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L'Ecomuseo della Val Sanagra

Il nome della vallata deriva dalla presenza dell’omonimo torrente Sanagra, conosciuto da tutti come Senagra che scorre dalle pendici dei monti sommitali sino alla foce di Menaggio. Per coloro che vogliono ammirare le bellezze che offre la natura, la Val Sanagra è conosciuta per l’Ecomuseo che assieme al parco, sono due dei tesori che caratterizzano questo territorio. L’Ecomuseo della Val Sanagra è un vero e proprio museo a cielo aperto, posizionato in una sontuosa vallata nel cuore delle Prealpi Lepontine. Con un pavimento fatto di sentieri e strade che possono essere percorsi sia a piedi sia in bicicletta alla scoperta delle numerose ricchezze storiche, archeologiche e culturali che hanno da offrire i borghi e le praterie della vallata. Un territorio così variegato che merita di essere visitato come fosse un museo, infatti finalità dell'Ecomuseo è quella di raccogliere, conservare e valorizzare la nostra eredità fatta di storia, persone, luoghi, tradizioni, arti e mestieri. L’ assetto geologico della valle è un altro fattore rilevante. La linea della Grona, faglia di rilevanza regionale, attraversa in Val Sanagra l’affioramento carbonioso dell’Alpe Logone, un giacimento fossilifero di rilevanza nazionale. Un territorio che con un viaggio nel tempo a 310 milioni di anni fa riporta in un ambiente popolato da felci, anfibi e insetti, resti di una foresta continentale. Prodotti da piante con caratteristiche intermedie tra felci e conifere, i “Trigonocarpus” sono i primi semi fossili della storia della terra e sono stati trovati proprio nel Parco della Val Sanagra. Il territorio della valle presenta tutti i requisiti essenziali per l’Istituzione dell’Ecomuseo, in primis la presenza di manufatti di archeologia industriale che testimoniano la passata lavorazione di una serie di materie prime, altrimenti non presenti in un unico territorio. L’ argilla, la calce, il carbon fossile e i fossili del carbonifero sono alcune delle unicità che contraddistinguono questo territorio. Fornisce ulteriori elementi per conoscere meglio le ricchezze della valle, la Fornace Galli, l'edificio restaurato e diventato icona dell’Ecomuseo. Costituito dallo stesso patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale del territorio, il parco della Val Sanagra, tra il lago di Como ed il lago di Lugano, è visibile percorrendo il tratto di strada che collega Menaggio e Grandola. Questa oasi nel mezzo della natura, assieme all’Ecomuseo, è considerata uno dei territori più interessanti in ambito Lariano. - Materiale fornito da Attilio Selva crediti fotografici parco.valsanagra.it 
Il parco e l'Ecomuseo della Val Sanagra

La finestra sul fiume Po

Un angolo romantico sul Grande Fiume

Turismo accessibile sul Lago di Garda

Suggerimenti di visita per persone con disabilità ed esigenze specifich
Gargnano

Anello di Angera

Si parte dal centro di Angera per salire alla celebre rocca e al monte San Quirico (su sterrato), dirigendosi quindi a Ranco fino al masso erratico del Sasso Cavallazzo. Ci si dirige poi a Ispra, alla “ricerca” delle sue antiche fornaci, e al Laghetash di Brebbia, palude molto interessante con la sua flora e fauna. A Monate ci si imbatte nella produzione di pesche ad alta qualità e di seguito si entra nel bosco per raggiungere, attraverso un viale alberato, il parco della Quassa e la frazione Uponne prima di ritornare ad Angera.

Giro dei 3 laghi

Tra Svizzera, Lombardia e Piemonte si estende la magica regione dei laghi del varesotto, una  valle incantata contornata dalla splendida cornice offerta dalle prealpilombarde.   ll giro par te in riva al Lago Maggiore, ad Angerada cui parte il giro costeggiando il lungolago per raggiungere Ranco ed lspra. Risalendo per la valleroggiungiamo Brebbia, celebre peril museodella Pipa e Loggiono. Da qui prendiamo la SS394 in direzione Svizzera fino a Cantevria (si può fare una devazione per visitare il Arcumeggiacon il borgo dipinto) e passiamo sullaSP 62 scendendo verso Varese dove si può visitore il celeberrimo "Campo dei fiori", termine del nostro four. Cosa Visitare: Angera: La Rocca, la cui struttura difensiva risale ai tempi dei romani, oltre al famoso museo delle bambole, una ricca collezione che parte con pezzi dal 1700 ad oggi, un museo unico in Italia e tra i più caratteristici. Ranco: famoso museo dei trasporti Ogliari, una mostra permenente all'aperto dov'è possibile trovare tutta la storia dei mezzi stradali e ferroviari. Ispra: Villa Castelli, parco di Villa Quassa, villa Brivio sagramoso, casa don Guanella con una torre medievalee orologio "universale". Leggiuno: Eremo di Santa Caterina del Sasso, abbarbicato a strapiombo sul lago Maggiore. Arcumeggia: il borgo dipinto, chiamato così in quanto le mura delle case sono state dipinte da famosi artisti. Splendide viste panoramiche.  Campo dei Fiori: il parco del campo dei fiori domina la zona varesina, all'interno del parco ci sono sei riserve naturali. Il parco è ricco di monumenti storici e religiosi.  Alloggia e ristorazione: la zona offre numerose trattorie, agriturismi, alloggi e campeggi. (Ph Ig: ilcorvo_76)

I Cedri di Villa Braila

Tre monumentali esemplari di Cedri impreziosiscono il piacevole parco di Villa Braila.

Abitare nella storia

Molte sono le forme dell’abitare. L’uomo ha occupato ed occupa lo spazio in molti modi, a seconda del luogo e del suo clima, della sua cultura, delle sue credenze.   Sul territorio insubrico, a cavallo tra Italia e Svizzera, si possono trovare varie testimonianze di come l’umanità ha costruito le proprie forme abitative, siano esse case, monasteri, ville Liberty o servizi di ospitalità.Da un punto all’altro di questo itinerario, attraverso i parchi ed i loro territori di riferimento, potrete viaggiare nel tempo dalla preistoria ai giorni d’oggi, osservando 20 architetture che ieri, come oggi, hanno caratterizzato il nostro vivere.  Contenuto proposto da Insubriparks.

Biodiversità

Un tesoro multiforme

Clanezzo

Ai piedi del monte Ubione dove confluiscono i due fiumi Brembo e Imagna, a pochi chilometri da Bergamo, sorge il paese di Ubiale Clanezzo.   In questa posizione strategica all’imbocco delle tre valli Brembilla, Imagna e Brembana, si trova l’imponente Castello immerso in un suggestivo parco di pini secolari. È un ottimo punto di partenza per dirigersi verso il borgo medievale, il suggestivo ponte in pietra grezza di Attone e il ponte Tibetano che conduce al sentiero della Val Brembana.

Villa Piccinelli

Splendida villa neoclassica, nota per aver ospitato i primi esperimenti per la produzione di cemento artificiale in Italia.

LE LEGGENDE DI MILANO

Le storie della città raccontano che... giocando s'impara.

Villa Cusani Traversi Tittoni

a Desio