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Noleggio Fiat 500 Vintage 4h-9h

Goditi un’esperienza autentica a bordo di una Fiat 500 d’epoca, perfettamente restaurata e pronta a riportarti indietro nel tempo.Dopo una breve introduzione al veicolo, potrai partire per un tour in completa autonomia alla scoperta di Lecco e dei suoi splendidi dintorni: panorami sul Lago di Como, strade scenografiche e borghi pittoreschi faranno da sfondo a un viaggio unico.L’attività è ideale per coppie, servizi fotografici, occasioni speciali o semplicemente per regalarsi un momento originale e divertente. L’auto può essere ritirata e riconsegnata a Lecco, ma per i noleggi giornalieri è disponibile su richiesta la consegna a domicilio entro un raggio di 20 km.Il noleggio include un kit di cortesia, assicurazione RCA e assistenza per garantire un’esperienza sicura e senza pensieri.Un modo elegante e nostalgico per vivere il territorio... con il fascino senza tempo di un’icona italiana.

Castello dell'Innominato

A Vercurago nei luoghi di Lucia e de I Promessi Sposi
lecco città manzoniana

Il Rifugio Sev con terrazza sul lago

Se avete voglia di passare una giornata immersi nella natura con la famiglia e la compagnia costante di un paesaggio da mozzare il fiato, questo itinerario è quello che fa per voi!   Partenza da Valbrona, in provincia di Como, e in particolare all’Alpe di Oneda.La salita è costante, ma abbordabile anche per i piccoli amanti della montagna, anche grazie al fondo asfaltato che riduce le difficoltà di salita.Già dopo pochi minuti, la fatica viene ripagata dalla vista mozzafiato sul lago di Lecco, che rimarrà una costante fino al Rifugio SEV, meta del nostro itinerario.Una volta arrivati è possibile mangiare al rifugio o sull’ampio prato che lo circonda, un’incredibile terrazza naturale su “quel ramo di lago di Como”. Per chi invece, ha ancora un po’ di energia, in un quarto d’ora è possibile raggiungere il Corno Orientale, uno dei Corni di Canzo, e da li godere del panorama verso sud e ammirare Lecco, i laghi di Garlate e Olginate, l’Adda, il Lago di Oggiono e perfino degli Appennini!
Il Rifugio SEV con terrazza sul lago

A scavalco dello Zuccone

La partenza avviene da Ceresola di Valtorta, a 1.330 metri, dove c’è il parcheggio degli impianti di risalita per i Piani di Bobbio.   Dal parcheggio si stacca in salita una strada da dove si entra nel dolomitico mondo degli “Zucconi”.Si percorre lo sterrato di 4 chilometri che si snoda lungo i pratoni che conducono ai Piani di Bobbio (1.670 m), dove c'è il rifugio Lecco.All’arrivo degli impianti, si prosegue in piano fino a oltrepassare una chiesa in stile moderno. Piegando verso sinistra, in salita, si giunge in pochi minuti al rifugio Lecco (1.779 m). Dal rifugio si risale la Valle dei camosci che si apre di fronte. Mantenendosi ai bordi di quella che in inverno è pista da sci, si risale il vallone seguendo gli smunti bolli rossi.Giunti alla testata della valle, si tiene la destra e si risale il ghiaione sino alla base della parete dove convergono due canaloni rocciosi. Qui troviamo dipinta su un masso l’indicazione: a destra per la Madonnina dei Campelli, a sinistra per la vetta. Noi andiamo a sinistra.Zigzagando, si rimonta il canale sino a sbucare in cresta presso la Bocchetta dei Camosci (2.100 m circa, 1 h 30’ dal rifugio Lecco). La vetta è più a sud e si raggiunge dopo aver superato una spaccatura attrezzata con pioli e catene (2.159 m 15’ dalla Bocchetta). Lo scavalco avviene nei pressi dell’antenna ripetitore vicino alla Bocchetta, dove si scende per il panoramico sentiero che porta alla Baita La Bocca (1.923 m).Racchiusi fra la Cima di Piazzo e il nostro Zuccone perdiamo quota per altri 10 minuti sino a incrociare il Sentiero degli Stradini.Il rifugio Cazzaniga Merlini (1889 m) ci guarda dall’alto del dosso roccioso. Il Sentiero degli Stradini dopo la Casera Campelli (1.783 m) e il Colle del Faggio (1.785 m) diventa stretta cengia fra i dirupi. Superato l’attacco della difficile via Ferrata Pesciola, eccoci al Bocchetto di Pesciola che si affaccia sui Piani di Bobbio e sul vicino rifugio Lecco.Ora si divalla passando a valle del bel laghetto artificiale.Si tagliano in quota i pascoli puntando diritti a nord, transitando all’arrivo dell’ultimo ski lift e poi giù per la valle con vista sul Pizzo dei Tre Signori.  
A scavalco dello Zuccone

