria, sul torrente Curone a pochi chilometri dalla sua confluenza nel Po. Nei dintorni, il Parco Le Folaghe offre un ambiente naturale ideale per escursioni e attività all'aria aperta. Monumenti e luoghi d'interesse Insigne Collegiata San Giovanni Battista Chiesa di san Sebastiano Santuario della Madonna delle Grazie di Sant'Agostino Chiesa di san Guglielmo Castello Palazzotto del Carmagnola L'Insigne Collegiata di San Giovanni Battista: Un capolavoro di architettura e arte gotica L'Insigne Collegiata di San Giovanni Battista, una delle principali espressioni dell'architettura gotico-lombarda nel territorio, fu costruita tra il XIV e il XV secolo e, nel 1573, ottenne il titolo di Insigne Collegiata. La facciata, sobria e imponente, si presenta con una struttura a capanna in mattoni, arricchita da due contrafforti laterali. Il portale in cotto, risalente al Quattrocento, aggiunge un tocco di eleganza all’ingresso. Tuttavia, è all’interno che la chiesa rivela la sua vera bellezza, con una serie di affreschi di grande valore artistico che adornano le sue pareti. Un elemento di particolare rilevanza è la Cappella Bottigella, costruita nel 1450 per volontà della famiglia Bottigella e decorata tra il 1462 e il 1468. Questo spazio sacro, cuore pulsante della chiesa, ospita un ciclo di affreschi attribuito al Maestro di Casei, un anonimo artista che ha immortalato scene sacre come l'Annunciazione, la Deposizione, l'Incoronazione della Vergine, il Padre Eterno, e i santi Marco e Luca. Sovrano all’altare in cotto policromo, che purtroppo conserva solo una parte dell’originale struttura, si trova anche una pregevole àncora in cotto, probabilmente opera delle botteghe della Certosa di Pavia. Tra le opere di maggiore pregio c’è il polittico in terracotta policroma, che raffigura il committente Giovanni Matteo Bottigella, conferendo alla cappella un valore storico e artistico inestimabile. Un altro tesoro di valore rinascimentale è il trittico di San Martino, situato sopra la porta che dà accesso alla Cappella Bottigella. Tradizionalmente attribuito a Cesare da Sesto, il trittico rappresenta uno dei capolavori pittorici del Rinascimento nell'Oltrepò Pavese, con tre opere che catturano l’attenzione per la loro perfezione e bellezza. Infine, nella navata destra, si trova un grande affresco della Battaglia di Lepanto, datato fine XVI secolo, che completa il percorso artistico di questo straordinario luogo di culto, rendendo l'Insigne Collegiata di San Giovanni Battista un vero e proprio scrigno di tesori artistici e storici.
Casei Gerola

Bressana Bottarone

Bressana Bottarone (Barsàna Butaron in dialetto oltrepadano) è un comune italiano di 3.552 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Sorge nella pianura dell' Oltrepò Pavese, alla destra del fiume Po, presso la confluenza del torrente Coppa.Confina a nord con Cava Manara e Bastida Pancarana, ad est con Rea, Verrua Po, Pinarolo Po e Robecco Pavese, a sud con Casatisma e Castelletto di Branduzzo.Il Comune è costituito da tre nuclei abitativi: Bressana, Argine e Bottarone. Nel 1937 è stato eretto il Municipio che fa da sfondo scenografico alla lunga piazza, oggetto di un recente rifacimento che l'ha resa, oltre che zona pedonale, centro aggregativo e vitale per tutta la cittadinanza. A ridosso dell'argine del Po, si trova la località di Cascina Bella, un gruppo di cascine che fino agli anni '50 hanno costituito il centro dell'economia agricola del paese. Bressana Bottarone è un comune molto attivo dal punto di vista delle iniziative culturali, sociali ed aggregative; vanta di una Biblioteca Comunale con spazi polivalenti per adulti e sala ragazzi, dotata di circa 7000 volumi. Fonte: Comune di Bressana Bottarone

L’ultimo bacio di Romeo e Giulietta

A Gavirate uno degli interventi di "recupero del classicismo nel contemporaneo" dello streetartist RAVO
Murales

