- Arte e Cultura
La vedova scaltra
Di Carlo Goldoni, con Francesca Inaudi e Giuseppe Zeno, regia Gianluca Guidi. In una locanda della città più meravigliosa, affascinante e del mondo - Venezia - quattro pretendenti di nazionalità diversa ma tutti figli della futura Europa Unita sono affascinati dalla bella vedova de' Bisognosi. Tutti ricchi, benestanti discendenti da famiglie blasonate, tutti campanilisti e affascinati dalla bella e forse inarrivabile Rosaura. La vedova Scaltra. Rosaura Lombardi vedova de' Bisognosi è una donna moderna, dalla natura antica. Una figura che presenta quella sensibilità e quell'intuizione appartenenti all'universo femminile. Sa ribellarsi al padre e si oppone alle nozze della sorella con un uomo molto più anziano (lei ne aveva sposato uno del quale è rimasta vedova) e, ora che può, sospesa e in bilico per prendere la decisione giusta, ponte tra la commedia vecchia e il mondo nuovo, per sè sceglie di scegliere il suo uomo. Nella migliore tradizione della vita vissuta. La meta/menzogna che adopera per sceglierlo è rappresentativa di un estro che appartiene ad esseri superiori quali sono, in realtà, le donne. Rosaura è pilota del proprio destino, opera e decide non tanto lasciandosi guidare dai sentimenti, quanto piuttosto seguendo criteri razionali. Per seguire il suo scopo, mette a nudo le debolezze del genere maschile, fino a metterle quasi in ridicolo. Compie una rivoluzione femminista ante-litteram che, se ne avesse mantenute le connotazioni, avrebbe fatto vincere a tutto campo quel desiderio legittimo di emancipazione che ha caratterizzato, alla fine del '900, l'universo femminile. Complici la sua Venezia, il Carnevale, e, di nuovo, la sua modernità , Rosaura nasconde il suo volto dietro ad una maschera non soltanto quando realmente indossata; ella la usa a guisa di condottiero per vincere (forse inconsapevolmente) una guerra di cui lei stessa non conosce i confini se non quelli personali. Goldoni evita di raccontarci (in unâ¿¿altra commedia) ciò che la vita ha riservato a lei e al Conte di Bosconero durante la loro storia o unione. E forse è meglio così. Lasciamo che i nostri eroi incontrino una normalità che è assolutamente privata. Tutto il resto è in divenire.