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Parco Del Serio, gli itinerari dalla A35

Gli itinerari da percorrere in bici o a piedi nel Parco Del Serio in area A35
Parco Del Serio, gli itinerari dalla A35

Eventi delle feste in Lombardia

Tra mercatini artigianali, installazioni natalizie e fiabesche luminarie, la magia delle feste è arrivata in Lombardia
Eventi delle feste in Lombardia

Da Melegnano a Codogno

Gita in bicicletta nel Lodigiano, fra campi coltivati e cascine
Da Melegnano a Codogno

In Mtb nel parco dell'Oglio Nord

Alla scoperta dei piccoli borghi lungo il fiume Oglio
In MTB nel parco dell'Oglio Nord

Da Bergamo a Cassano d'Adda

Lungo il Brembo e lungo l'Adda, un percorso imperdibile, alla portata di molti
Da Bergamo a Cassano d'Adda

L'Antica Strada Regina

A piedi da Menaggio a Rezzonico seguendo il percorso dei pellegrini
Castello di Rezzonico

In moto a due passi da Milano

Vi siete svegliati tardi? Volete uscire comunque a fare un giro in moto? Ottimo, oggi faremo un giro che partendo da Milano ci porterà a scoprire le bellezze del Naviglio Grande e Bereguardo, per un percorso di circa 80/90 Km complessivi. Il nostro tour si avvia dalla Darsena di Milano; si tratta di bacino situato all’interno di Milano nei pressi di Porta Ticinese, in collegamento con il Naviglio Pavese ed il Naviglio Grande,  che è stato utilizzato durante i secoli per l'ormeggio, il rimessaggio e il carico/scarico dei caratteristici barconi che navigavano i Navigli milanesi. Per tale motivo era lo snodo più importante per il traffico fluviale commerciale della città lombarda, ed addirittura uno dei più importanti per tonnellaggio a livello italiano. Questa zona di Milano è famosa per la presenza di numerosi bar e pub che propongono aperitivi a prezzi contenuti, ma non mancano anche i ristoranti, birrifici artigianali e punti vendita di street food, che tutti i venerdì, sabato e domenica vengono letteralmente presi d'assalto da giovani e famiglie interessati alla “movida” sui Navigli. Dopo un breve giro (a piedi) della Darsena, completamente ristrutturata negli scorsi anni, finalmente partiamo per il nostro tour sul Naviglio Grande imboccando la via Ludovico il Moro. Superato Corsico giungiamo a Gaggiano, borgo interessante sia per l’ambiente rurale che per i monumenti storici quali il Castello Visconteo, nonché per i bassi edifici storici che si specchiano nell’acqua e atmosfere ancora d’epoca fra acciottolati e muri antichi. Fantastici i due borghi agricoli di San Vito di Fagnano e Barate. Proseguiamo dirigendoci ora verso Abbiategrasso. A questo punto il consiglio è di fare una piccola deviazione sul Naviglio di Bereguardo per visitare Morimondo e la sua Abbazia, uno dei luoghi di culto più belli e importanti della pianura lombarda. L’ Abbazia fu fondata nel 1134, e ancora oggi è uno dei massimi esempi dell'architettura cistercense unendo lo stile romanico a quello gotico. Dopo la visita alla Abbazia, molto gradevole una passeggiata nei dintorni. Ritorniamo sui nostri passi verso Abbiategrasso e ci dirigiamo ora verso Cassinetta di Lugagnano. Come i patrizi veneziani villeggiavano sul Brenta, così le nobili famiglie milanesi trascorrevano al fresco le estati lungo