Cascata della Troggia

La Troggia è un torrente che nasce dal Lago di Sasso
Cascata della Troggia

Tra i due laghi di Olginate e Garlate

Il percorso qui presentato si snoda in un territorio di grande interesse paesaggistico, oltre che che storico ed artistico.   A sud della città di Lecco l'itinerario abbraccia un tratto dell’Adda compreso tra i due laghi di Olginate e Garlate. Percorrendo questo anello si incontrano alcuni resti di torri e castelli, vecchie filande ora ristrutturate e ovviamente la magnifica vista dei laghi.  Il percorso ha inizio, provenendo da nord, subito dopo il ponte Azzone Visconti. Proseguendo arriviamo sino all’inizio di Garlate, dove la ciclo-pedonale continua lungo la sponda del lago e poi lascia la riva per avvicinarsi alla via Statale, a cui rimane affiancata per poche centinaia di metri. Proseguendo si raggiunge l’edificio che accoglie il Museo della Seta Abegg, per poi proseguire sotto il ponte stradale e  giungere alla vecchia Olginate, con la torre medievale e, più avanti, Villa Sirtori. Oltrepassando la riva il percorso diventa sterrato e poi si stringe diventando di nuovo l'Adda. Ridiscesi dal ponte ciclo-pedonale, si affronta il percorso in direzione opposta, da sud verso nord, per raggiungere di nuovo Lecco, ritornando al punto di partenza. ITINERARIODistanza:18.2 kmDifficoltà: facileFondo stradale: asfalto e sterratoDislivello: +275, -275 (Pendenza max: 9.9%, 17.6% Pendio medio: 2.0 %, 1.8%)Adatto a: tuttiTipologia di bicicletta consigliata: MTB e ibridaDurata media: 1,30 h ca. PUNTI DI INTERESSE Ponte Azzone Visconti a LeccoIl ponte fu realizzato per volere del Signore di Milano, Azzone Visconti, negli anni trenta del Trecento. Fungeva da imbuto per l'accesso di uomini e merci nel borgo di Lecco, garantendone la protezione militare. Info utili: http://www.comune.lecco.it/index.php/la-storia-int/1965-ponte-azzone-viscontiGeolocalizzazione su mappa: 45.84742, 9.39268   Palazzo delle Paure a LeccoCostruito nei primi anni del Novecento in stile neo-medievale, il Palazzo è stato sede scolastica e nel 2012, dopo la ristrutturazione, è diventato sede museale per ospitare mostre temporanee e non solo. Info utili: https://goo.gl/fK3ojr Orari e teriffe: http://www.comune.lecco.it/index.php/servizi/orari-uffici/48-musei-civiciGeolocalizzazione su mappa: 45.85542, 9.38939   Torre viscontea a LeccoCostruita nel Trecento, è l'unica parte sopravvissuta delle fortificazioni di origine viscontea. Al piano terreno sono ancora visibili gli alloggi del corpo di guardia e il primo piano ospita mostre temporanee.Info utili: http://www.comune.lecco.it/index.php/scoprire-lecco/musei/1148-torre-visconteaGeolocalizzazione su mappa: 45.85435, 9.38969 Museo civico della seta “Abegg” a GarlateE' stato aperto nel 1953 dalla famiglia svizzera Abegg, che gestiva molti setifici in Italia per produrre filati pregiati. Tutt’oggi si possono osservare i macchinari e le sezioni dedicate alla bachicoltura.Info utili: http://www.museosetagarlate.it/http://www.museosetagarlate.it/?page_id=12Per prenotare una visita: Tel: 331-9960890Geolocalizzazione su mappa: 45.80626, 9.40357  Torre di OlginateLa Torre dei D’Adda risale al XV secolo e con tutta probabilità faceva parte di una casa-forte. Vicino sono i resti del castello verso l’Adda, inglobato nella villa Sirtori, costruita nell'Ottocento.Info utili: Geolocalizzazione su mappa: 45.80123, 9.41446   Santa Maria del Lavello a CalolziocorteSappiamo che già nell'anno 1000 esisteva qui un castello e la chiesa di S. Simpliciano, che prese poi il nome di S. Maria. La chiesa attuale è il risultato delle realizzazioni dei frati Serviti, nel Cinquecento. Info utili: http://www.monasterodellavello.it/it/home.aspxhttp://www.fondazionemia.it/it/basilica/contattiGeolocalizzazione su mappa: 45.79088, 9.43092 Fabbrica sali di Bario a CalolziocorteSi tratta di uno degli esempi di archeologia industriale più importanti del Lecchese. Nacque nel 1902 per trasformare la barite, minerale di cui era ricca la Valsassina, in sali di bario. Venne chiusa nel 1998.Geolocalizzazione su mappa: 45.80128, 9.42469  
Tra i due laghi di Olginate e Garlate

