- Musica e spettacolo
Al limite, un libro! Soglie
Presentazioni di libri e riviste, sul “limite” socio ambientale
Domenica 2 novembre 2025, ore 11
Letteratura e mutazione
Prologo
Proiezione del cortometraggio
Cinema in forma di mito. Miti e mitologie nell’opera di Pasolini intorno alla mutazione antropologica del mondo.
Video omaggio a cura del regista, autore e critico teatrale Mario Bianchi
Un viaggio nell’arte profetica del poeta friulano/bolognese – uno degli intellettuali più significativi del ’900 – partendo dai miti da lui esplorati e dalla poetica dei suoi film. La sua concezione di un mondo in totale trasformazione antropologica, di cui oggi vediamo i catastrofici effetti, viene analizzata attraverso i miti della terra, della madre, della cultura classica, del Cinema come realtà, della Religione interiore, di un mondo ancestrale senza omologazione.
Letteratura e mutazione.
Pier Paolo Pasolini Pasolini, Ernesto De Martino, Franco Fortini (2018)
Introduce: Katia Trinca Colonel, filosofa
Presentazione a cura di: Daniele Balicco, autore del volume, professore associato in Letterature comparate presso l’Università di Roma Tre
Negli ultimi anni della sua vita, Pier Paolo Pasolini ha iniziato a pensare il presente non come ad un tempo segnato da una semplice, per quanto violenta, modernizzazione accelerata; bensì, come l’inizio di una nuova «nuova preistoria» dalle caratteristiche inedite. Pasolini si sente testimone di una trasformazione radicale delle forme elementari della vita quotidiana, che interpreta come un adattamento mutageno ad un habitat naturale, simbolico e politico, profondamente perturbato. Negli stessi anni in cui inizia a mettere a fuoco questo problema, definendolo con il concetto di mutazione antropologica, Ernesto de Martino lavora al suo capolavoro incompiuto: La fine del mondo. Contributo all’analisi delle apocalissi culturali. Questo saggio meraviglioso di antropologia comparata è scritto mantenendo un punto di vista sul presente simile a quello di Pasolini: anche De Martino, infatti, percepisce se stesso come testimone di un passaggio epocale. L’Italia, e più in generale l’Occidente, sembra attraversare una soglia enigmatica, di difficile decifrazione. Una storia culturale di lunghissimo periodo sembra essere arrivata al suo punto terminale. Mutazione antropologica e fine del mondo sono due prospettive teoriche che ci permettono di decrittare alcune caratteristiche decisive della metamorfosi radicale del presente di cui tutti siamo, volenti o meno, osservatori partecipanti.