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Infopoint Pisogne

L’Infopoint di Pisogne si trova in Piazza Umberto I, nel centro storico del paese.   L’ Infopoint offre a cittadini e visitatori il servizio di informazione turistica con particolare riferimento a: informazione e distribuzione di materiale relativo al territorio di Pisogne e alle altre località lacustri; informazione sulle strutture ricettive e di ristorazione; distribuzione di materiale inerente a escursioni, percorsi ciclabili e di trekking sul territorio; informazioni su eventi, trasporti e viabilità. Lo staff multilingue dell’ufficio è a disposizione dell’utente per soddisfare ogni sua esigenza con cordialità e professionalità.
Infopoint Pisogne

Da Lodi a Castiglione d'Adda

Il percorso ciclabile, noto come direttrice Cicogna Bianca, è un'esperienza che incanta per la sua bellezza paesaggistica e culturale.Il tragitto, che si snoda lungo il fiume Adda, è costellato di campi verdi e frutteti, risaie dorate e i tipici pioppi che fiancheggiano il corso d'acqua. Una fauna ricca e variegata popola l’area: aironi, anatre e soprattutto le cicogne, emblematiche del percorso, che nidificano su alberi e tetti.Lungo l’itinerario, meritano una sosta monumenti storici come il Duomo di Lodi, con la sua imponente facciata, e il Castello Visconteo a Castiglione d'Adda. Ma l'itinerario non si limita a queste meraviglie; ci sono anche altre gemme da scoprire. La Chiesa di San Martino Vescovo, ad esempio, si distingue per la sua architettura affascinante e la storia che racconta. In Piazza della Chiesa di Cavenago d’Adda, potrai ammirare la Chiesa di San Pietro Apostolo, un luogo di grande spiritualità e bellezza.Nel comune di Mairago, l'Osservatorio Astronomico Lodigiano offre un'esperienza unica per coloro che desiderano scoprire i misteri del cielo, mentre nel comune di Turano Lodigiano, il Palazzo Calderari si staglia con la sua eleganza storica. Non dimentichiamo il Castello Pallavicino Serbelloni nel comune di Castiglione d'Adda, che narra storie di un passato affascinante. Infine, la Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio a Maleo rappresenta un'altra tappa imperdibile, grazie alla sua bellezza artistica e ai suoi interni suggestivi.Non mancheranno occasioni per degustare prodotti tipici, che arricchiscono questo viaggio ricco di scoperte e sapori autentici. Un percorso che unisce natura, storia e gastronomia, ideale per tutti gli amanti delle due ruote! Il percorso in bicicletta – in collaborazione con FIAB Lodi Ciclodi Partenza dal Piazzale della Stazione di Lodi. Si esce da Lodi andando a destra per Viale Trento Trieste, poi sempre diritto proseguendo su Via Cesare Battisti, quindi a sinistra su Via Milite Ignoto e poi a destra su Viale Rimembranze imboccando la ciclabile sul lato sinistro della strada. Al termine della ciclabile, svoltare a sinistra in Via Tiziano Zalli e al semaforo proseguire diritti su Strada Vecchia Cremonese. Proseguire per circa 4 km fino a raggiungere la pista ciclabile che affianca la SP26, prima sulla sinistra e dopo il semaforo sulla destra. Si prosegue diritto passando a fianco dei paesi di Caviaga, Basiasco, Turano Lodigiano e, dopo circa 13 km, la ciclabile attraversa la SP 16 per entrare nell’abitato di Castiglione d’Adda. Passato il cimitero, si prosegue in via Umberto I e poi in Via Cavour fino ad arrivare all’intersezione con la SP591. Si svolta a sinistra sulla SP591 in direzione Crema e si prosegue con attenzione per circa 500 m fino ad imboccare sulla destra la strada sterrata che porta al Centro visite del Parco Adda Sud, punto di arrivo del percorso a circa 20 km da Lodi, dove si trova la Stazione di ambientamento della Cicogna bianca. Il ritorno a Lodi può essere effettuato sullo stesso percorso, oppure quando si giunge nell’abitato di Turano Lodigiano si prende a destra in viale dei Leoni, sia attraversa al semaforo la SP26 e si prosegue dritto in via Garibaldi che continua in discesa sulla SP237.  Con questa deviazione si giunge dopo 6 km immersi nella campagna lodigiana a Cavenago d’Adda. Arrivati in paese, dopo una leggera salita si gira a sinistra in via Emilio Conti e si prosegue attraversando il paese fino ad arrivare all’intersezione con la SP169, si attraversa e si prende a destra la pista ciclabile che affianca la strada. Alla rotonda si attraversa seguendo la pista ciclabile e ci si reimmette sul percorso fatto all’andata all’altezza del paese di Caviaga. Da qui si procede verso Lodi sullo stesso percorso fatto all’andata.