Campanile di San Nicolò

96 metri di altezza, 400 gradini. Dal Campanile di San Nicolò la vista su Lecco, sul lago e sui monti è imperdibile

Varenna

Il villaggio di pescatori riscopertosi perla da cartolina tra itinerari d’arte e natura.
Ph: I Mille

Belvedere dei Piani Resinelli

Partire dalla città e arrivare a 1.400 metri? Potete farlo partendo da Milano o Lecco verso i Piani Resinelli. Questo grande altopiano che si estende tra i comuni di Lecco, Abbadia Lariana, Mandello del Lario e Ballabio vi aspetta in Valsassina, ai piedi della Grignetta.   Qui potete godere di una vista sul Lago di Como da una prospettiva unica: da poco tempo è infatti presente una passerella panoramica di circa 12 metri, un balcone sospeso nel vuoto da cui ammirare la natura tutta intorno. Per salire basta arrivare alla rotonda di Ballabio e seguire le indicazioni in direzione Piani Resinelli. Qui si può lasciare l’auto e salire verso il Parco Valentino. In alternativa, se scegliete di camminare, potete parcheggiare a Ballabio e proseguire per circa mezz’ora a piedi. Un consiglio? All’ alba e al tramonto la vista è ancora più suggestiva. Osservare le stelle dalla passerella panoramicaLa passerella è accessibile 24 ore su 24, anche per un' escursione notturna. Se decidete di avventurarvi dopo il tramonto, per affrontare il percorso in sicurezza, ricordate di portare con voi torce frontali che vi permetteranno di avere le mani libere per afferrare saldamente le ringhiere e il corrimano del Belvedere, garantendovi stabilità durante il cammino. Anche se il sentiero in notturna può sembrare un po’ impegnativo, seguire queste precauzioni vi consentirà di vivere l’escursione in completa tranquillità sotto la scia delle stelle. Camminando sospesi nel silenzio della notte, avvolti dal buio e rischiarati solo dal bagliore delle costellazioni, vi sembrerà davvero di sfiorare il cielo con un dito.  
(Ph: IMille)

Il Cornizzolo e la Dorsale del Triangolo Lariano

Una breve passeggiata e poi...una vista che arriva quasi fino a Milano! Scopri le prealpi intorno al Lago di Como e i panorami mozzafiato sulla Brianza
cornizzolo panorama

Ciclabile fiume Adda

La pista ciclabile dell’Adda parte da Cassano d’Adda e termina a Lecco principalmente su ampie strade bianche. Lunga 45 km (solo andata) e molto variegata per gli ambienti e le curiosità che si incontrano lungo il tracciato, è il luogo dove Leonardo da Vinci fu ispirato per esperimenti idraulici. Si parte da Cassano d’Adda, per risalire la roggia Martesana, oltre il paese ci si allontana dal traffico e si comincia a pedalare su sterrata in mezzo ai campi sempre a fianco del canale fino a Canonica d’Adda. La ciclabile affianca poi alcune delle migliori costruzioni industriali, e non, dell’isola bergamasca: dal meraviglioso Castello di Trezzo all'imponente centrale Taccani, dalle due centrali Edison al caratteristico Santuario della Rocchetta fino ad arrivare all'alto Ponte San Michele di Paderno, opera di ingegneria costruito in contemporanea alla torre Eiffel e concluso nel 1890. Superato un tratto nel bosco la ciclabile diventa nuovamente sterrata e, superata una diga, ci troviamo a Imbersago, qui è stato ricostruito il battello progettato da Leonardo da Vinci che utilizza la corrente del fiume per muoversi da una sponda all’altra tramite un gioco di ingranaggi ed una fune tesa tra le due sponde. Da Brivio alla meta, nei pressi di Lecco, si susseguono zone boschive e laghetti che costellano il percorso e ne incalzano la risalita.
Ciclabile fiume Adda

Ecomuseo Adda di Leonardo

Il medio corso del fiume Adda, incastonato tra le province di Milano, Bergamo e Lecco e già tutelato dal Parco Adda Nord per la sua rilevanza ambientale e storica, dal 2004 ha reso omaggio al genio fiorentino istituendo l'Ecomuseo Adda di Leonardo. Durante i suoi soggiorni milanesi, Leonardo si ritrovò spesso a passeggiare lungo le rive dell’Adda, meta prediletta per i suoi studi idraulici, ma anche fonte di ispirazione per alcuni dei suoi dipinti. La nostra passeggiata ci condurrà alla scoperta di quei luoghi: dal canale di Paderno, ai tre corni, sfondo ipotetico della Vergine delle rocce, dal sistema delle conche e delle chiuse a Vaprio d’Adda, dove fu spesso ospite della famiglia Melzi.Alla passeggiata è possibile abbinare la navigazione lungo un tratto del fiume Adda o del Naviglio Martesana.