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Nei Borghi dell’Oltrepò Pavese

Fortunago. Zavattarello. Porana. Non solo vini e ottima cucina: nell’Oltrepò Pavese, tra i borghi più belli d’Italia

Matrimonio nell'Oltrepò Pavese: tra borghi e prodotti culinari unici

Scopri la zona dell’Oltrepò pavese: una destinazione ideale per celebrare le nozze tra borghi e tradizione enogastronomica.
Matrimonio nell'Oltrepò Pavese

Volpara

Volpara, anticamente detta Prato di Volpe in riferimento alle volpi che popolavano i suoi boschi, fu forse fondata in epoca romana. Merita una sosta la chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano, consacrata intorno alla metà del XVII secolo, con affreschi interni del secolo scorso. In un contesto paesaggistico suggestivo, all’interno di un oratorio campestre del XVII secolo, nei mesi estivi, il Tempio del Moscato accoglie i visitatori proponendo degustazione di vini tipici dell’Oltrepò, accompagnati da taglieri di salumi e formaggi.
Tempio del Moscato

Sapori dell'Oltrepò Pavese: weekend fuori porta autunnali vicino a Milano

Le Valli del Vino in Oltrepò Pavese

Un itinerario tra le valli e i borghi più belli d'Italia per conoscere una terra di vini pregiati

Percorso campionati italiani Gravel 2024

L'edizione 2024 del Campionato Italiano Gravel si svolge a  Golferenzo affascinante paesino arroccato in cima ad un colle che fa parte dei “Borghi più belli d’Italia”,   fra le colline e i vigneti dell’Oltrepò Pavese, Il Campionato Italiano Gravel è la massima espressione nazionale della recente disciplina sulle due ruote, che per l’estate 2024 assegnerà le sue preziose maglie tricolori in pieno Oltrepò Pavese, a Golferenzo. Appuntamento a domenica 30 Giugno per la prova che assegna il titolo verde-bianco-rosso, aperta a “gravellisti” professionisti e amatori. Fra torri che si alzano verso il cielo, castelli e valli su scorci mozzafiato, Golferenzo domina gli estesi e rigogliosi vigneti della Valle Versa, zona di produzione di vini del calibro di Riesling e Pinot. Il percorso tocca i territori di Rovescala, Bosnasco, Zenevredo, Stradella, Montescano, Montù Beccaria, Santa Maria della Versa e Golferenzo. Sulle strade bianche che caratterizzano il territorio incontaminato dell’Oltrepò Pavese si sfideranno i migliori gravellisti d’Italia, alle prese con un tracciato che permette alla Gravel di esprimersi al meglio delle sue potenzialità: sono i percorsi che combinano tratti asfaltati a tratti di ghiaia e sterrato quelli più adatti a questo genere di eventi, che proprio nell’Oltrepò Pavese rappresentano la normalità, e se al pacchetto si aggiunge la spettacolarità delle viste di cui è possibile godere in questo territorio… Ai ciclisti in gara toccherà faticare sull’impegnativo circuito da 42 km e 600 metri di dislivello, ma l’essere circondati dal fascino dei vigneti e delle colline aiuterà a recuperare più in fretta le energie.

La Via del Sale

Tra pedalate in quota e panorami mozzafiato, da Varzi al mare
Via del Sale

Il mondo abbiatense tra Navigli, chiese e cascine

Voluto dal duca Filippo Maria Visconti, il Naviglio di Bereguardo, lungo quasi 19 km, nasce per scopi irrigui e come via di trasporto per le merci che da Pavia, tramite il Naviglio Grande, dovevano poi arrivare alla Darsena di Milano. Tra queste le più usuali erano il sale proveniente dall’Adriatico, i legnami da ardere provenienti dal Ticino, i cereali e i vini dell’Oltrepò.La particolarità storica di questo corso d’acqua sono le conche presenti, tra cui da citare quella denominata dell’Abbazia. Molti la considerano come la prima conca al mondo entrata in funzione su un canale artificiale. Queste opere idrauliche, vanto dell’ingegno lombardo, ma costose da mantenere, vennero studiate e disegnate da Leonardo nei suoi codici. Sempre secondo il genio vinciano i lombardi con questo sistema potevano portare le barche anche sulle Alpi.
bereguardo_pontedellebarche

