Ho trovato 1386 risultati per Borghi

Lucia e Lucie a Pescarenico

Borgo di pescatori sul ramo di Como che volge a Mezzogiorno
Pescarenico, Lecco

Pizzighettone: Case Matte e Chiesa San Pietro

Alla volta del borgo lungo le sponde del Fiume Adda
Pizzighettone, Case Matte

Boarezzo

Dall'iniziativa di Mario Alioli, un piccolo villaggio interamente affrescato

Velate, sulla via di Santa Maria del Monte

Oggi Velate non è che un quartiere del comune di Varese: una zona residenziale, silenziosa e fresca; ma Velate ha vissuto un passato glorioso: il borgo è stato per secoli il baluardo strategico delle fortificazioni di Santa Maria del Monte, conteso dai potenti e forte della sua posizione privilegiata. Il pianoro su cui si adagia Velate è stato abitato ben prima che il monte sovrastante assumesse caratteri sacri, vi si trovano testimonianze di quanto, già in epoca romana, esso fosse un centro di primaria importanza.Tuttavia, è nel periodo medievale che Velate conosce la sua massima gloria, durante i turbolenti anni tra l’XI e il XIII secolo quando il borgo si trova al centro dello scontro tra Varese e Milano, tra l’Arcivescovo e l’Imperatore e riesce ad imporre la nomina di Guido da Velate come Arcivescovo di Milano, una nomina imperiale osteggiata e combattuta dal clero locale e dal popolo minuto. Ci immaginiamo il borgo all’ombra della sua imponente torre, oggi ridotta in rovina, con le sue case forti e le cascine di pietra, chiuse nei loro cortili e soprattutto con la strada, che saliva al monte, sacro per il suo Santuario e forte per il suo castello, roccaforte degli arimanni di origine longobarda contro il potere dell’Arcivescovo milanese. La situazione cambierà solo XVII secolo, con la costruzione dell’altra strada, quella sacra del rosario, oggi così importante da essere parte di un sito UNESCO, che sposta il passaggio e cambia gli equilibri.  Inizia per Velate l’epoca della pace, della coltivazione della vite e dei gelsi, dello sfruttamento del bosco, fino all’Ottocento quando arriva la nuova invasione, stavolta pacifica, dei villeggianti. Cambia il volto del villaggio grazie alle ville eclettiche e liberty, all’arrivo sferragliante del tram e delle rumorose compagnie alla ricerca di fresco e verde. Ma il passato bellicoso dorme, nascosto sui muri delle case, nelle finestre gotiche, nei segni delle antiche battaglie; i sentieri che salgono, nel bosco a nord del paese, lungo il corso del torrente Vellone, ci offrono ancora oggi la possibilità di percorrere le antiche vie fino al Santuario di Santa Maria del Monte. - (Immagine copertina: IG @aldino_1986) Testo a cura di SIMONA GAMBERONI, guida abilitata ConfGuide-GITEC  Se questo racconto ti è piaciuto, CLICCA QUI per scoprire le sue varie proposte d'itinerario.