il Naviglio, nelle ville settecentesche che costituiscono il grande patrimonio di Cassinetta di Lugagnano, luogo fuori dal tempo, adagiata lungo il Naviglio Grande a soli 25 km da Milano. Le famiglie nobili dei Trivulzio, dei Visconti, dei Mantegazza, dei Castiglioni: questi sono solo alcuni dei casati illustri che frequentavano periodicamente questi luoghi, anche per sovraintendere alla gestione dei fondi agricoli di proprietà. Ancora in sella risalendo il Naviglio Grande fino ad arrivare a Robecco sul Naviglio. A partire dal XVI secolo, Robecco conobbe un vero e proprio periodo di splendore, coincidente col fatto che alcune tra le famiglie nobili milanesi di maggior rilievo scelsero questa e altre aree attigue per acquistare terreni dove costruire le loro residenze di campagna, investendo notevoli somme in vaste proprietà e latifondi molto redditizi. Villa Gaia a Robecco, così denominata nella seconda metà del Quattrocento per le feste che vi si tenevano, è uno dei più antichi edifici sui Navigli, ed anzi è tra i primi con caratteri di Villa in Lombardia e tra i più ricchi di ricordi storici. Parte della costruzione è comunque addirittura precedente, come dimostrano le tracce di finestre archiacute ritrovate sotto intonaco, ma fu il conte Vitaliano Borromeo a renderla così maestosa. Continuiamo a risalire il Naviglio Grande fino a superare Pontevecchio di Magenta ed arriviamo a Boffalora Sopra Ticino che vive attorno al suo ponte seicentesco, l'imbarcadero per le navigazioni turistiche lungo il più antico dei navigli milanesi, le abitazioni, i caffè e le osterie vicino alle sponde ed infine i percorsi ciclo pedonali che conducono nel cuore del Parco del Ticino.  Avanti verso Bernate Ticino, borgo, citato per la prima volta come “castrum” in epoca tardo romana, intorno all’anno mille è feudo della famiglia Crivelli. Quando nel 1186 un componente della casata diventa papa con il nome di Urbano III, questi diede inizio alla costituzione della splendida Canonica Agostiniana, della quale ammiriamo il loggiato che si apre come un salottino verso il Naviglio Grande.  Il nostro giro di oggi si conclude infine a Castelletto di Cuggiono, pittoresca frazione del Comune di Cuggiono caratterizzata dal ponte in pietra più antico sul Naviglio Grande e dalla scenografica scalinata di Villa Clerici, dimora della famiglia omonima, un tempo utilizzata come imbarcadero per i nobili. La località si è inoltre prestata per la scenografia di diversi film tra i quali "L'albero degli zoccoli" di Ermanno Olmi. Il tour di oggi non è molto lungo, soprattutto per chi proviene direttamente da Milano. Attraversa però le aree più tipiche e conservate della campagna milanese, dove possiamo trovare le autentiche locande ed osterie tipiche, quelle dove facilmente troviamo tavoli ai quali ancora oggi si gioca la scopa, la briscola o il tresette. La cucina tipica è rappresentata dagli antipasti di salumi, dai pregiati risotti, dalla selvaggina, dalle rane e dalle lumache, forse il piatto più tipico, da mangiare se possibile in animata compagnia. Anche per oggi il nostro giro in moto termina qui, è ora di tornare a casa imboccando a Boffalora Sopra Ticino l’autostrada MI-TO per fare rientro a casa.

