- Arte e Cultura
Crema Veneziana
Momenti di vita, di storia e di arte
Crema ed il suo territorio hanno fatto parte della Repubblica Veneta, come fedeli sudditi, dal 1449 sino al trattato di Campoformio del 1797.
Il territorio era, in sostanza, una piazzaforte che dominava una piccola enclave incuneata all’interno del territorio del Ducato di Milano.
Anche per questo motivo, e per l’importanza di alcune sue produzioni tipiche (seta, lino, canapa e prodotti artigianali) Crema e il suo territorio sono sempre stati considerati strategicamente importanti per la Repubblica Veneta.
A Crema soggiornarono, come Governatori o Podestà, rampolli della migliore nobiltà veneziana, importando tradizioni, costumi, gusti e integrandosi con gusti, tradizioni e costumi del confinante territorio del Ducato di Milano.
A Crema costruirono i loro palazzi Bartolomeo Colleoni, i Vimercati Sanseverino, i Benzoni, Tensini, Bartolino Terni, tutti personaggi che ebbero una funzione importante per il territorio, ma anche per la collaborazione con Venezia.
350 anni di “dominazione veneta”, vissuta non da soggetti, ma positivamente accettata dai cremaschi, hanno fortemente influito sui nostri costumi, sull’arte, sulle tradizioni, financo sul dialetto e sulla cucina.
La Fondazione San Domenico ha incominciato, da qualche anno, una politica che abbiamo chiamato “Alla ricerca dei tesori (d’arte) sconosciuti”.
Sono state organizzate nel 2016/2017 e nel 2017/2018 due mostre sui pittori cremaschi del novecento, realizzate con quadri provenienti dalle collezioni private, e nel 2018/2019 una mostra sugli spolveri, i cartoni ed i bozzetti relativi agli affreschi delle chiese e dei palazzi del cremasco, anch’essi provenienti da collezioni private.
Questa ricerca di tesori d’arte sconosciuti ha riscosso un grande successo di pubblico, in città, ma anche a livello regionale ed oltre, tanto da suscitare aspettative ed incitamenti per la realizzazione di mostre sempre più ambiziose ed interessanti.
Per quest’anno (dicembre 2019, gennaio 2020) il tema scelto è stato quello della “Crema Veneziana”. Un tema intrigante e quasi obbligato.
Nelle numerose ville patrizie, ma anche nelle raccolte private, nella collezione dell’Ospedale Maggiore come pure nei depositi e negli archivi del Vescovato ed in quelli municipali sono custoditi tesori d’arte e documenti del periodo della dominazione veneta sconosciuti ai più.
E il tema della Crema Veneziana è parso particolarmente coinvolgente per favorire l’accesso e la conoscenza di questi documenti della nostra storia.
Non solo perché celebriamo i 570 anni dalla nostra “dedizione” alla Repubblica Veneta, ma anche perché è partito quest’anno un progetto di ricerca e di produzione artistica e documentaria che coinvolgerà tutte le scuole del territorio e come protagonista il Gruppo Antropologico Cremasco.
Una ricerca ed una produzione artistica che si incentrerà proprio sulla riscoperta della nostra storia e delle nostre tradizioni radicate nel periodo della nostra appartenenza alla Repubblica Veneta.
Orari
Sabato-Domenica 10-18; venerdì 14-18; da martedì a giovedì gruppi con prenotazione