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Greenway del Lago di Como

Passeggiata panoramica che porta alla scoperta di antichi borghi, giardini, chiese romaniche e barocche e lussuose parole
Greenway del Lago di Como

Una settimana green in Valtellina

Nei monti a due ore d’auto da Milano per una vacanza a contatto con la natura, fra trekking, pizzoccheri e borghi gioiello
Una settimana green in Valtellina

Su e giù per verdi valli e colline varesine

Prendete una valle varesina, ad esempio quella solcata dal fiume Olona e dai suoi affluenti, le cui acque, è vero, hanno favorito lo sviluppo industriale del territorio ma di cui si apprezza anche la valenza naturalistica e ambientale delle aree campestri e boschive, nell’ambito dei parchi sovracomunali e di aree protette.  Aggiungete delle colline moreniche, formatesi durante l’ultima glaciazione, tempestate di laghi e di fiumi, e sormontate da piccoli borghi immersi nel verde. Si tratta spesso di insediamenti antichi, ricchi di storie e tradizioni nonché di un interessante patrimonio artistico e culturale. Tracciate delle righe tra le zone agricole, in mezzo ai prati, ai boschi, lungo le valli o le linee ferroviarie dismesse (come la storica linea ferroviaria della Valmorea, ora pista ciclabile e sentiero che da Lozza giunge a Castellanza), a definire percorsi ciclopedonali per tutti i gusti. Infine pianificate una sosta presso gli agriturismi o le trattorie locali per assaggiare prodotti e piatti tipici della zona: uno su tutti l'asparago bianco.Fatto? Bene, ora non vi resta che avventurarvi, su e giù per le valli e le colline varesine, alla scoperta di questo angolo verde di Lombardia.  Ph Ig: @leslie88va

Nelle terre estreme: viaggio nell’alta brianza comasca al confine con la Svizzera

L’industriosa e operosa Lombardia ha anche un lato avventuroso, o meglio un confine: un far west nostrano, nei territori di frontiera al confine con la Svizzera. Più che di una terra di conquista si tratta di territori di scoperta, di esplorazione, di escursione: benvenuti nell’alta brianza comasca! Verdi aree boschive, ampie zone umide, valli scavate dai torrenti Lura e Lanza, paesaggi dolcemente ondulati dalle colline moreniche e vecchie cave di Molera sapranno soddisfare la vostra sete di avventura ma soprattutto di natura e di storia. Infatti, non c’è terra di frontiera che non abbia i suoi tesori. Qui, in questo lembo di terra tra le province di Como e Varese, al confine con la Svizzera, troverete un patrimonio naturalistico fatto di aree naturali protette, parchi locali e aree protette di interesse sovracomunale di notevole valore paesaggistico ed escursionistico nonché una sorprendente eredità storico-culturale testimoniata dagli edifici rurali (cascine, mulini, roccoli), dalle tradizioni spirituali delle sue chiese e feste di paese, dalla bellezza architettonica delle sue residenze di villeggiatura. 

Milano e i suoi ponti

Milano è una città d’acqua con molti ponti. La maggior parte dei ponti presenti in città sono antichi, posti dove fermarsi a scattare qualche bella fotografia dall’alto.   Negli anni più recenti, si è sempre più diffusa la credenza che, se una coppia attacca un lucchetto a qualsiasi superficie di un ponte e poi getta la chiave in acqua, non potrà separarsi finché non verrà ritrovata la chiave, ma soprattutto i ponti, sono “i testimoni dell’acqua”, di un tempo passato ricco di storia. I ponti rendono ancora più bella e particolare Milano, fin troppo abituati a vederla e considerarla nella sua freneticità e modernità e meno alla sua parte storica. In realtà, la città offre molti scorci antichi che fanno da vero contrasto alla bellezza degli imponenti grattacieli. I ponti: vecchi, nuovi, di pietra, in ghisa, attirano l’attenzione anche dei turisti. Molti ponti si trovano nella zona dei Navigli come il ponte di ferro sul Naviglio Grande e il ponte di pietra del 1531, che dal 2019, è dedicato ad Alda Merini, la poetessa dei Navigli oppure il ponte dello Scodellino verso la Darsena, dove le imbarcazioni fanno fatica a passarci sotto.  Altri ponti, degni di nota a Milano, sono il ponte austriaco dell’Annone realizzato a fine 800 e le Sirenette, in ghisa al Parco Sempione. Bello, con il suo scorcio è anche il ponte di Gorla sulla Martesana del 500, usato dalla Richard Ginori per collegarsi alla ferrovia, realizzato con la stessa tecnica della Torre Eiffel.  Perfino Shakspeare, nella sua opera “La Tempesta”menziona i ponti di Milano da cui fu imbarcato ed esiliato il mago Prospero. Imbarcato da Milano si chiedono stupiti i turisti leggendo la guida della città.Ebbene si, quando siete a Milano, non dimenticate di prestare attenzione anche ai ponti.   (Ph: Architempore)

Il Bagolaro del Castello di Brusaporto

Un imponente globo di foglie domina dalla rocca del castello la pianura: è il Bagolaro di Brusaporto.

Le Sequoie di Clusone

Tre fantastiche Sequoie giganti corrono eleganti verso il cielo in un luogo del tutto inaspettato.

Tra valli, laghi e colline: i 10 alberi più rappresentativi della Provincia di Lecco

Diverse sono le anime della Provincia di Lecco:10 alberi monumentali davvero speciali nella Provincia di Lecco.

Il Cedro di Chignolo Po

A Chignolo Po, paese conosciuto per il suo bellissimo castello, si può osservare un Cedro di grande qualità estetica.

I 10 alberi monumentali più belli della Provincia di Pavia

Tra fertili pianure e morbide colline, il vasto territorio pavese ospita esemplari arborei di grande valore.

I Cipressi calvi di Crema

Gli splendidi Cipressi calvi dei Giardini di Porta Serio sono i più affascinanti alberi monumentali del Cremasco.

Il Pioppo nero di Crotto d’Adda

Il più grande Pioppo della Provincia di Cremona cresce sulle rive del fiume Adda.