- Musica e spettacolo
Manerba Jazz Festival 2025
Quando il sole di luglio cala dietro le dolci colline moreniche del basso Garda e il lago si colora di riflessi rosati, a Manerba si alza puntuale un altro tipo di luce: quella dei riflettori che illuminano Minerva Musicae, il festival jazz che da quattro anni richiama in provincia di Brescia nomi d’eccellenza da ogni angolo del pianeta.
Dal 17 al 27 luglio 2025 saranno sette (anzi otto, grazie a un “fuori programma” pensato dagli organizzatori) gli appuntamenti di una rassegna che ha già conquistato critici, appassionati e semplici curiosi con la sua formula vincente: musica di altissima qualità in scenari naturali di rara bellezza.
Un palcoscenico diffuso tra ulivi e acque cristalline
Il cartellone 2025 conferma le due location che negli anni sono diventate veri e propri co-protagonisti dell’esperienza: i giardini della chiesa di San Giorgio, un terrazzo verde sospeso tra ulivi secolari e mura medievali, e l’isola di San Biagio, più nota come l’isola dei conigli, raggiungibile con una breve passerella in pietra durante il periodo di secca.
Da un lato il silenzio quasi monastico della collina; dall’altro l’abbraccio dell’acqua che culla le note e disperde gli applausi in eco leggere.
Chi è già stato a Minerva Musicae lo sa: il contesto fa la differenza, invitando il pubblico a un ascolto attento, sensoriale, “immersivo” in ogni senso.
17 luglio. Il fascino visionario di “Reverse Motion”
Sarà l’Alessandro Lanzoni Trio, arricchito dall’estro di Francesco Cafiso, ad aprire la rassegna giovedì 17 luglio (21:15, Giardini di San Giorgio). “Reverse Motion” parte da un’idea semplice quanto audace: voltarsi indietro per scoprire nuove strade in avanti.
Il pianoforte di Lanzoni, il contrabbasso di Matteo Bortone e la batteria di Enrico Morello dialogano con il sax di Cafiso all’insegna di continui ribaltamenti di prospettiva, dove swing tradizionale e modernità armonica si inseguono a ritmo di sorprendenti contrappunti.
Un viaggio sonoro che promette di fare da bussola all’intero festival, ricordando che il jazz è, prima di tutto, arte del presente.
19 luglio. Mike Stern: quarant’anni di chitarra e libertà
Due giorni dopo, sabato 19 luglio (21:15, Isola di San Biagio), l’attesa sale alle stelle con la Mike Stern Band. L’ex enfant prodige di Miles Davis arriva sul Garda con una formazione che fa venire i brividi solo a leggerla: Dennis Chambers alla batteria, Jimmy Haslip al basso, Bob Franceschini al sax e l’inconfondibile Leni Stern tra chitarra elettrica, n’goni e voce. Sarà una lezione di fusion vitaminica, quella che mescola funk, rock e pura improvvisazione bebop con la disinvoltura di chi vive la chitarra come un’estensione diretta del pensiero.
20 luglio. Camille Bertault, la poesia scat che conquista Parigi
Definita da Vanity Fair “la nuova voce del jazz”, la parigina Camille Bertault incanterà i Giardini di San Giorgio domenica 20 luglio, sempre alle 21:15. Il suo quintetto – Julien Alour alla tromba, Fady Farah al piano, Christophe Minck al basso e Minino Garay alle percussioni – intreccia testi in francese, vocalizzi scat e improvvisazioni corali, creando un ponte tra chanson, swing e avanguardia. In scaletta il materiale dell’ultimo album, capace di alternare leggerezza e profondità con lo stesso sorriso luminoso che caratterizza l’artista sul palco.
24 luglio. Doppio set: contaminazioni elettriche e classici reinventati
Giovedì 24 luglio Manerba farà il bis, regalando al pubblico due concerti nel giro di un’ora. Si parte alle 21:15 con il Luigi Masciari Quartet e il progetto “Somewhere in My Mind”: una caleidoscopica miscela di jazz, funk ed elettronica, spinta dalle tastiere di Ettore Carucci e dalla batteria di Roberto Giaquinto. Alle 22:15, senza cambiare scenografia, si passa al raffinato Piero Bassini Trio: Giorgio Muresu al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria sostengono il pianista in un omaggio filologico – ma mai calligrafico – ai grandi standard, tra ballad vellutate e uptempo brillanti. Una staffetta che mette a confronto due anime complementari del linguaggio jazzistico.
