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Castello dell'Innominato

A Vercurago nei luoghi di Lucia e de I Promessi Sposi
lecco città manzoniana

Tour in A35: Roncadelle

Il castello Guaineri, la Chiesa di San Bernardo e il monumento agli alpini.
Tour in A35: Roncadelle

Calcio in provincia di Bergamo sulla A35

I murales, il castello medievale e la Chiesa di San Vittore.
Murales a Calcio

Turismo accessibile sul Lago d’Idro

Suggerimenti di visita per persone con disabilità ed esigenze specifiche
Lago d'Idro

Itinerario romanico-gotico nel Lodigiano

Itinerario artistico alla scoperta del Lodigiano
Lodi Vecchio - basilica dei XII apostoli

Tour in A35: Pozzuolo Martesana

La Basilica di S. Francesco, le tombe longobarde e il parco della Martesana.
Tour in A35: Pozzuolo Martesana

San Zenone al Po

L’importante storia di San Zenone al Po è legata alla sua posizione alla confluenza dell’Olona con il Po. Il Comune di San Zenone al Po ha una superficie di 686 ettari (6,86 Kmq) ed è situato nella parte est della provincia di Pavia denominata Bassa Pavese (talvolta: Basso Pavese oppure Campagna Sottana Pavese), alla confluenza del Fiume Olona con il Po. Il territorio, pressochè pianeggiante, è caratterizzato da un intenso sfruttamento agricolo a mais, riso e arboricoltura del pioppo, quest'ultima, in particolare, lungo le golene dei due fiumi. In questo luogo sin dal Medioevo transitarono eserciti e flotte fluviali, e numerosi furono gli scontri in armi. Personaggio illustre di questa terra di fiume fu Gianni Brera, giornalista sportivo e scrittore nei cui scritti San Zenone e il Po tornano spesso legati ai ricordi d’infanzia. GIANNI BRERA (nato a San Zenone nel 1919 , morto nel 1992) è stato uno dei migliori giornalisti italiani sia per esperienza e competenza sia per originalità di stile e cultura. Laureato in Scienze politiche ha diretto quotidiani e settimanali sportivi, collaborato a periodici di grande diffusione e tenuto rubriche sportive alla televisione. E' inoltre autore di libri di storia, di biografie dedicate a personaggi illustri e di fortunati romanzi (Naso bugiardo, Il corpo della ragassa, Il mio vescovo e le animalesse), alcuni dei quali ambientati a San Zenone, la sua felice Pianariva. Il Po e l'Olona esercitano una grande influenza sulla vita dei Sanzenonesi, l'incontro della 'Madre Olona' con il grande Fiume rende all'aria qualcosa di magico, un influsso che viene avvertito anche da coloro che vengono per la prima volta a San Zenone. L'ambiente fluviale, i canali e le rogge nonchè la relativa abbondanza di pesce, favoriscono la pratica della pesca sportiva e di tutte le altre attività turistiche legate ai fiumi (spiaggia, barche, canoe ecc.). Lungo la riva del Po esiste un piccolo porticciolo turistico privato, 'Imbarcadero', dotato di bar ed attracchi per natanti, situato nelle vicinanze di una splendida spiaggia a sabbia, per gli amanti dei bagni e delle abbronzature, aperto anche alla sera per chi vuole approfittare del fresco e della splendida cornice del paesaggio fluviale notturno. Per gli appassionati della natura e degli sport, il paese offre un maneggio, una aviosuperficie per aerei untraleggeri ed alianti, un centro sportivo, gestito dalla parrocchia, dotato di: campi da calcio, tennis, pallavolo \ pallacanestro , bocce, bar - sala biliardo e angolo ludico per bambini; è possibile fare interessanti escursioni nella natura, in bicicletta, a piedi o a cavallo, lungo gli argini che costeggiano i fiumi, nei boschi e sugli arenili (per l'occasione la locale Pro Loco, appena rifondata, ha intenzione di creare al più presto una serie di itinerari naturalistici). La riva destra dell'Olona è costeggiata da due  splendidi Lungo-fiume, che dal ponte si diramano a valle (Lungo Olona F. Garavaglia) ed a Monte (Lungo Olona Don Battista Trabatti) da dove si possono ammirare, oltre al paesaggio, gli animali acquatici presenti nell'ultimo tratto del corso d'acqua (germani, oche, anatre comuni, gallinelle e occasionalmente aironi e cormorani).

Santa Cristina e Bissone

Santa Cristina era già ricordata nella più antica relazione di viaggio che menzioni la Via Francigena: l’itinerario di Sigerico del X secolo. La rilevanza spirituale e logistica di Santa Cristina era dovuta alla presenza di un importante Monastero (Via Dante) di cui oggi sono riconoscibili l’impianto medievale e i rimaneggiamenti secenteschi. All’interno di una bifora gotica, sono ancora presenti quattro colonnine con capitelli dell’VIII secolo, originariamente provenienti dal palazzo regio di Corteolona.