Morbegno e dintorni

Morbegno e dintorni

Aprica

50 km di piste adatte ad ogni tipo di sciatore e molto altro, in tutte le stagioni dell'anno
Aprica

Monte di Brianza da Calolziocorte

Dalla Valle San Martino l’itinerario percorre le sponde dell’Adda, lo attraversa e sale lungo la Valle del torrente Aspide fino ad arrivare a Consonno. Alla stazione di Calolziocorte prendere il sottopasso che conduce all’imbocco di Via Stoppani. Svoltare a destra e percorrere la via fino ad intercettare sulla destra il percorso pedonale che arriva al lungo lago.Camminando verso il ponte di Olginate è possibile osservare varie specie di uccelli acquatici come svassi, tuffetti, folaghe, gallinelle d’acqua, cigni reali e varie specie di anatre. Il rilievo del Monte di Brianza domina a ovest il panorama e tra la sua copertura boschiva è possibile osservare i numerosi nuclei rurali e borghi che ne costellano il versante.Attraversando il fiume osservando il percorso pedonale del ponte, si può vedere a destra la diga, impiegata per la regolazione del livello delle acque nel Lago di Como e della portata del fiume Adda a valle del lago, divide i laghi di Garlate e di Olginate. Dopo aver sceso le scale che si collegano al percorso pedonale del lungo lago, svoltare a destra fino ad arrivare ad una delle vie che portano al centro storico di Olginate, come via Barozzi o anche via Alessandro Manzoni, dove si trova la Torre del Porto. Costruita a metà del Quattrocento e utilizzata come presidio di sorveglianza quando l’Adda fungeva da confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia. Una volta giunti in Via Sant’Agnese, svoltare a sinistra, attraversare sulle strisce pedonali e percorrere la lunga via Don Ambrogio Colombo, che passa accanto all’Oratorio. Alla rotonda attraversare la strada provinciale e salire lungo la via Belvedere per circa 500 mt. fino ad arrivare alla località Praderigo, dove i terrazzamenti sono stati in buona parte inglobati nei giardini delle numerose abitazioni sorte negli ultimi decenni.Superato l’abitato, sempre percorrendo la strada in salita, prendere in prossimità della curva, una larga strada boschiva lungo cui, sulla destra, si trova una palina che indica il segnavia n. 209 per Consonno, Cà Benaglia. Percorrere la strada boschiva e poi seguendo le indicazioni, salire a sinistra lungo la mulattiera che corre accanto al Torrente Aspide, il cui toponimo lascia pochi dubbi sull’interpretazione. Secondo l’Olivieri, il toponimo stava ad indicare che le sue rive boscose erano originariamente infestate dalle vipere. Salendo, il sentiero si dirama. Si prosegue mantenendo la sinistra, ma non prima di aver visitato sulla destra il filatoio di Cà Benaglia, che nonostante l’abbandono, rappresenta uno dei più interessanti siti di archeologia industriale locale. L'edificio è un piccolo filatoio che sorge molto isolato dal paese. Nel 1900 a Cà Benaglia vi erano 6 filatori, 3 rochelere e un fuochista. Il filatoio di Cà Benaglia testimonia il passaggio dalla vocazione agricola di questo territorio ad una artigiana-industriale. La mulattiera sale snodandosi in una fitta copertura boschiva, dove domina in prevalenza il castagno e incontra più volte, lungo il suo percorso, il torrente Aspide nelle sue evoluzioni tra gorghi, vasche e piccole cascate. A 550 mt di quota, il bosco si dirada e si apre per lasciare spazio a una grande stratificazione di roccia sedimentaria, costituita da arenaria/molera che sovrasta incombente. Una piccola cascata d’acqua, scende lungo la parete rocciosa. Questa località è chiamata Ceppon. Recentemente è stata oggetto di un intervento di sistemazione idraulica forestale da parte del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone. Il percorso si immerge nuovamente in pieno bosco fino ad arrivare da lì a poco al piccolo cimitero di Consonno, l’unica struttura dell’antico borgo, insieme alla Canonica e la Chiesa di San Maurizio, che si sono salvate dalla distruzione. Sulla sinistra del cimitero si trova il Monte Mario, la collina che il Conte Bagno aveva fatto spianare per consentire la vista del Resegone e che ora versa nel totale abbandono. Dopo aver superato il cimitero prendere la strada asfaltata che procede pianeggiante sulla destra. Dopo qualche centinaio di metri si arriva di fronte al minareto e all’enorme palazzo in stile arabeggiante che ospitava la galleria commerciale. Il borgo di Consonno ha un’origine antica. Il toponimo “Consonnum” è citato in una pergamena già nell’anno 1085. Consonno era un tempo un tipico paese dell’Alta Brianza, il cui abitato era costituito da cascine, stalle