- Musica e spettacolo
Le insegne liturgiche episcopali
Conferenza di Rita Pellegrini
Venerdì 31 ottobre 2025 alle ore 18.30 in Cattedale si terrà la conferenza Le insegne liturgiche episcopali. Mitre, pastorali, croci pettorali, anelli dei Vescovi di Como.
L’evento è organizzato dalla Commissione Culturale della Cattedrale e vedrà quale relatrice la dottoressa Rita Pellegrini, studiosa di oreficeria storica.
Che cosa si intende in generale per “insegna”? Una insegna è un segno visibile che contraddistingue una determinata categoria di persone, per esempio in funzione della loro autorità o della loro dignità. Esistono quindi anche insegne di tipo ecclesiastico che connotano la rispettiva dignità del papa, dei vescovi, dei cardinali, degli abati.
Nella conferenza del 31 ottobre prossimo ci si occuperà delle insegne liturgiche episcopali dei vescovi di Como e quindi si dedicherà un approfondimento ad alcune fra le mitre, i pastorali, le croci pettorali, gli anelli appartenuti ai vescovi che hanno guidato la nostra diocesi. Sono, queste, le insegne liturgiche episcopali riconosciute dopo il Concilio Vaticano II.
Nel corso dell’incontro, tuttavia, si farà anche riferimento ad alcune insegne che venivano ritenute tali in epoca più antica. Fra gli oggetti che verranno presi in considerazione, si annovera un pastorale che nel 1650 il vescovo Lazzaro Carafino donò alla cattedrale insieme a quattro grandi reliquiari. A proposito di pastorali, vera opera d’arte è quello che l’orefice milanese Mario Quadrelli, appartenente alla scuola di Giovanni Bellezza, realizzò per il vescovo Teodoro Valfrè di Bonzo nel 1901. Fra le mitre dei vescovi di Como, si ricorda quella realizzata nel 1925 con un pregevole tessuto ideato dall’industriale comasco Guido Ravasi per il piviale che Pio XI indossò in quell’anno per la chiusura dell’Anno Santo.
Le croci pettorali dei vescovi comaschi sono di varia tipologia e si tratta generalmente di portareliquie. Una di esse, appartenente al vescovo Teodoro Valfrè di Bonzo e risalente al 1885, risulta piuttosto particolare rappresentando il tema antico della “Croce Fiorita”, tema che nella seconda metà del XIX secolo conobbe una certa ripresa. Altre croci sono caratterizzate dalla presenza di gemme, quali generalmente ametiste o topazi. Oltre alle croci, si custodiscono vari anelli. Fra di essi risulta particolarmente significativo per lavorazione l’anello che il cardinale Eugenio Tosi donò al vescovo Alessandro Macchi. Il monile è opera dell’orefice milanese Giacomo Ravasco.