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La Strada della Forra e la Gardesana Occidentale in moto

La Gardesana occidentale, soprattutto nel tratto che costeggia il lago da Salò a Riva del Garda, è sicuramente un concentrato di Storia.   Da quando è stata costruita nel 1931 ha sostituito la navigazione fluviale sul Lago di Garda come via di collegamento tra la pianura lombarda e il Trentino. Una volta che si conosce la storia di questa strada non si può far a meno di amarla e ripercorrerla più volte. I primi chilometri di Gardesana furono terminati nel 1914, l’opera fu completata nei primi anni ’30, quando anche la porzione più settentrionale del lago era diventata, dopo la Grande Guerra, italiana.  L’alto lago di Garda fu infatti un importante teatro di guerra, su entrambi i versanti. L’importanza strategica della Gardesana Occidentale si rinnovò anche nella seconda guerra mondiale, con la realizzazione di importanti fabbriche di armamenti non convenzionali proprio nelle gallerie di difesa scavate ai tempi della Grande Guerra, in particolare nella zona di Riva del Garda. La Gardesana occidentale è bellissima di suo, la Strada della Forra (strada provinciale 38) che porta a Tremosine, nella parte iniziale è sorprendente! Incastonata nelle viscere della montagna da cui inizialmente guardando in basso si continua a vedere il blu del lago, si incunea in una profonda spaccatura nella roccia, in cui il continuo entrare e uscire da gallerie e spaccature crea un effetto suggestivo e surreale. Non per niente le scene iniziali di uno dei film di James Bond sono state girate proprio qui!Moltissimi motociclisti avranno già fatto un giro sul Lago di Garda rimanendo affascinati da questo suggestivo angolo d'Italia, ma con questo tour in moto vogliamo portarvi a scoprire le curve e i panorami più belli del Garda. Il periodo migliore per percorrere la Gardesana Occidentale è nei mesi primaverili ed estivi, consiglio di evitare i giorni festivi in quanto la strada nei week end di vacanza è molto intasata, un vero peccato per i motociclisti respirare i gas di scarico delle tante macchine. Come arrivare: se decidiamo di iniziare il nostro tour da sud, partendo da Sirmione puoi percorrere l’autostrada A4 Milano-Venezia uscita Sirmione, una piccola cittadina in provincia di Brescia che incanta i suoi numerosissimi visitatori con la bellezza dei paesaggi mozzafiato e architetture piene di storia, tanto da essersi meritata a pieno di portare il titolo di “Perla del Garda”. A Sirmione potremmo ammirare proprio all’inizio dell’area pedonale il Castello Scaligero, una rocca costruita intorno alla metà del XIII secolo; si tratta di uno dei rari esempi di fortificazione lacustre nonché di uno dei castelli di quell’epoca meglio conservati d’Italia. A Sirmione ci sono anche le Grotte di Catullo da visitare (malgrado il nome, si tratta dei resti di una imponente villa romana proprio sulla punta della penisola), ma il tempo corre…Proseguiamo il tour dirigendoci da Sirmione verso Desenzano del Garda con il suo bel lungolago. Sempre avanti verso Salò, attraversando Moniga e Manerba.Proseguendo ci dirigiamo verso Gardone Riviera. Passiamo di fianco al Vittoriale, se c’è ancor tempo vale assolutamente la pena di una visita al parco ed alla casa-museo di Gabriele D’Annunzio. Il tour continua proseguendo verso Maderno che può vantare un lido bellissimo, ampio e ben servito, come una spiaggia dell'Adriatico, mentre Toscolano è famoso per i suoi grandi ed ombrosi campeggi a ridosso della spiaggia.Finalmente arriviamo all’imbocco della SP 38 all’altezza della deviazione per Tremosine, inizia la strada della Forra considerata “la strada più bella del mondo”, definita da Winston Churchill “l’ottava meraviglia del mondo”. Fu costruita nel 1913 per iniziativa del parroco di Tremosine per collegare la frazione di Pieve al porto. La strada, incastonata nelle viscere della montagna, ricavata nella forra del torrente Brasa. Parte dai 65 metri di quota del lungolago per arrivare ai 423 del borgo di Pieve di Tremosine.La Strada si snoda per circa 6 chilometri e consente di entrare nel cuore della montagna attraverso gallerie che permettono di vivere da vicino la roccia fatta di strati millenari, le piante rampicanti, in uno scenario quasi fiabesco. la velocità deve essere molto ridotta perché i tornanti della montagna sono stretti, le gallerie anguste, e serve molta attenzione durante la guida. Anche perché in alcuni punti solo un muretto protegge la carreggiata dall’abisso sottostante, e quindi serve calma e concentrazione per vivere quest’avventura. Per i motociclisti, l’ebrezza dei tornanti è un richiamo unico, e per chi fa una gita sul Lago di Garda in moto, la Strada della Forra è un’attrattiva irresistibile per piegare e sentirsi più liberi che in auto, tra gli spazi stretti nella gola del torrente Brasa.Nel secondo tratto della strada (da Pieve a Vesio) le curve si fanno più strette e le gallerie del canyon scavato dal torrente si infilano perpendicolari al monte, diventando abbastanza buie e necessitando degli abbaglianti.  È qui che nei tratti esterni il panorama è avvincente soprattutto al tramonto grazie alla scenografica illuminazione pensata per la Strada della Forra.La fine ufficiale della SP38 è a Tremosine del Garda, che riserva un altro scenario spettacolare dalle sue altezze, un paese su uno sperone di roccia tra montagna e lago, Se cercate splendidi paesaggi sul Lago di Garda non perdete da Tremosine una passeggiata alla Terrazza del Brivido!Per il rientro ci sono due alternative. Se abbiamo fatto il pieno di curve, da Tremosine rotta verso Limone del Garda, dove riprenderemo la Gardesana per il ritorno.Se resta ancora un po’ di spazio per pieghe e tornanti, sempre da Tremosine rotta invece verso Tignale, e da qui sempre al rientro sulla Gardesana.

