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Salita al Galbiga in MTB

Preparatevi ad un percorso mozzafiato
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Piazza Serenissima

Piazza Serenissima, di recente ristrutturazione collega Lungolago Falcone Borsellino al bellissimo porto della società Canottieri Salò. Luogo di passeggiate e relax offre, in tutte le stagioni dell'anno, un bellissimo scorcio sul Golfo di Salò e sul centro storico. Piazza giardino, interamente pedonale, ornata da ulivi secolari e lambita dal lago, accoglie al suo centro la stele con scultura di bronzo che rappresenta il leone alato di Venezia realizzata da Angiolino Aime, noto artista Salodiano.

MU.SA

Vieni a visitare il museo di Salò, un viaggio tra arte, storia e cultura.

Lungolago Zanardelli

La storia del lungolago di Salò inizia dopo il terremoto del 1901 che distrusse tutte le abitazioni che si affacciavano sul lago. La distruzione determinò il rilancio urbanistico, che comprendeva anche la realizzazione del lungolago stesso inaugurato nel 1906. Il progetto, nel corso degli anni, ha riguardato l'eliminazione del traffico automobilistico sul lungolago, la ripavimentazione dei tracciati storici, la sistemazione della piccola piazza del Municipio e la costruzione di una passerella pedonale per un totale di 3 Km di passeggiata. Il tracciato ricuce la trama urbana con un percorso lento e tutto pedonale. Nel 2011 si sono conclusi i lavori di adeguamento al ponte "Viganò" con l'aggiunta di due rampe in acciaio. Oggi Lungolago Zanardelli offre la possibilità di godere, in qualsiasi stagione dell'anno, di passeggiate accanto al lago, proponendo scorci suggestivi sul centro storico di Salò e sul bellissimo Golfo.

Torre dell'orologio

La Porta dell'Orologio, identifica l'accesso al nucleo storico di Salò dal versante ovest, nell'area denominata Fossa (Piazza Vittorio Emanuele II).   Il suo imponente profilo immette nella lunga e stretta piazza Angelo Zanelli, oltre cui procede la strada che taglia rettilinea l'intero centro storico, fino alla porta del Carmine. Le origini della porta sono antiche e risalgono al Duecento, quando il comune di Salò rinforzò la sua cinta muraria difensiva. La porta venne aperta in corrispondenza di una rocca che insisteva su un'area di poco esterna alle mura, dotata di una torre su cui fino al Settecento vi era apposto un orologio. L'accesso avveniva mediante un ponte levatoio sotto cui si estendeva una profonda fossa riempita con l'acqua lacustre. Da qui la denominazione attuale della zona. Sopra l'arco domina il dipinto del leone di San Marco, simbolo della Repubblica di Venezia. Fino al XVI secolo l'accesso era identificato come porta della Rocca o della Fossa, per distinguerla dalla porta aperta sul lato opposto. Nel corso del Settecento cambiò nome in porta Nuova e poi in porta dell'Orologio. Nel 1766 alla porta venne aggiunto il registro superiore e si decise di collocarvi un nuovo orologio pubblico, ampio e ben visibile ai cittadini, a differenza di quello della più antica torre fortilizia, in seguito demolita. L'orologio attuale è ancora quello settecentesco, realizzato da Bortolo Antonio Bertolla, orologiaio originario della Val di Non.