Centro Storico di Cernobbio

Passeggiando tra monumenti e piazze caratteristiche

Museo d'Arte Sacra di Scaria

Da Ercole Ferrata a Carlo Innocenzo Carloni, il Museo d'Arte Sacra di Scaria custodisce alcune delle testimonianze artistiche più significative del territorio intelvese

Museo d'Arte Sacra di Mandello del Lario

A pochi passi dalle rive del lago di Como, il Museo d'Arte Sacra di Mandello custodisce alcune delle testimonianze artistiche più significative del territorio mandellese

Mortara

Mortara si è guadagnata nei decenni il titolo di patria del Salame d'Oca più buono del mondo

Torre dell'orologio

La Porta dell'Orologio, identifica l'accesso al nucleo storico di Salò dal versante ovest, nell'area denominata Fossa (Piazza Vittorio Emanuele II).   Il suo imponente profilo immette nella lunga e stretta piazza Angelo Zanelli, oltre cui procede la strada che taglia rettilinea l'intero centro storico, fino alla porta del Carmine. Le origini della porta sono antiche e risalgono al Duecento, quando il comune di Salò rinforzò la sua cinta muraria difensiva. La porta venne aperta in corrispondenza di una rocca che insisteva su un'area di poco esterna alle mura, dotata di una torre su cui fino al Settecento vi era apposto un orologio. L'accesso avveniva mediante un ponte levatoio sotto cui si estendeva una profonda fossa riempita con l'acqua lacustre. Da qui la denominazione attuale della zona. Sopra l'arco domina il dipinto del leone di San Marco, simbolo della Repubblica di Venezia. Fino al XVI secolo l'accesso era identificato come porta della Rocca o della Fossa, per distinguerla dalla porta aperta sul lato opposto. Nel corso del Settecento cambiò nome in porta Nuova e poi in porta dell'Orologio. Nel 1766 alla porta venne aggiunto il registro superiore e si decise di collocarvi un nuovo orologio pubblico, ampio e ben visibile ai cittadini, a differenza di quello della più antica torre fortilizia, in seguito demolita. L'orologio attuale è ancora quello settecentesco, realizzato da Bortolo Antonio Bertolla, orologiaio originario della Val di Non.

Birre e Abbazie

Proposta per gruppi

Franciacorta in bicicletta e notturna sul Lago d’Iseo

Tour di 1 giorno da trascorrere tra le vigne di Franciacorta. Tour di 2 giorni tra Franciacorta e tour serale "Lovere e le sponde del lago d'Iseo".

Tulipani al Castello di Malpaga

A primavera i tulipani fioriscono anche al Castello di Malpaga, imponente roccaforte del XIV secolo che deve la sua memoria storica alle gesta del condottiero Bartolomeo Colleoni. Situato nel comune di Cavernago, in provincia di Bergamo, il castello domina una distesa di 300 ettari di campi agricoli nel Parco del Fiume Serio e al suo interno è costeggiato da porticati e cortili di fascino medievale che accolgono le fioriture.    Il Castello di Malpaga è abbracciato da una cinta muraria merlata e contraddistinto da una torre che si eleva sopra la verdeggiante pianura circostante, lasciando sullo sfondo il panorama montagnino. Un luogo evocativo, memoria di storie cavalleresche, che accoglie visitatori tutto l’anno, tra esperienze suggestive come la cena delle streghe ed esplorazioni naturalistiche all’interno della sua cornice storica.  Tra queste, i mesi di marzo e aprile danno il benvenuto alla primavera con “Tulipani al Castello”, un’iniziativa di auto-raccolta di 200.000 tulipani che popolano la Rocca. I visitatori possono passeggiare tra profumi e colori, celebrando la primavera con la raccolta dei tulipani e altre attività creative, come workshop, sedute di relax e pranzi al bistrot con vista sulla fioritura.  Scopri di più sul sito ufficiale del Castello di Malpaga.   
Ph: I Mille

A spasso fra i 7 Colli e le ville, fra sacro e profano

In una facile passeggiata panoramica fra le ville principali, si racconteranno leggende e curiosità