- Arte e Cultura
Tra le incisioni rupestri del parco nazionale di Naquane
Camminando tra i boschi del Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane, si ha l’impressione di tornare indietro di millenni. Qui, 104 rocce levigate dai ghiacciai raccontano storie scolpite dall’uomo nella preistoria: figure di cervi, uomini, villaggi e simboli religiosi parlano di caccia, coltivazione e riti, tra la fine del Paleolitico Superiore e l’età del Ferro. Alcune incisioni arrivano addirittura al periodo romano, testimoniando una continuità di presenza umana e creatività senza pari.
Percorrere i sentieri del parco significa lasciarsi guidare tra i dettagli dell’ Arte rupestre: picchiettature sulla pietra che dopo oltre 10.000 anni restano leggibili, testimonianze di un mondo lontano che ancora oggi ci parla. Ogni figura è un racconto, un dialogo tra passato e presente, e camminare qui, fa sentire come in un museo a cielo aperto. Per questo, dal 1979, il sito è riconosciuto come patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO.
Oltre all’aspetto culturale, il paesaggio naturale che accompagna ogni passo rende la scoperta una meraviglia continua. La posizione del parco, che si estende su circa 143.935 metri quadrati, tra i 400 e 600 metri di altitudine nella Valle Camonica, offre scorci di natura incontaminata e punti panoramici che aggiungono una profondità in più all’osservazione delle incisioni.
Naquane è quindi molto più di un sito archeologico: è un luogo dove storia e natura si intrecciano, dove camminare tra le rocce diventa un viaggio tra le epoche e un modo di toccare con mano il patrimonio culturale Camuno.