Percorrendo le rive dell’Adda fino a Lodi

Il percorso qui proposto è adatto a tutti, percorre le rive dell’Adda da Zelo Buon Persico fino a Lodi attraversando quello che è il Parco Adda Sud. Questo parco, istituito nel 1983, si estende da Rivolta d’Adda a Castelnuovo Bocca d’Adda comprendendo numerose zone umide di particolare interesse naturalistico. L’obiettivo del parco è quello di coniugare la presenza dell’uomo con la conservazione delle risorse naturali, paesaggistiche e culturali e la ricostituzione graduale di quegli ambienti compromessi e degradati. Si può lasciare la propria automobile al parcheggio della piazza Don Pozzoni di Zelo Buon Persico. Si inizia a pedalare lungo la via Dante, in direzione della Paullese, e, raggiunta quest’ultima, la si segue, lungo una ciclabile a lato, fino ad una coppia di ponti sull’Adda. La ciclabile prosegue lungo il ponte secondario, quello della provinciale rimane alla sinistra, si prosegue dritti, lungo uno stretto ma comodo sentiero e ad un incrocio con un’anonima strada si va a destra e si seguono le indicazioni per il laghetto Canadino. Raggiunta un’abitazione privata si prende un sentiero sulla destra che porta alla ciclabile lungo l’Adda. Si segue la pista sterrata che regala molti scorci dell’Adda e dei campi che lo circondano. Lungo il percorso si incontrano numerose pietre miliari che indicano la direzione per Lodi.Mentre si pedala si possono avvistare molti animali che popolano le rive e vivono nei boschi.Superata un’ansa, all’altezza del bar ristorante pizzeria La Cava, la ciclabile abbandona il fiume per affiancarsi alla SP25. Attraversati diversi campi ci si trova finalmente in vista della Città di Lodi e del ponte Napoleone Bonaparte dove arrivò proprio il famoso condottiero a combattere gli austriaci nel 1796. Lo si supera e, senza un percorso obbligato, si raggiunge il Duomo di Lodi, ovvero la destinazione finale. Il percorso scelto permette di visitare le chiese di San Rocco, subito dopo il ponte, e quella di San Francesco prima di raggiungere la cattedrale. La prima pietra di quest’ultima venne posata nel 1158, anno di fondazione della città. Il duomo e il palazzo comunale, classico broletto del Duecento, dominano la piazza della Vittoria, fulcro della città.Dalla piazza si segue via Francesco Gabba e all’incrocio con via Del Guasto si va a sinistra verso il Parco dell’Isola Carolina che bisogna attraversare per raggiungere viale Milano. Seguendo la ciclabile fino a vedere le indicazioni per un parcheggio del Parco Adda Sud ci si ritrova nei Boschi del Belgiardino, qui il parco ha realizzato un percorso sensoriale per permettere anche alle persone non vedenti di godere delle bellezze naturalistiche dell’area. Di certo vale una piccola sosta per immergersi nel verde e nella natura.Volendo è possibile raggiungere il parco del Belgiardino attraverso una ciclabile diversa che parte dal ponte Napoleone. Riprendendo a pedalare si torna sui propri passi fino a che non si incrocia una sterrata sulla destra, la si prende e la si segue passando prima attraverso campi coltivati e poi affiancando la SP 202. Si raggiuge una rotonda all’altezza di un’area industriale e si prende la seconda uscita, lungo la quale prosegue la ciclabile. Si segue via Roma in direzione di Montanaso Lombardo. Dopo l’unica salita del percorso ci si ferma ad ammirare la chiesa di San Giorgio Martire, l’edificio lascia a bocca aperta per la sua bellezza. Si prosegue nel paese che pare disabitato, si supera il bel comune, con tanto di fontana e, alla fine, ad un incrocio, si prende la via Paullese seguendo le indicazioni per Zelo Buon Persico sulla ciclabile a lato. Quest’ultima porta in un viaggio attraverso diversi paesini, ognuno dei quali con caratteristiche uniche. Il primo che si incontra è Galgagnano, con edifici dal numero esagerato di camini; è poi il turno di Villa Pompeiana, con il parco ittico Paradiso e l’ex oratorio di San Michele che si trova dopo l’abitato lungo la ciclabile. Volendo visitarla bisogna prendere la strada sulla destra subito prima della frazione di Villa Pompeiana.Si prosegue passando a sinistra della Riserva Naturale del Mortone sentendo il canto dei numerosi uccelli che la popolano. È qui che nel ’77 venne ritrovata una piroga monossile risalente al 490 d.C. Questa riserva rappresenta un perfetto esempio di quelle paludi che avrebbero ricoperto il lodigiano se non fosse stato costruito il canale della Muzza. In generale, per descrivere quest’area, bisognerebbe parlare di Lago Gerundo, una vasta area paludosa che avrebbe ricoperto il territorio compreso tra la Muzza, l’Adda e il Serio. In questo lago, secondo le leggende, viveva un antico drago, chiamato Tarantasio, che si cibava di piccoli mammiferi, compresi i bambini, e che inquinava l’area con il suo alito, causa di pestilenze. Un giorno però un valoroso cavaliere sfidò l’animale e lo uccise, dopo l’impresa adottò il drago, che rassomigliava un biscione, come stemma della sua famiglia, i Visconti. Passata la riserva si segue ancora la ciclabile attraverso la frazione di Mignete con la sua parrocchia e infine si entra a Zelo Buon Persico passando per il suo centro e sotto la sua bella chiesa. Proseguendo dritti si riprende la via Dante per tornare al parcheggio.   immagine di copertina: @Mattia Bedetti
Percorrendo le rive dell’Adda fino a Lodi