25 luglio. 2 pianoforti, infinite scintille
Il 25 luglio (ore 21:15) si annuncia come la serata delle sorprese: Dado Moroni e Andrea Bacchetti si sfideranno a colpi di ottave sui tasti bianchi e neri. Moroni, veterano del be-bop e dello swing europeo, incontra la sensibilità classica del raffinato interprete bachiano che ha incantato i teatri internazionali. Il risultato? Un duello gentile, un ping-pong di citazioni che attraversa secoli di musica e li restituisce in tempo reale sotto forma di improvvisazioni travolgenti. Qui il jazz diventa lingua franca, capace di tradurre Debussy in swing e Duke Ellington in lirismo cameristico.
26 luglio. Christian Sands: quando la tecnica incontra l’emozione
Sabato 26 luglio tocca al Christian Sands Trio chiudere la parentesi dei Giardini di San Giorgio. Vincitore di un Grammy e allievo prediletto di Billy Taylor, Sands è celebre per un pianismo che unisce precisione chirurgica e calore soul. Il nuovo progetto, “Embracing Dawn”, alterna brani originali a riletture ardite dei classici hard-bop, con un interplay che non lascia un secondo di respiro all’ascoltatore. È il climax perfetto prima dell’epilogo sull’isola.
27 luglio. Bill Evans & The Vansband All Stars: gran finale sull’Isola dei Conigli
Domenica 27 luglio (21:15, isola di San Biagio) arriva il momento dell’addio in grande stile: Bill Evans (sì, proprio il sassofonista che a vent’anni registrò sei album con Miles Davis) guida un dream team formato da George Whitty alle tastiere, Keith Carlock alla batteria e Felix Pastorius al basso. Il repertorio, ancora top secret, promette incursioni funk, derive rock e ampi spazi per l’improvvisazione collettiva. Un’occasione irripetibile per ascoltare dal vivo uno degli strumentisti che più hanno contribuito a evolvere il suono del sax tenore fra gli anni ’80 e oggi.
Oltre la musica: un weekend slow tra natura, vino e borghi storici
Minerva Musicae non è soltanto un festival da “mordi e fuggi”. Molti spettatori scelgono di trasformare il concerto in un mini-viaggio, approfittando delle spiagge libere di Pisenze, dei sentieri panoramici della Rocca di Manerba o delle degustazioni nelle cantine che producono il doc Valtenesi. Chi arriva in barca può attraccare a “Porto Torchio”, cenare a base di pesce di lago e raggiungere in pochi passi la navetta per l’isola.
Chi preferisce la terraferma trova parcheggi segnalati e un servizio di bus navetta gratuito verso i Giardini. In altre parole, logistica snella, niente stress e tanta bellezza da godere con lentezza.
Biglietti, orari e informazioni utili!
I biglietti sono già in vendita su boxol.it con formule ridotte per under 25, over 65 e carnet-festival a prezzo agevolato.
L’ ingresso ai singoli concerti costa tra 25 e 40 euro a seconda della serata e della location; il transfer in battello per l’isola di San Biagio è incluso nella tariffa. Aggiornamenti in tempo reale, curiosità sugli artisti e videoclip saranno pubblicati settimana dopo settimana sulla pagina Facebook dell’assessorato al turismo e alla cultura di Manerba del Garda (Manerbaeventi).
Si consiglia di arrivare almeno mezz’ora prima dell’inizio per agevolare le procedure di accesso e di munirsi di una felpa leggera: la brezza serale del lago può sorprendere anche a luglio.
Un futuro che profuma di presente.
Nel giro di quattro edizioni “Minerva Musicae” ha dimostrato che la provincia italiana può diventare un hub culturale internazionale quando competenza, coraggio e collaborazione si incontrano.
Il 2025 alza ulteriormente l’asticella con una line-up che coniuga superstar e giovani promesse, tradizione e contaminazione.
Se siete amanti del jazz, non serve aggiungere altro.
Se vi avvicinate per la prima volta, lasciatevi guidare dalla curiosità: scoprirete che una sola sera può bastare a cambiare il vostro modo di ascoltare la musica. I biglietti stanno andando a ruba, le sponde gardesane sono pronte ad accogliervi.
Allora: accordate l’anima, preparate il cuore e segnate in agenda le date più frizzanti dell’estate bresciana.
Manerba vi aspetta, e il jazz non è mai stato così vicino.