- Arte e Cultura
Isabella veste pop
Alla Casa di Rigoletto in Piazza Sordello 23 a Mantova, ritorna Isabella d’Este Gonzaga in una nuova veste “Pop”.
Grazie ad una accurata selezione di opere, l’artista Andrea Sangalli consente al visitatore della mostra “Isabella veste Pop”, di inoltrarsi in un percorso unico, realizzato dall’autore seguendo una sua personale cifra stilistica. Il percorso espositivo allestito a Casa di Rigoletto è costituito principalmente in due sezioni.
Nella prima sono visibili opere che mettono in risalto la figura di Isabella d’Este Gonzaga e la sua nobile famiglia d’origine “Gli Este”, oltre alla Città ospitante di Mantova, per un viaggio immersivo della stessa Mantova, dei Gonzaga e della grande dinastia degli Este, quest’ultima a quasi mille anni dalla nascita (1039).
Nella seconda sezione invece sono esposte opere realizzate dall’artista milanese negli ultimi anni delle sua florida produzione artistica, e nelle quali sono ben evidenziate le linee guida del suo stile creativo che esaltano contemporaneamente anche le opere della prima sezione, garantendo così uno stesso filo conduttore che segue tutta l’esposizione.
Per la cronaca, Andrea Sangalli, classe 1974, è uno degli artisti contemporanei tra i più importanti e riconoscibile nello scenario Nazionale e con questa esperienza mantovana, vuole celebrare in prima persona Isabella d’Este, donna elegante, colta, mecenate, conosciuta anche come la prima donna per eccellenza del rinascimento, la quale sposando Francesco Gonzaga seppe trasformare il Ducato lombardo di Mantova in uno scrigno di rara bellezza, sapendo portare sulle rive del Mincio il fior fiore di artisti, a cominciare dal Padovano Andrea Mantegna. Formatosi inizialmente in ambito grafico, da subito Sangalli si è imposto grazie ad una cifra stilistica originale ed espressiva.
La formazione e la specializzazione professionale sono diventare inevitabilmente materia di riflessione per la realizzazione delle sue opere, caratteristiche contraddistinte da uno sguardo ironico, ma non per questo banale sul mondo. Le sue opere presenti anche in questa esperienza espositiva mantovana, hanno come protagonisti oggetti, personaggi e situazioni che sono evidenti metafore dell’essere e ancor prima del vissuto come nel caso della figura di Isabella d’Este Gonzaga. Immancabile ironia, sale della vita per Sangalli, è garantita dallo straniamento dato dalle sequenze dei soggetti, tra cui gli ormai celebri pesci. I titoli delle sue opere guidano l’osservatore alla comprensione immediata del concetto che l’artista ha voluto dare all’opera, questo perché Andrea vuole stabilire da subito un contatto immediato sul filo sottile della condivisione con l’osservatore. Colori seducenti e accattivanti caratterizzano opere dai tratti definiti e marcati, di una precisione quasi maniacale di immediato impatto visivo e comunicativo. Un confronto che si può fare con le opere di Sangalli con l’arte fotografica, da sempre l’arte per eccellenza della definizione, lo si può fare con opere dell’artista americano Rodney Smith, le cui opere per la prima volta in Italia sono visibili a Palazzo Roverella di Rovigo nello stesso periodo della mostra di Sangalli a Mantova.
Una internazionalizzazione dunque dello stile di Andrea, certificato anche dalle sue numerose mostre fuori confini nazionali come a Montecarlo, Lugano, Parigi, Basilea, New York, Mulhouse, Tokyo, ma anche una florida presenza anche nelle città italiane come Firenze, Brescia, Pavia, Bologna, Verona, Milano. Oltre a questo percorso di presenze, vanta numerose collaborazioni in ambito creativo, e per sua stessa ammissione ama legare i suoi soggetti a chiunque si avvicini con garbo all'arte, fattore che nobilita ulteriormente il suo lavoro.
Con queste credenziali Andrea Sangalli si presenta oggi all’attento pubblico di Mantova Città aperta, prima Città Italiana ad essere insignita come Capitale della Cultura Italiana e dove l’internazionalizzazione dei visitatori è parte rilevante del suo tessuto sociale e dove per questo solitamente, dopo una visita, si riparte con il cuore “gonfio” di emozioni date dalle opere pittoriche del Mantegna, solo per citarne il più celebre, dalla bellezza dei suoi edifici, chiese, e palazzi, e per questo dà subito il visitatore vuole ritornare per riassaporare nuove emozioni legate al vivere all’arte che si respira in ogni angolo di Mantova, ai sapori culinari e alla bellezza paesaggistica del luogo con l’interpretazione emotiva del tutto personale di ogni singolo visitatore crea, vive e conserva nei suoi ricordi. D’altra parte non si visita senza vedere, ne ha senso vedere senza la curiosità, la volontà e lo spirito dell’osservare anche nelle opere di Andrea Sangalli da oggi 12 dicembre 2025 fino al 6 gennaio 2026, nella preziosa cornice di Casa di Rigoletto
fonte e info: www.andreasangalli.com/testo-critico-malaman
Orari: Aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00