Tour in A35Brebemi: Morengo

Antico insediamento agricolo già in epoca romana, il paese conserva ancora oggi un’identità forte, fatta di architetture nobiliari, edifici religiosi e silenzi pieni di memoria. Morengo è un piccolo comune della Bassa Bergamasca che racchiude, in pochi chilometri, secoli di storia e tradizione.  Il centro storico è dominato dal Palazzo Giovanelli, costruito nel 1669 come residenza dell’omonima famiglia nobiliare. Oggi sede del Municipio, il palazzo conserva un elegante loggiato ad archi e portali in pietra di Sarnico, simboli di un passato raffinato e radicato nelle tradizioni locali. Di fronte sorge la chiesa del Santissimo Salvatore, edificio settecentesco che accoglie opere ispirate alla scuola veneziana, segno dell'influenza culturale che la famiglia Giovanelli portò nel borgo. Imperdibili sono i piccoli ma significativi luoghi di culto: l’Oratorio della Santa Casa di Loreto, dove si venera la Madonna Nera, la chiesetta di San Rocco, al centro di una rotonda e legata alla tradizione della benedizione degli animali, e la chiesetta di San Giovanni, posta all’ingresso del viale che conduce al cimitero, punto di passaggio tra il paese e la memoria. Sebbene la cinta muraria medievale sia andata perduta, restano visibili alcuni frammenti del vecchio fortilizio presso la corte Giovanelli di San Stae, a testimoniare l’antico impianto difensivo del borgo. Morengo è oggi una tappa ideale per chi cerca autenticità, bellezza discreta e un ritmo di vita lontano dalla frenesia. Un piccolo angolo di Lombardia dove ogni edificio racconta una storia. Intorno al borgo, la campagna della Bassa Bergamasca si estende in ampi spazi verdi, perfetti per chi desidera una pausa rigenerante tra natura e tradizione. Sentieri di campagna invitano a passeggiate e pedalate, alla scoperta di un territorio ricco di storia e di ritmi lenti, dove il tempo sembra scorrere con calma e rispetto per il passato.

Mornico Losana

Il suo aspetto di borgo fortificato si deve ai Belcredi che vi costruirono un castello per difendersi dagli attacchi dei piacentini: un avamposto rispetto al castello principale di Montalto, feudo di cui Mornico faceva parte. Subisce nei secoli diversi assalti e viene assegnato dagli Sforza a diverse famiglie piacentine. Con la dominazione spagnola torna poi ai Belcredi che ne mantegono il possesso fino alla prima metà del XIX secolo trasformando il borgo fortificato in un maniero. Molto suggestivo il Castello che oggi si presenta come uno splendido palazzo di abitazione che è adibito a location per eventi. Si trova sulla cima del colle e risale al 1190. Vista la sua particolare posizione è indubbio che avesse funzione strategica e servisse come postazione dei nemici che arrivavano dal fondovallle. Molti furono i nobili casati che si impadronirono del maniero quali i Visconti, gli Sforza, gli Strozzi, i Taverna e i Belcredi. L’edificio che si vede oggi è stato interamente ricostruito nel XVI secolo. D’epoca medievale sono rimasti solo i basamenti perimetrali dei sotterranei.Si erge in tutta la sua altezza una torre merlata il cui aspetto attuale risale alla fine del XIX secolo. La loggia invece è degli anni ’40.Pregevoli le opere d’arte contenute nel suo interno, tra cui molti quadri del XVIII secolo e uno scalone marmoreo che domina l’atrio. All'ingresso del borgo pote trovare una bellissima piscina immersa nel verde, con un vista eccezionale sulle colline dell'Oltrepò Pavese. Degna di nota anche la cappella eretta nelle immediate vicinanze che conserva una preziosa pala d’altare e quadri del XVIII secolo, nonché antichi libri liturgici. (fonte: www.borghiecastelli.eu)

