- Musica e spettacolo
Vita da fuori sede a teatro
In scena, un palco essenziale: grandi scatoloni di cartone, apparentemente inermi, ma in realtà custodi di memorie, promesse, paure e sogni per il futuro. È attraverso questi scatoloni che prende forma la narrazione, perché ogni volta che uno viene aperto… non si sa mai cosa può saltare fuori!
Vestiti stropicciati, amuleti scaramantici, una frittata di maccheroni firmata "mammà", il primo mouse o magari… l’ultimo libro da studiare, tutte quelle cose materiali che servono per un vero e proprio trasloco di un fuori sede.
Ogni oggetto è una miccia pronta ad accendere aneddoti, risate, confessioni. Ed è da qui che parte il coinvolgimento diretto del pubblico, che verrà "interrogato" su temi scatenati proprio da ciò che le scatole rivelano.
E se salta fuori una frittata di maccheroni? I nostri protagonisti – complici e provocatori – punteranno il dito verso qualche spettatore e chiederanno: "Qual è quella cosa assurda, o tenerissima, che tua madre ti ha fatto portare con te quando sei partito da casa?"
Un modo divertente per entrare nelle vite degli altri, per scoprire che – in fondo – certe esperienze da fuori sede sono universali, anche se ogni storia è unica.
Momento speciale: “Non ne posso più!” È l’apice empatico dello spettacolo. Entra in scena un piccolo divano – proprio come quello degli studi degli psicologi. I due protagonisti, seduti ai lati opposti, come due veri professionisti della mente umana, invitano uno spettatore a salire sul palco e… sdraiarsi.
Qui inizia la “seduta teatrale”: un’occasione per raccontare le disavventure più assurde, i drammi quotidiani, le follie della vita da studente fuori sede. La terapia si conclude con un ultimo, liberatorio sfogo: “NON NE POSSO PIÙ DI…”
…un professore, un coinquilino, un esame, un vicino rumoroso… chiunque abbia reso la vita più complicata!
È l’unico spettacolo al mondo in cui nel prezzo del biglietto è compresa sia il posto a sedere che una seduta!
Orari
21:00