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Sport a Monza

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Esperienze sul Lago Maggiore

Ogni domenica d'estate, fino al 14 settembre, è possibile raggiungere in battello l'Eremo di Santa Caterina del Sasso da Laveno Mombello in soli 20 minuti, un'opportunità perfetta per scoprire uno dei luoghi più affascinanti della sponda lombarda del Lago Maggiore. E per rendere la tua giornata ancora più speciale, lasciati ispirare da una delle cinque esperienze che Varese DoYouLake? ha pensato per te. Se viaggi in treno, infine, approfitta del biglietto integrato di Trenord "Treno + Navigazione Laghi" per raggiungere Laveno Mombello in treno da qualunque località lombarda proseguendo poi in battello verso l’Eremo. L’Eremo di Santa Caterina del Sasso sul far della seraVuoi trascorrere un pomeriggio sul lago Maggiore e goderti l’Eremo al calar del sole? Arriva comodamente in auto all’Eremo di Santa Caterina del Sasso, lascia l’auto nel parcheggio vicino e da lì imbarcati verso Laveno Mombello con la corsa delle 15.05. Arrivato a Laveno Mombello a te la scelta: una tranquilla passeggiata lungolago oppure un’avventurosa salita in funivia fino al balcone panoramico del Sasso del Ferro.Alle 17.30, riprendi il battello verso l’Eremo per goderti la visita guidata sul far della sera. La domenica alle 18, l’Eremo di Santa Caterina del Sasso saluta il chiacchierio dei tanti visitatori, e il silenzio lentamente torna tra le sue antiche mura. È uno degli orari più adatti ad una visita guidata, con il tempo calmo, i colori caldi, la pace della sera. La visita guidata dura circa 1 ora e prende avvio dalla zona dell’imbarcadero. I sapori dell’Eremo di Santa CaterinaVuoi visitare l’Eremo e gustare i sapori del Varesotto? Lascia l’auto in città e raggiungi in treno e battello l’Eremo di Santa Caterina del Sasso, uno dei luoghi più affascinanti del Lago Maggiore.Grazie al nuovo collegamento diretto via lago, ogni domenica d’estate puoi imbarcarti alle 14 a Laveno Mombello, arrivare all’Eremo di Santa Caterina del Sasso via lago e partecipare alla visita guidata delle 14.30: la guida ti attende direttamente allo sbarco all’Eremo! Il percorso guidato dura circa 1 ora. Al termine, potrai degustare alcuni dei prodotti enogastronomici del Varesotto risalendo la panoramica scalinata sino al piazzale del Quicchio o salendo comodamente in ascensore. Ti serve un consiglio?Da Milano Cadorna, prendi il treno delle 10.52, arrivi a Laveno Mombello alle 12.23 ed hai il tempo per una passeggiata e per mangiare qualcosa prima di imbarcarti per l’Eremo. Le Officine dell’Acqua: un punto di partenza magico prima di solcare le acque del lago verso l’Eremo di Santa Caterina del SassoVuoi immergerti nella storia della navigazione del Lago Maggiore? Lascia l’auto in città e raggiungi in treno Laveno Mombello, uno dei borghi più belli del Lago Maggiore. Appena sceso dal treno, visita le Officine dell’Acqua, il grande progetto di recupero degli spazi storici dello scalo ferroviario di Laveno Mombello in cui è nato Il Museo delle