Borgoratto Mormorolo

Borgoratto Mormorolo, comune collinare della Val Coppa in Oltrepò Pavese, riflette nel proprio nome due antiche e distinte realtà insediative: quella del borgo, localizzato nell’attuale area del municipio,  e quello di Mormorola, nome che dal XIII secolo designa la pieve, erede della ben più antica azienda agricola bobbiese di Memoriola. L’antica pieve, corrispondente all’attuale parrocchiale dei Santi Cornelio e Cipriano sorge isolata sopra il borgo, lungo la strada che porta alla frazione Inveriaghi e  quindi a Costa Cavalieri e in Valverde, in territorio comunale di Fortunago. Per quanto concerne l’origine del toponimo, Borgoratto potrebbe alludere al suo scosceso territorio (ratto = ripido) o meglio derivare da burgulus che designerebbe nuclei abitativi e piccoli borghi. Attualmente fanno parte del comune di Borgoratto Mormorolo le frazioni di Inveriaghi, Femminico, Zebedo, Braglia, Ca’ Bernocchi, Ca’ Facchini, Gabbione, Boiolo e Illibardi, abitati la cui origine risale  almeno in parte all’epoca tardo antica e altomedioevale. Da vedere Pieve dei SS. Cornelio e CiprianoLa Chiesa Parrocchiale di Borgoratto Mormorolo corrisponde alla pieve medievale di Mormorola su cui si sviluppò l’azienda agricola del monastero longobardo di San Colombano a Bobbio. Nel corso dei secoli l ’edificio è stato soggetto a rifacimenti ed ampliamenti che ne hanno alterato i caratteri originari anche se ha ancora alcuni elementi che indicano la sua origine romanica. Completamente restaurata nel Novecento, presenta infatti un portale ricostruito in stile romanico e ha mantenuto i capitelli che appartenevano alla costruzione del XII secolo. Sul lato del campanile esposto a nord è murata la piccola testa in marmo bianco di una statua romana. La Chiesa è a una sola navata e all’interno si possono ammirare gli affreschi risalenti al 1920 del pittore Rodolfo Gambini di Alessandria. Vi è conservata una statua lignea secentesca e nella parete meridionale della moderna parrocchia si possono osservare alcuni piccoli frammenti murati appartenenti all’antica chiesa romanica preesistente. Nei dintorni… Non lontano da Borgoratto, sulle alture di valle Strana, porzione di una zona ricoperta da ginepri denominata Costa Pelata, è possibile percorrere un sentiero naturalistico ricco di farfalle.    

Montesegale

Un piccolo borgo autentico della provincia di Pavia dominato dal castello e con la passione per l'arte e il tiro con l'arco
Castello di Montesegale

Bergamo Bassa

A Bergamo la visita parte dal basso, dai suoi borghi storici, per poi salire piano piano...
Vie storiche e spazi verdi a Bergamo Bassa

Parzanica

Parzanica è un piccolo comune situato in una posizione che sovrasta la sponda occidentale del lago d’Iseo. Poche sono le notizie storiche riguardanti questa contrada, rimasta isolata dai grandi traffici ed avvenimenti per gran parte della sua storia. Una storia fatta di piccole cose e scandita dai ritmi della natura, soprattutto se si considera che, fino alla metà del XX secolo, il paese era raggiungibile soltanto mediante sentieri e mulattiere. Si pensa comunque che la storia di questo borgo parta all’incirca dal X secolo, quando il toponimo utilizzato per indicare questo territorio era Gromol: derivante dal latino grumus, stava ad indicare una collina o un’altura. Questa denominazione rimase in uso fino all’epoca medievale, quando venne sostituito dall’attuale Parzanica. Le cronache di quel periodo ci indicano che, nonostante l’isolamento, il paese fu interessato da piccole scaramucce tra fazioni avverse. Da allora ha regnato la più completa tranquillità, mentre l’area ha seguito le sorti politiche del resto della provincia di Bergamo. Solo nel 1957 è stata realizzata la strada provinciale di collegamento al paese e nel 1999 è stata aperta la nuova variante panoramica. Degno di nota è il borgo storico, che ha conservato la sua anima rurale, con scorci tipici dei secoli passati, ma anche la chiesa parrocchiale, edificata verso la fine del XVIII secolo, che custodisce affreschi, paramenti ed arredi religiosi di buon pregio. Il concerto campanario, composto da 5 bronzi, è stato fuso nel 1953. In posizione più elevata rispetto all’abitato si trova la chiesa della Santissima Trinità, edificata in stile romanico con affreschi del XV secolo recentemente restaurati. E molto caratteristico è anche il borgo della frazione Acquaiolo che, posto più a valle rispetto al centro, conserva ancora abitazioni in pietra, in perfetto stile rustico.

FranciacortaSlow- Percorso Blu

Percorso che punta dritto al cuore della Franciacorta per coglierne ogni battito. Il cammino può essere percorso in 2 tappe
FranciacortaSlow - Percorso Blu - Il Dossello Monterotondo di Passirano - ph: Riccardo Ferrari

I 10 alberi più belli di Varese, la provincia giardino

Tra scenografici giardini storici, grandi boschi e borghi di lago, la provincia di Varese è uno scrigno di tesori arborei.