Palazzo della Magnifica Patria

Il palazzo del Comune di Salò si staglia imponente sul lungolago Zanardelli dell'omonima città lacustre che fu per secoli, grazie al suo ampio golfo, il più importante porto del Lago di Garda. Il grandioso edificio che oggi leggiamo come un unico corpo è il risultato dei lavori di ricostruzione a seguito del disastroso terremoto che interessò la zona nel 1901, nonché del restauro e consolidamento dovuti ad un altro fenomeno tellurico accaduto nel 2004. Le prime notizie documentate sul palazzo comunale risalgono al 1532 quando ne vennero avviati il rifacimento e l'ampliamento grazie all'acquisizione di alcuni immobili adiacenti fra i quali una casa della Comunità di Riviera, già residenza del podestà bresciano. I lavori si protrarranno, su modello dell'architettura del Sansovino, fino al 1554, anno in cui verrà realizzato lo scrigno per la tesoreria, preceduto da interventi di decorazione pittorica alle facciate e agli interni. A partire dal 1612 sarà di nuovo oggetto di opere di ricostruzione e ammodernamento. Prima dell'importante ricostruzione del 1901, l'attuale sede comunale era costituita da tre parti ben distinte: il palazzo del Provveditore a sinistra, abitazioni private al centro e il palazzo municipale a destra. La loggia della Magnifica Patria, ne caratterizza l'ingresso, sul soffitto della quale trovano rappresentazione degli stemmi dei principali comuni della Comunità di Riviera, realizzati verso la fine del 1800 in ricordo di un glorioso passato. Il soffitto dello scalone principale accoglie i visitatori con un dipinto realizzato nel 1906 da Angelo Landi in occasione della riapertura del luogo dopo il terremoto. Due le sale principali: Il Salone dei Provveditori, che in origine aveva un soffitto in legno abbellito da tavolette risalenti alla fine del 1400, alcune delle quali sono giunte fino a noi e la Sala del Consiglio, con mobilio d'archivio di primi del '900, una tela a soffitto del 1617 con la rappresentazione del “mito del buon governo” e la statua in marmo di Gasparo da Salò l'inventore del violino.

Chiesa della Visitazione

Sorta nel 1714 accanto al monastero delle salesiane, deve la sua costruzione alla generosità della salodiana signora Angela Bertarelli, nata a Venezia dove il padre era Nunzio della Magnifica Patria. L’architetto è Antonio Spiazzi.   Veniva eretta su palizzate perché il lago giungeva a metà della piazza. La facciata si trovava sulla riva che fu poi abbattuta nel 1825 e ridisegnata dal salodiano Romualdo Turrini. Verso il 1870, furono poste sulla facciata grandi statue dello scultore Fantoni da Bedizzole che rappresentano i SS Francesco da Sales, Agostino, Santa Giovanna e Margherita. All’interno tre altari: il maggiore è dominato dalla pala della Visitazione del bresciano Giovanni Antonio Cappello (1669-1741), e vi si accede salendo la bella gradinata. Del medesimo autore i medaglioni nelle volte del presbiterio e della navata. Nell’altare a destra si ammira un S. Francesco da Sales del cremonese Giuliano Crespi; in quello a sinistra un S. Giuseppe col Bambino del Bolognese Giacomo Franceschini (1652-1745). Ai fianchi d’accesso del presbiterio due statue marmoree dello scultore veronese Caliari che rappresentano la Religione e la Carità; e due dipinti a olio in onore di Santa Margherita e del Sacro Cuore.

Alla scoperta del Parco Archeologico dei Piani di Barra

Imponente sito fortificato realizzato dai Romani nel Tardo Impero.

Visita guidata al Castello Sforzesco

In circa 3 ore vi condurrò nei giardini, cortili e sale del Castello per scoprire assieme i tesori di arte e storia.

Da Cusio al Rifugio Benigni

Percorso fino al Rifugio Benigni, balcone panoramico naturale
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In vetta al Resegone il Rifugio Azzoni

Si tratta di un percorso non troppo impegnativo, ma nel periodo invernale, bisogna prestare attenzione per la presenza di ghiaccio soprattutto fuori dal bosco, il consiglio è di avere sempre nello zaino i ramponi. ll sentiero inizia subito in salita, passando accanto a qualche abitazione e tagliando la strada che sale a tornanti verso le ultime case dell'abitato. Sempre in salita si passa davanti ad un agriturismo e si lascia alle spalle il paese. Da qui, sempre seguendo il sentiero CAI 13, si entra nel bosco e si continua fino al Rifugio Resegone.  Dal Rifugio Resegone si prosegue seguendo il sentiero sulla destra. Si attraversa un vasto bosco fino a raggiungere delle deviazioni, bisogna semplicemente seguire sempre i cartelli che indicano il Rifugio Azzoni. Dall’ultima deviazione,  il sentiero si farà ancora più in salita, terminato il bosco, ancora circa 20 minuti di percorso sempre in salita fino da raggiungere il Rifugio Azzoni.  - Ph: Marin Forcella
In vetta al Resegone il Rifugio Azzoni

Palazzo Trotti

L'eleganza del barocco lombardo. Sale riccamente affrescate, antichi dipinti e arredi d'epoca
Palazzo Trotti