Officine dell’Acqua, custode di un’eccezionale collezione di imbarcazioni d’epoca, strumenti di carpenteria navale e racconti di un passato legato alla navigazione e all’artigianato.Da Laveno Mombello, alle 14 parti per solcare le acque del Lago Maggiore e scoprire l’Eremo di Santa Caterina del Sasso con la visita guidata delle 14.30. Prima di rientrare a Laveno Mombello con il battello delle 16.35, goditi un po’ di relax sotto il meraviglioso glicine che guarda il lago. Naviga nel golfo BorromeoVuoi scoprire i punti panoramici più belli del Lago Maggiore? Nell’estate 2025, navigare all’interno del golfo Borromeo del lago Maggiore tra Leggiuno, Stresa e Laveno Mombello non è mai stato così facile: ogni domenica potrai raggiungere via lago i 3 punti panoramici più amati. Sull’Isola Bella, goditi l’affaccio verso lago della terrazza superiore del Teatro, una meraviglia voluta da Vitaliano Borromeo nel XVII secolo. A Laveno Mombello, sali con la storica bidonvia sino al balcone del Sasso del Ferro: vedrai il lago Maggiore verso sud e verso nord, il lago di Mergozzo, la val D’Ossola e la Valcuvia. All’ora del tramonto, raggiungi l’Eremo di Santa Caterina del Sasso con il suo portico del 1624: resterai incantato dalle architetture e dai colori del tramonto. Non sai come fare? Raggiungi l’Eremo di Santa Caterina del Sasso in auto e prendi la prima barca in partenza alle 9.40 verso l’Isola Bella. Alle 13.00, puoi imbarcarti dall’Isola Bella verso Carciano e di lì verso Laveno Mombello dove arriverai alle 13.55. Gustati la salita al Sasso del Ferro ed alle 17.30 riprendi il battello per tornare a Santa Caterina del Sasso e vivere il tramonto in autonomia o con la visita guidata delle 18.00. Da Arona all’Eremo di Santa Caterina del SassoVuoi scoprire le due sponde del Lago Maggiore? Raggiungi agevolmente in treno Arona, luogo natio di San Carlo Borromeo. Se non conosci la statua del Sancarlone, è il momento di rimediare: dalla stazione con una passeggiata di 30 minuti raggiungi l’opera che fece da modello alla costruzione della statua della libertà a New York. Alle 12.15 prendi la barca che ti porterà all’Eremo di Santa Caterina del Sasso e, dopo uno spuntino alla Locanda, scopri l’Eremo con la visita guidata delle 14.30. Alle 16.35, il battello ti aspetta per portarti a Laveno Mombello dove potrai passeggiare lungo il lago prima di rientrare in treno. Ti serve un consiglio?Per raggiungere Arona in treno, puoi partire da Milano Centrale alle 8.25. Per il rientro, puoi prendere il treno delle 18.28 dalla stazione di Laveno Mombello Lago alla volta di Milano Cadorna.

Area Archeologica

Area legata alla valorizzazione dei reperti archeologici
Area Archeologica Lodi Vecchio

Matrimonio sul Lago d'Iseo

Scopri la zona del Lago d’Iseo: la wedding destination per eccellenza. Borghi, scorci e panorami tutti da scoprire per un matrimonio da favola.
Matrimonio sul Lago d'Iseo

Lago d’Idro

Ai piedi delle Piccole Dolomiti, il Lago d’Idro è lambito da pendici boscose. Perfetto per lo sport, è teatro di un incredibile carnevale
@inlombardia - Lago di idro

