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Civico Museo Setificio Monti
Scopri ad Abbadia Lariana la storia della seta. Contiene uno dei più grandi torcitoi funzionanti in Europa.
La produzione della seta nell'edificio viene avviata con l'arrivo nel 1818 del setaiolo Pietro Monti.
Indispensabile per la produzione di energia del nuovo opificio è l’acqua della Roggia, da qui la presenza di due ruote idrauliche in ferro e ghisa. La fabbrica venne ampliata con la costruzione di una filanda per l'allevamento dei bachi e la filatura; si venne così a creare un complesso composto da due edifici disposti su un impianto a L.
La filanda cessa la produzione nel 1903, mentre il filatoio termina la sua attività nel 1934. Gli edifici vennero affittati alla fonderia Rosi che smantellò i macchinari; si salvarono, in parte, quelli del filatoio. Il grande torcitoio circolare venne venduto alla famiglia Abegg che, dopo il restauro, lo donò al Museo Technorama di Winterthur, Zurigo. L'attività produttiva della fonderia si interruppe nel 1975.
Nel 1978 il Comune di Abbadia Lariana acquistò la filanda e il filatoio e a partire dal 1981 ne avviò il restauro fino all'apertura del museo. Grazie al supporto del Museo Technorama di Winterthur, il grande torcitoio circolare è tornato nella sua originaria collocazione. Dal 2007 il museo promuove itinerari didattici ed esperienze di didattica interattiva.
Dal 2021, gli spazi del museo sono custodi di un arazzo ricamato con vari tipi di seta da Filippo Biagioli, riguardante "La leggenda della Grigna".
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Foto: Dana Stehlíková
Orari
lunedì e martedì: chiuso
mercoledì e giovedì: dalle 14:00 alle 18:00
venerdì: dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00
sabato e domenica: dalle 10:00 alle 13:00 (con orario estivo anche dalle 14:00 alle 18:00)