Castello d'Agogna

A Castello d’Agogna sorge l’antico Castello di origine medievale. Nella sua lunga storia ha visto numerosi possessori,dall’abbazia di Santa Croce di Mortara a stirpi nobiliari di ricchi proprietari terrieri fino alle truppe tedesche che lo occuparono per breve tempo nel dicembre 1944. Il Castello è ora sede di eventi e manifestazioni culturali.

Gambolò

Nel 1481, il trecentesco Castello, già appartenuto ai Beccaria, passò sotto il controllo di Ludovico il Moro, che vi risiedette con una certa continuità. All’edificio si accede attraverso il portale rimaneggiato in epoca barocca nel quale si riconoscono ancora le feritoie dei bolzoni dell’antico ponte levatoio. Oggi, all’interno del Castello è situato il Museo Archeologico, che raccoglie oltre 1200 reperti della civiltà lomellina dalla preistoria, all’epoca celtica e all’età romana, illustrati da numerosi pannelli esplicativi.
Castello di Gambolò

Frascarolo

Frascarolo sorge in prossimità del territorio piemontese, in posizione storicamente strategica. Nel Trecento fu edificato il Castello visconteo, da allora al centro di aspre contese territoriali.In seguito distrutto dal capitano di ventura Facino Cane che mirava alla conquista dei possedimenti viscontei, fu ricostruito all’inizio del Cinquecento dagli Sforza. Nel 1882 su commissione della famiglia Vochieri fu completamente restaurato dall’architetto Vandone, il quale conferì al Castello i tratti signorili di un’elegante e sontuosa residenza aristocratica.Il Castello ospita il Museo del Contadino.
Castello di Frascarolo

Alla scoperta della forra

Partendo da Pieve scenderemo lungo il vecchio e scosceso sentiero del Porto, in passato unico collegamento con il Lago, affiancando pareti rocciose dalla vegetazione mediterranea per giungere alla “Strada della Forra”. Immaginata dal noto Professor Arturo Cozzaglio è un’opera incredibile soprattutto per l’epoca in cui fu realizzata. L’imponenza della natura, unita all’ingegno umano, si manifesterà nella Forra scavata dal torrente Brasa da cui risaliremo per tornare a Pieve dove ammirare di nuovo il Lago dalle sue terrazze. L’escursione è arricchita da un piccolo ristoro, nel punto più suggestivo del percorso, presso il Ristorante La Forra. Partenza: ore 9:45 – iNFOPOINT Pieve, Piazza Guglielmo MarconiDurata: Circa 5 oreLivello Difficoltà: Escursionistico, intermedioEtà minima: 10 anniPartecipanti: massimo 15 persone Partendo da Pieve scenderemo lungo il vecchio e scosceso sentiero del Porto, in passato unico collegamento con il Lago, affiancando pareti rocciose dalla vegetazione mediterranea per giungere alla “Strada della Forra”. Immaginata dal noto Professor Arturo Cozzaglio è un’opera incredibile soprattutto per l’epoca in cui fu realizzata. L’imponenza della natura, unita all’ingegno umano, si manifesterà nella Forra scavata dal torrente Brasa da cui risaliremo per tornare a Pieve dove ammirare di nuovo il Lago dalle sue terrazze. L’escursione è arricchita da un piccolo ristoro, nel punto più suggestivo del percorso, presso il Ristorante La Forra. Con Tremosine Welcome Card l’esperienza è gratuita. ATTENZIONE: I percorsi sono indicati per persone con una discreta esperienza escursionistica in ambienti naturali, in buone condizioni psico-fisiche, senza problemi cardiaci, alta pressione, epilessia o altre malattie o disfunzioni che possano pregiudicare o mettere in pericolo l’iscritto o il gruppo durante l’esperienza.  Il percorso presenta un primo tratto ripido con alcune esposizioni, non adatto a chi soffre di vertigini. GUIDA: Le esperienze prevedono l’accompagnamento da parte di una guida abilitata. La guida parla italiano e inglese. EQUIPAGGIAMENTO: Consigliate scarpe da trekking con suola scolpita, abbigliamento sportivo adeguato all’esperienza (giacca antipioggia, berretto, occhiali sa sole, zainetto), adeguata scorta d’acqua/alimenti in base alle proprie esigenze. A tutti i partecipanti verrà omaggiata una bottiglia di acqua naturale offerta da TAVINA. COSTO: La quota prevista per la partecipazione all’evento è pari ad € 5,00 Adulto / € 3,00 Ragazzi 6-12 anni. In caso di previsioni meteo avverse la guida può decidere variazioni all’itinerario o l’annullamento della data. In caso di annullamento Pro Loco Tremosine si occuperà di avvisare e rimborsare gli iscritti entro le ore 19.00 del giorno precedente l’esperienza.