Borghi

I borghi in Lombardia: piccole gemme da scoprire per un turismo autentico
Borghi

Castello dal Verme

Il complesso difensivo ha resistito a numerosi assedi e si è dimostrato un maniero di fatto inespugnabile
Castello dal Verme

Casteggio

Per posizione e caratteristiche ambientali, Casteggio offre molti panorami suggestivi, come quello dalla Certosa Cantù, splendida residenza settecentesca che ora ospita le collezioni del Civico Museo Archeologico e la Biblioteca Civica, dotata di spazio multimediale. Un altro splendido panorama si gode della piccola frazione Mairano, dove sorge l’ottocentesca Villa Marina, nella quale soggiornò anche Giuseppe Mazzini. Fra i rigogliosi vigneti, in una giornata tersa, si intravedono la cupola del Duomo di Pavia e le Alpi. Nel 218 a.C. Annibale raggiunse la Pianura Padana, dopo aver sconfitto i romani presso il Ticino e, corrompendo il comandante del presidio romano di Casteggio, Dasio Brindisino, si fece consegnare tutte le vettovaglie che i Romani vi avevano depositato. Con la temporanea sconfitta dei Romani, Casteggio tornò indipendente, ma nel 197 a.C. il console Quinto Minucio Rufo impose la resa a numerosi oppida liguri, tra cui Casteggio e, per punire una ribellione, diede l'abitato alle fiamme. La storia riporta che, prima di varcare le mura dell'antica Clastidium, Annibale fece abbeverare i suoi elefanti ad un'antichissima fonte di acqua dolce, tuttora esistente e recentemente restaurata (2012). La famosissima battaglia di Clastidium (l'attuale Casteggio) descritta dallo storico Polibio e da Plutarco, ebbe luogo nel 222 a.C. e rappresentò lo scontro decisivo con cui i Romani si aprirono definitivamente la strada verso Milano dopo aver contrastato per tre anni le pericolosissime offensive dei Galli Insubri. Per attenuare la situazione della popolazione di Acerrae (nel Cremonese) assediata dai Romani, gli Insubri avevano tentato una diversione su Clastidium, ma furono impetuosamente attaccati dalla cavalleria romana e andarono incontro alla morte. Il console Marco Claudio Marcello, riconosciuto il re nemico Viridomaro dalle ricche vesti, Io uccise personalmente in singolar tenzone e per questa ragione ricevette (terzo e ultimo nell’intera storia romana) la spolia opima, il maggior riconoscimento per un generale romano. Sulle colline appena sopra Casteggio, a Mairano, ha sede la Fondazione “Bussolera Branca”. Scopo primario della Fondazione è promuovere lo sviluppo e la diffusione della ricerca, della scienza, della tecnologia e della formazione professionale nell’enologia e nelle altre specialità dell’agricoltura e dell’industria di trasformazione dei prodotti agricoli, con particolare attenzione alle produzioni tipiche dell’Oltrepò Pavese; è di altrettanta rilevanza la costante attenzione alla valorizzazione dell’Oltrepò in tutti i suoi aspetti economici, sociali e culturali, che si esprime con impegno attivo in progetti di vario genere, finanziamenti di convegni, seminari, pubblicazioni e attività diverse. Edificata per volere del Collegio Borromeo di Pavia e destinata a convitto estivo, sulle alture sopra Casteggio incontriamo l'Antica Tenuta Pegazzera.  Villa Pegazzera, situata nel cuore dell’ Oltrepò Pavese risale nelle sue forme originarie al primo Settecento e il collegio pavese ne mantenne la proprietà fino al 1967. Questa bella abitazione signorile conserva intatta la propria eleganza, grazie ai restauri dei nuovi proprietari e agli alberi secolari nell'ampio parco. Sul giardino si apre inoltre la cappella dedicata a San Carlo Borromeo.  
Casteggio

Zavattarello

In un paesaggio da cartolina dell’Oltrepò Pavese, sorgono Zavattarello ed il suo castello, legati alla potente famiglia dei Dal Verme
Borgo di Zavattarello (PV)