- Arte e Cultura
Moda Divina
Un viaggio tra abiti unici di alta sartoria, tessuti, bozzetti, fotografie d’autore, dipinti contemporanei e materiali storici
Il Museo della Seta di Como, istituzione che dal 1990 conserva e valorizza la tradizione tessile comasca, ospita nuova mostra temporanea “Moda Divina”.
La mostra intende celebrare la figura della diva, ponendo l’accento sul ruolo dell’abito come dispositivo narrativo e iconografico.
A rendere possibile questa potenza espressiva è, da sempre, anche il sapere manifatturiero del distretto tessile serico di Como — Città Creativa UNESCO dal 2021 — cuore pulsante del Made in Italy e protagonista nella creazione dei tessuti che hanno dato forma all’immaginario della diva.
Un viaggio tra abiti unici di alta sartoria, tessuti, bozzetti, fotografie d’autore di Giovanni Gastel ed Elio Luxardo, dipinti contemporanei e materiali storici provenienti da archivi prestigiosi.
Nel percorso espositivo tematico sono presenti creazioni come il Tanagra, abito manifesto di Rosa Genoni, una creazione di Emilio Schuberth, il sarto delle Dive, un abito della costumista americana Irene Lentz, figura di spicco della Hollywood degli anni Trenta, un abito di Biki, sarta che trasformò la figura di Maria Callas, fino ad arrivare alla contemporaneità con il completo di Antonio Riva Milano realizzato per Ornella Vanoni al Festival di Sanremo del 2018.
Tesori d’archivio del Museo sono esposti per la prima volta, tra i quali risalta una selezione di 28 bozzetti originali di Cristobal Balenciaga.
Grazie alla collaborazione di archivi tessili, di moda e collezionisti, sono esposti anche tessuti e foulard di Gianni Versace e diversi abiti di couture e Prêt-à-porter, di maison come Valentino e Yves Saint Laurent.
Diva è un concetto in continua evoluzione, un equilibrio tra mito, estetica e potere.
L’immagine della diva è il risultato perfetto di un’attenta costruzione visiva, dove la moda ha un ruolo essenziale. Stilisti e stiliste, sarti e sarte sono protagonisti della creazione della diva in quanto “opera d’arte vivente”.
L’abito, elemento centrale della mostra, non è mero elemento decorativo, ma permette alla diva di esprimere la sua forza espressiva per raggiungere il pubblico, divenendo un'estensione del suo carisma.
La fotografia e l’arte visiva sono strumenti fondamentali nella riproduzione e consacrazione.
Nella mostra Moda Divina, l’immagine prende vita attraverso tre opere dell’artista Luca Gandola e una selezione di fotografie provenienti dalla Fondazione 3M, dall’Archivio Giovanni Gastel e dall’Associazione Amici di Rosa Genoni.
Intorno all’esposizione temporanea è stato pensato un palinsesto di eventi collaterali per proseguire la riflessione sui temi centrali: laboratori di tessitura, tavole rotonde con archivi tessili, fotografici e di moda, visite guidate speciali, workshop con artisti contemporanei, eventi, attività formative.