e fienili. I suoi terrazzamenti erano coltivati per la produzione di ortaggi, soprattutto porri e taccole, che venivano poi venduti nei mercati di Milano; mentre i marroni venivano coltivati nelle selve castanili lì intorno, come attesta la presenza di un importante essiccatoio, andato distrutto insieme al borgo. Negli anni ’60 un eccentrico imprenditore milanese, Conte Mario Bagno acquistò Consonno pensando che fosse il luogo ideale in cui costruire una "città dei balocchi". Il borgo fu così demolito per fare spazio a ristoranti, una balera, un albergo di lusso, diverse costruzioni con richiami alle più variegate culture e stili architettonici, un castello medievale e il celeberrimo minareto, un campo di golf, un tiro assegno, una pista per il pattinaggio, un luna park e un giardino zoologico. Nell’ottobre 1976 continue piogge provocarono una frana che interruppe la strada che saliva a Consonno. Fu l’inizio del declino della città fantasma. Anche gli ultimi abitanti di Consonno, che avevano visto una opportunità per vendere i propri prodotti agricoli ai turisti lo abbondarono. Oggi Consonno si presenta in uno stato di totale abbandono e degrado. Molti degli edifici rimasti sono pericolanti e ne è vietato l'accesso perché è proprietà privata e in secondo luogo per motivi di sicurezza. I suoi terrazzamenti e le sue selve castanili sono oggi avvolti dai rovi e assorbiti dal bosco che avanza.Dal minareto camminare seguendo la strada asfaltata che scende fino ad incrociare la strada che sale alla Canonica di San Maurizio. Svoltare quindi a destra per visitare la Chiesa di San Maurizio e la canonica, ora utilizzata come edificio rurale e le rovine di Consonno, come l’Hotel Plaza. Dalla Chiesa di Consonno, l’itinerario ritorna a sinistra sulla strada già percorsa e che accoglie i visitatori con imponenti insegne arrugginite che recitano "A Consonno è sempre festa" oppure "A Consonno tutto è meraviglioso", fino ad arrivare ad una grande costruzione in rovina che sovrasta la strada, un tempo hotel chiamato “Pavesino”. Il panorama che si gode sulla Valle dell’Adda è magnifico e richiama paesaggi leonardeschi. Superato l’edificio svoltare subito a destra lambendolo, percorrendo per circa un paio di chilometri unsentiero che, incrocia più volte il taglio per la pulizia delle linee elettriche e lungo il quale infestanti di varia natura banalizzano dal punto di vista della vegetazione l’ambiente boschivo. Scendendo, il percorso offre una bellissima vista sul versante bergamasco e il paese di Carenno. Prima di arrivare alle prime case del piccolo borgo di Serigola, si può osservare la presenza di boschi terrazzati con la prevalenza di formazione di ciliegi. Il piccolo nucleo rurale, chiamato in dialetto "Serigula" si trova nel comune di Olginate. Il suo toponimo è legato all’acqua e il suo significato deriverebbe da roggia, acqua corrente; come il torrente che scorre proprio al limitare delle prime abitazioni. Il paesaggio attorno all’abitato è caratterizzato da numerosi terrazzamenti in buona parte ancora coltivati a frutta e ortaggi, con la presenza di molti ronchi (i tipici orti della civiltà contadina). Superato l’abitato di Serigola, all’altezza della cappella mariana, prendere l’acciottolato che corre parallelo alla strada e proseguire fino ad arrivare alla frazione di Bornedo. I terrazzamenti sopra Bornedo sono a terra riportata senza l’utilizzo di muretti a secco e sorgono su un pendio che colpisce per la sua verticalità. Si nota la presenza di boschi terrazzati su tutto questo versante. Arrivati alle prime case di Molino, proseguire percorrendo la via Molino che attraversa anche l’abitato di Bornedo, fino a svoltare a sinistra nella via Michelangelo mantenendo la sinistra dove la strada diventa un bell’acciottolato e dove sono presenti terrazzamenti coltivati a uliveto. L’acciottolato diventa in seguito un’ampia carrareccia che corre tra campi terrazzati lasciati a prato e coltivati a frutta e verdura. All’incrocio con via Albegno, svoltare a destra e camminare fino ad arrivare alla Chiesa Conventuale Santa Maria La Vite. All’incrocio con Via Santa Maria, attraversare la strada e svoltare a sinistra fino ad imboccare il sottopasso che attraversa la strada provinciale. Svoltare poi ancora a sinistra in via del Pino e poi seguire le indicazioni per il centro di Olginate. Di fronte al cimitero svoltare a destra e proseguire fino all’imbocco con la strada principale che attraversa il centro paese. Per tornare sul percorso del lungolago prendere una delle vie laterali sulla destra.
Monte di Brianza da Calolziocorte

