- Arte e Cultura
Pavia 1525, la città le arti e la battaglia
Gli arazzi della Battaglia di Pavia, realizzati nelle Fiandre tra il 1528 e il 1531, in mostra al Castello Visconteo di Pavia
Esposizione degli Arazzi del Museo e Real Bosco di Capodimonte e oggetti d’arte di Pavia nel 500.
L’iniziativa è organizzata dai Musei Civici di Pavia e dal Comitato Promotore e Alto Coordinamento per il Cinquecentenario della Battaglia di Pavia composto da: Comune di Pavia, Fondazione Monte di Lombardia, Camera di Commercio Cremona-Mantova-Pavia, Università di Pavia, con il prezioso sostegno di Intesa Sanpaolo, Fondazione Cariplo e Fondazione Bracco.
Attraverso le opere di grandi maestri come Leonardo da Vinci, Ambrogio Bergognone, Bernardino Zenale, Pietro Perugino, la mostra offre una prestigiosa e unica testimonianza della splendida fioritura artistica e culturale che Pavia conobbe nel Rinascimento. In uno dei periodi più iconici della storia del Paese, la città fu infatti uno straordinario crocevia artistico, politico e culturale tra Nord Europa e Italia.
Punto di forza della mostra è la spettacolare raffigurazione visiva della battaglia, offerta dai sette arazzi monumentali del Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli, eccezionalmente concessi tutti in prestito per l’occasione, tessuti negli anni 1528-1531 dalla manifattura fiamminga di Jan e Willem Dermoyen su disegni di Bernard van Orley, per celebrare la vittoria delle truppe imperiali di Carlo V sull’esercito francese guidato da re Francesco I.
Gli arazzi sono riuniti nella città che li ha ispirati, dopo un importante intervento di restauro e tre grandi mostre negli Stati Uniti, per restituire al pubblico la narrazione visiva completa della battaglia, immortalata con una sensibilità pittorica e simbolica di sorprendente modernità.
Caratteristica distintiva della mostra è quella di costruire un vero e proprio dialogo tra dipinti, disegni, sculture, codici miniati e oggetti d’arte decorativa provenienti da prestigiose istituzioni italiane ed internazionali quali la Pinacoteca di Brera, il Castello Sforzesco di Milano, la Veneranda Pinacoteca Ambrosiana, la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, la Certosa di Pavia e il suo museo, il Musée d’art et d’histoire di Ginevra, la Royal Collection di Windsor e il Victoria & Albert Museum di Londra.
Per l’occasione è stato ricomposto nel percorso espositivo un magnifico polittico, che il maestro lombardo Ambrogio Bergognone realizzò per la Certosa e le cui tavole sono oggi divise in luoghi e proprietà diversi. Grazie al sostegno di Fondazione Bracco, si potrà fruire dei risultati delle analisi diagnostiche non invasive condotte su alcune tavole del polittico da un team di esperti delle Università di Milano, dello spin off IUSS-Pavia DeepTrace Technologies e del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore.
Verrà inoltre presentato al pubblico lo straordinario coro ligneo cinquecentesco intarsiato e dipinto proveniente dalla chiesa di San Marino di Pavia, appositamente restaurato e allestito presso i Musei Civici.
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