Da Lodi a Senna Lodigiana in bici

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Infopoint Ipoint Ponti

Una storia naturale da scoprire

La Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino

Da Iseo si raggiunge via Colombera, alla periferia sud della cittadina, dove chi è in automobile può facilmente parcheggiare in uno degli ampi parcheggi. Questa tranquilla stradina parallela e sopraelevata rispetto alla provinciale consente di ammirare a destra le lamette e il lago. Al termine della strada si svolta a destra ed immediatamente a sinistra, imboccando la salita che conduce a Cremignane. Seguendo le indicazioni della pista ciclabile “ParaticoBrescia” in direzione della città, si giunge nelle vicinanze della Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino dove, in lontananza, si scorge il monastero di S. Pietro in Lamosa verso il quale ci si dirige. Alla fine dello sterrato che costeggia la riserva, si svolta a sinistra in direzione della stazione ferroviaria Provaglio d’IseoTimoline. Superato il passaggio a livello, seguendo la pista ciclabile, si raggiunge il monastero. Si consiglia di scendere un attimo dalla bicicletta, per visitare il complesso monastico o per seguire uno dei tanti percorsi pedonali che si inoltrano nelle Torbiere; camminamenti e ponticelli in legno permettono di compiere un percorso circolare di 4 km immerso nella natura. Di nuovo in sella, si prosegue sulla strada principale in direzione di Iseo. Al primo incrocio, si svolta a sinistra e superata la rotonda, seconda uscita, si giunge in breve al punto di partenza.
La riserva naturale delle torbiere del Sebino - Ph: visitlakeiseo.info

Il fiume Oglio tra Paratico e Palazzolo

Dalla chiesa parrocchiale di Paratico si seguono le indicazioni della pista ciclabile Paratico-Palazzolo: si esce dall’abitato e si giunge alla chiesetta del cimitero. Una stretta strada di campagna che costeggia il cimitero a sinistra ci porta verso Capriolo. Sotto di noi scorre il fiume Oglio e la vista spazia sulle colline della Valcalepio in territorio bergamasco. Si giunge in fondo ad una lunga discesa, si attraversano il passaggio a livello e la zona artigianale. Si svolta a sinistra per via A. Niggeler attraversando nuovamente i binari, impegnandosi in una salita a curve per 500 metri che conduce nella zona residenziale di Capriolo. Prestando particolare attenzione alla segnaletica verticale ed orizzontale, per evitare di perdere la direzione, si prosegua per circa un chilometro fino a raggiungere via Urini. Percorsa la stessa, si svolta a sinistra seguendo viale Case e poi via S. Stefano, una tranquilla strada asfaltata dove è difficile incrociare automobili. Un lungo rettilineo conduce al sottopasso autostradale e, proseguendo sulla pista ciclabile, si supera il passaggio a livello della ferrovia Paratico-Palazzolo. Una piccola strada che costeggia il fiume ci porta con poche pedalate nel centro della cittadina di Palazzolo dove è posto il punto d’arrivo. Si consiglia una sosta ristoratrice nel vicino parco delle Robinie. 
Fiume Oglio fra Paratico e Palazzolo - ph: visitlakeiseo

Quattro passi lungo il Po

Il Po è da sempre il cuore della città di Cremona: anticamente per i trasporti delle merci e oggi come luogo di svago e relax. Sulle sue rive si apre un’estesa area verde che abbraccia un parco molto ben curato e piantumato con essenze autoctone, le Colonie Padane, centro balneare costruito ai tempi di Farinacci e del Ventennio e recentemente riqualificato con attrezzature per sosta e gioco, e il campeggio. Ci si arriva dal centro in auto e in bicicletta, seguendo la nuova pista ciclabile di via del Sale e da lì è possibile partire per un’escursione lungo la ciclovia della Golena del Po. Lì accanto si apre un'area sportiva con un percorso-vita e un frequentato anello ciclabile. L’unica struttura in muratura ospita la piscina pubblica utilizzata anche per competizioni agonistiche oltre a una piscina più piccola riservata ai bambini, una pista di pattinaggio scoperta piana e parabolica anch'essa utilizzata per gare, campi da calcio e calcetto, un bocciodromo. Gli amanti del running sono soliti frequentare quella zona per i loro allenamenti lungo l’argine maestro, percorso fornito di più punti acqua. Il lungofiume – su cui sorgono le celebri canottieri -  si presta per gradevoli passeggiate, nelle giornate primaverili e autunnali o in estate, per ammirare tramonti mozzafiato.
Tramonto sul Fiume Po

Po, fiume da vivere

Il fiume più lungo d'Italia ti aspetta per farti vivere momenti indimenticabili.
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Verso la Forcella di Sale fra ulivi e lago

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