Lago di Varese

Ville Liberty, giardini sul lago, itinerari nei boschi. E un’isoletta con palafitte dal Neolitico. Scopri il Lago di Varese
@inlombardia

Il contado del Seprio

Un itinerario alla scoperta del “Contado del Seprio” localizzato tra la provincia di Como e quella di Varese. Questa regione storica nacque come fines attorno alla città di Castelseprio in epoca Romana e si estese, nella fase di massima espansione, fino al Canton Ticino durante il IX- X secolo. Aree archeologiche, monasteri e monumenti  inseriti dal 2011 nelle liste UNESCO e tra questi anche numerosi resti di epoca longobarda. Il percorso inizia dalla stazione di Como, per terminare in quella di Castellanza. Se non ve la sentite di affrontare le salite del Parco Pineta o di Como, potete usare la stazione di Venegono Superiore. Usciti da Como si segue via XXVII Maggio sino a raggiungere San Fermo della Battaglia. Da San Fermo si prosegue su strada campestre a basso traffico e qui si toccano in successione le località di Montano, Casarico, Olgiate Comasco, Beregazzo e Castelnuovo Bozzente, sede del Parco Pineta. Dopo aver proseguito su alcuni saliscendi si attraversa il bosco che da il nome al parco. Da qui si raggiunge Venegono Superiore dove inizia la ciclabile della valle Olona. ITINERARIODistanza: 45.7 kmDifficoltà: difficile il tratto tra Como e il Parco Pineta, facile il restoFondo stradale: asfalto con qualche breve tratto di sterratoDislivello: + 1018 m, -1009 m. (Pendenza max: 30.5%, - 24.2%; Pendio medio: 3.5 %, - 3.4%)Adatto a: utenti allenati per l’itinerario completo, facile da Venegono SuperioreTipologia di bicicletta consigliata: tutteDurata media: 4 h ca. PUNTI DI INTERESSE Il Broletto di Como Il complesso risalente al XII sec., comprende il Palazzo del Broletto e la Torre del Broletto. Gli edifici si caratterizzano per lo stile gotico-romanico con elementi rinascimentali che risalgono al Quattrocento.Info utili: Telefono Infopoint Broletto 031 304137 Orario: da lunedì a domenica 10.00 - 18.00. Geolocalizzazione su mappa: 45.81185, 9.08289   Basilica di Sant’Abbondio di ComoLa Basilica fu elevata a cattedrale nell’818 e dedicata a Sant’Abbondio sul luogo di una preesistente chiesa paleocristiana. Durante XII sec. i monaci benedettini riedificarono la chiesa in stile romanico. Info utili: goo.gl/aBpqN9Geolocalizzazione su mappa: 45.80238, 9.08021   Parco Pineta di Appiano Gentile e TradateNel cuore della Lombardia l’ente Parco protegge e valorizza una foresta di pianura radicata nel territorio, viva e ricca di naturalità, di attività forestali agricole e sociali. La scena arborea è dominata dal Pino silvestre e dalla Quercia farnia.Info utili: http://www.parcopineta.orgGeolocalizzazione su mappa: 45.76364, 8.9393   Castiglione OlonaIl cardinale Branda Castiglioni fece edificare nel ‘400, durante il Rinascimento, i principali monumenti del borgo modificando il precedente assetto urbano, di cui rimangono le mura di cinta e un massiccio bastione con ponte levatoio.Info utili: http://www.prolococastiglioneolona.it/it/Geolocalizzazione su mappa: 45.75556, 8.86583   Monastero di TorbaDel castrum di epoca romana, rimane il massiccio torrione che, inglobato nel complesso monastico, venne successivamente riutilizzato come cappella e mausoleo dalle monache benedettine.  Dal 2011 è inserito nelle liste UNESCO.Info utili: https://www.fondoambiente.it/luoghi/monastero-di-torbaGeolocalizzazione su mappa: 45.72911, 8.86357   Chiesa Santa Maria foris portas  di CastelseprioLa chiesa eretta tra il VII e il IX sec. si trova all’interno dell’area archeologica di Castelseprio-Torba (dal 2011 sito incluso nelle liste UNESCO) e conserva all’interno antichi affreschi che rappresentano scene della vita di Cristo.Info utili: http://www.unescovarese.com/castelseprioGeolocalizzazione su mappa: 45.72984, 8.85569   Monastero di CairateCostituisce uno dei primi insediamenti monastici benedettini del territorio e risale al VIII secolo. Il complesso si compone di tre parti: il monastero, Il quartiere nord o San Pancrazio e i rustici della corte ovest.Info utili: www.monasterodicairate.itGeolocalizzazione su mappa: 45.69171, 8.87367   Castello Visconteo di Fagnano OlonaIl castello, che sembrerebbe derivare da una fortificazione di epoca romana, si trova in una posizione privilegiata dal punto di vista panoramico, strategico e di controllo, all’imbocco meridionale della Valle dell’Olona.Info utili: http://www.proloco-fagnanoolona.org/2000/castello-visconteo-fagnano/Geolocalizzazione su mappa: 45.66934, 8.87397  Torre Colombera a Gorla MaggioreL’antico sistema difensivo, di cui faceva parte anche la casa-forte di età comunale e viscontea, sembrerebbe risalire all’epoca longobarda. La torre fu trasformata negli anni ’90 in spazio espositivo.Info utili: http://www.torrecolombera.it/storia.phpGeolocalizzazione su mappa: 45.66365, 8.88948  Villa Gonzaga a Olgiate OlonaIl complesso risale alla prima metà dell’800  sull’area di una precedente struttura seicentesca. Nel corso del tempo l’edificio ha visto la sua destinazione cambiare spesso: fu residenza nobiliare, collegio, scuola, biblioteca etc.Info utili: goo.gl/dvUeU8Geolocalizzazione su mappa: 45.62945, 8.88984  Palazzo Brambilla a CastellanzaIl sobrio edificio in stile neoclassico dalle forme severe e razionali  risale alla prima metà dell’ ‘800. Dal 1921 è sede dell’amministrazione comunale e per questo il complesso fu modificato da residenza a luoghi adibiti ad uso ufficio.Info utili: http://www.comune.castellanza.va.it/homeGeolocalizzazione su mappa: 45.61258, 8.89948  
Castiglione Olona