Miniera di Paglio Pignolino (BG) e dintorni

Nel comune di Dossena si trova il comprensorio minerario forse tra quelli di più antica coltivazione della montagna bergamasca. La zona è costituita da un distretto minerario ed estrattivo molto ricco e variegato. Qui in passato si estraeva: fluorite, calamina, galena e calcite.I visitatori della Miniera avranno l'opportunità di entrare nella galleria, esplorare tutti gli ambienti tipici “minerari”: la stanza della coltivazione, pozzi, camini e discendenti, nonché anche gli antichi strumenti utilizzati nella miniera.  Dopo la visita alla miniera si prosegue per il Museo minerario della miniera Paglio-Pignolino, grazie al Comune di Dossena e all'Associazione Miniere di Dossena, oggi alcune gallerie sono state parzialmente restaurate e riaperte al pubblico, tornando ad essere sicure e praticabili. All'interno della miniera si possono vedere i resti delle attività minerarie e gli oggetti quotidiani utilizzati dai minatori, come lattine di cibo o abiti da lavoro per il pranzo.  Si prosegue l’itinerario con Camerata Cornello antico borgo situato sulla Via Mercatorum, che collega Bergamo e la Valtellina. E' un piccolo comune su un costone roccioso che si affaccia sul fiume Brembo ed è uno dei Borghi più belli d'Italia. Il comune associa il suo nome con l'antica famiglia Tasso, nota per le capacità poetiche di Torquato Tasso e le capacità imprenditoriali di alcuni dei fautori che hanno inventato il moderno sistema postale. Ancora oggi il borgo è raggiungibile solo a piedi tramite una comoda mulattiera. Uno dei punti salienti del paese è il ben conservato museo di storia del servizio postale, il lungo isolamento iniziato alla fine del XVI secolo ha infatti conservato l'originaria struttura. Il Museo dei Tasso e della storia postale, offre diverse opportunità di visite guidate, su prenotazione, rivolte sia a singoli visitatori, sia a gruppi di adulti e bambini sia alle scuole, per scoprire la storia della famiglia Tasso e il territorio circostante, ricco di spunti e di luoghi di notevole interesse culturale e artistico. Scendendo verso Oneta si incontra la Casa Museo di Arlecchino si trova all’interno di Palazzo Grataroli nel borgo di Oneta ed è di proprietà del Comune di San Giovanni Bianco. Il nome “Casa di Arlecchino”, con cui è comunemente conosciuto il palazzo signorile del borgo, è legato all’attore rinascimentale Alberto Naselli, che rappresentò lo Zanni e Arlecchino nelle principali corti europee e che, secondo la tradizione, soggiornò nel palazzo di Oneta, ma non ci sono fonti documentarie in grado di provarlo.La Casa conserva una selezione di maschere dei personaggi della commedia dell’arte e ospita, dal 2015, un teatro stabile di burattini della Compagnia del Riccio, in cui sono messe in scena brevi storie in occasione delle visite guidate delle scolaresche e di eventi particolari. Il Museo è inoltre sede di laboratori didattici e di visite guidate lungo la Via Mercatorum organizzati dal Polo Culturale Mercatorum e Priula. Il tour prosegue la visita al paese di Dossena. Il paese è meta di villeggiatura, grazie alla sua posizione invidiabile, che garantisce aria tranquilla e fresca e numerosi itinerari naturalistici adatti a tutti gli utenti.Nel 1500 Leonardo da Vinci visitò Dossena per studiare giacimenti e minerali. Il maestro si è innamorato della natura e dell'atmosfera del piccolo paese di Dossena, e dell'intera vallata. Una delle sue mappe della zona è conservata in una tavola del Codice Windsor, preziosa collezione del Royal College di Londra. Il primo battistero del Brembano è a Dossena. L’ Arcipresbiterale di Dossena è paragonabile nel numero di opere conservate a una pinacoteca, come il martirio di san Giovanni Battista e san Rocco con due santi di Paolo Veronese (XVI secolo), il polittico del battesimo di Gesù e dipinti di Carlo Ceresa e Pieter Paul Rubens, solo per citarne alcuni. L'importanza del patrimonio artistico è sottolineata da un'iscrizione che ricorda come i Dossenesi li abbiano sempre protetti e preservati nonostante carestie ed epidemie. A Dossena si possono gustare i sapori unici di prodotti tipici come formaggi, salumi e pregiata birra artigianale. Molti ristoranti propongono menù tradizionali, e gli agriturismi della zona sono veri protettori del gusto e della tradizione. Dossena è per tutti: famiglie con bambini, gruppi di amici, ma anche amanti del cibo e della natura. Considerando che è sulla strada, si consiglia una visita alla scoperta di San Pellegrino, dove si trova la famosa acqua in bottiglia, all'inizio del XX secolo, era una famosa meta turistica dell'alta borghesia. Per le sue strade si possono rivivere i fasti della Belle Epoque, quando regine, premi Nobel e diplomatici frequentavano il Grand Hotel, dilapidavano i loro risparmi nei casinò, e trascorrevano il tempo tra terme e locali alla moda. Seguiremo poi l'evoluzione degli stili architettonici: dal Liberty all'Art Dèco fino all'austero Tempio dei caduti, simbolo della fine di un sogno di benessere e spensieratezza.

Villa Burba Medici Cornaggia

Una storia al femminile
Villa Burba Medici Cornaggia vista dall'alto