- Arte e Cultura
Stefano Bombardieri. Stazione di posta a villa Bernasconi
Nel contesto della mostra diffusa Il viaggio del rinoceronte e il paradosso del tempo, Comune di Cernobbio e Galleria Galp presentano "Stefano Bombardieri. Stazione di posta a Villa Bernasconi", un nuovo progetto espositivo concepito per gli spazi liberty di Villa Bernasconi, come una “sosta simbolica” nel flusso narrativo della mostra madre.
"Stazione di posta a Villa Bernasconi" non è solo una tappa espositiva, ma un vero e proprio nodo concettuale - afferma la curatrice Anna Lisa Ghirardi - Un luogo di confine tra movimento e attesa, tra ciò che è immobile e ciò che fluisce.”
Villa Bernasconi - davanti alla quale è collocata l’opera monumentale Tribute to SITE - si configura simbolicamente come una “stazione di posta”: un luogo di sosta e di scambio di comunicazione. Le “stazioni di posta”, già in epoca romana, sorgevano lungo le vie principali ed erano usate per il cambio dei cavalli, il riposo dei viaggiatori ed erano usate come luogo di scambio soprattutto per la posta e i messaggi ufficiali, tramite corrieri o staffette.
In questo spazio Bombardieri ci guida in un viaggio paradossale, dove oggetti, animali, pensieri e immagini si fermano per ripartire verso nuove direzioni.
Apre il percorso il video Il viaggio del rinoceronte e il paradosso del tempo (2025, durata: 3’44”), realizzato appositamente per la mostra. Qui il rinoceronte - figura totemica dell’artista - appare sospeso nel tempo, mentre sullo sfondo scorrono immagini accelerate di luoghi lontani. Un viaggio mentale e simbolico che mette in relazione spazio e tempo, visione e coscienza.
Con Involucri del nulla (2020/2025), l’artista presenta una macchina da scrivere Olivetti Lexikon 80, racchiusa in un guscio dorato. È un oggetto silenzioso, svuotato di funzione, un contenitore di pensieri non detti. Una scultura muta, che interroga il concetto di comunicazione oltre l’esistenza, dove il titolo suggerisce l’assenza più che la presenza.
L’opera Balancing on the Past 1 (2021) raffigura un bambino in equilibrio su un cranio di mammut. Un’immagine potente e fragile al tempo stesso, che rappresenta la difficoltà - e la necessità – di costruire futuro sulle basi della memoria, senza esserne schiacciati.
Chiude il percorso Progetto: Monachesimo armato (2020), uno studio grafico di un’opera monumentale esposta alla 54ª Biennale di Venezia. Una testa di rinoceronte, sorretta da un’impalcatura, ospita al suo interno una biblioteca. Un fascio di luce filtra dal corno, illuminando un microcosmo raccolto, in cui conoscenza e silenzio diventano rifugio. Un’opera che evoca il sapere come spazio sacro e protetto, da custodire e meditare.
Un invito alla partecipazione
La mostra Stefano Bombardieri. Stazione di posta a Villa Bernasconi è anche l’occasione per attivare un dialogo con il pubblico, in linea con la vocazione partecipativa di Villa Bernasconi, la “casa che parla” ai visitatori tramite le #vociinvilla.
Durante tutto il periodo espositivo, i visitatori saranno invitati a lasciare una riflessione sul tema del viaggio – fisico e interiore - su cartoline che daranno vita a una vera e propria narrazione collettiva. Alcune di queste diventeranno contenuto condiviso sui social, trasformando la mostra in una stazione di posta digitale, dove le parole viaggiano nel web e tornano a farsi presenza.
L’inaugurazione pubblica - alla presenza dell’artista - è fissata per mercoledì 9 luglio 2025 alle ore 17.00 negli spazi di Villa Bernasconi, Largo Alfredo Campanini 2, Cernobbio (CO). Stefano Bombardieri. Stazione di posta a Villa Bernasconi resterà visitabile fino al 5 ottobre, dal venerdì al lunedì, dalle 10 alle 18.
L’ artista: Stefano Bombardieri
Stefano Bombardieri è nato a Brescia nel 1968. Sin da giovane ha coltivato la passione per l'arte, formandosi attraverso studi artistici e frequentando lo studio del padre, lo scultore Remo Bombardieri, dove ha sviluppato solide competenze tecniche.
A partire dagli anni Novanta, ha iniziato a esporre le sue opere in gallerie private e spazi pubblici, con particolare attenzione al dialogo tra opera scultorea e contesto urbano. Le sue installazioni sono state collocate in città italiane ed europee, tra cui Ferrara, Faenza, Bologna, Saint-Tropez, Portofino e Potsdam. Molte sue opere fanno parte di importanti collezioni sia in Italia che all’estero.
Tra le mostre più significative si ricorda la personale The Animals' Count Down a Pietrasanta nel 2009 e The Boy and the Elephant presso l'Erarta Museum di San Pietroburgo nel 2021, le partecipazioni alla 52ª e alla 54ª Biennale di Venezia e quella alle edizioni 8ª e 9ª della Triennale di Scultura Bad RagARTz a Bad Ragaz in Svizzera.
Il luogo
Commissionata dall’imprenditore tessile Davide Bernasconi all’architetto milanese Alfredo Campanini, Villa Bernasconi è un tipico esempio di villino isolato con torretta in stile Liberty dei primi del Novecento. Il museo guida il visitatore all’interno e all’esterno, in un percorso storico, artistico e culturale che ripercorre la storia di Davide Bernasconi, quella della sua famiglia e soprattutto dell’azienda da lui fondata - le Tessiture Bernasconi - con un focus sul ruolo innovativo e sulla ricaduta che la sua attività imprenditoriale ha avuto per tutto il distretto serico comasco e per il territorio, in diretto confronto con la creatività innovativa contemporanea. Un’esperienza culturale multisensoriale e interattiva, tra documenti storici, opere d’arte e contenuti multimediali.
(Ph: Simonetti)
Orari
Dal venerdì al lunedì, dalle 10 alle 18