Milano al top

Con i suoi grattacieli a sfidare le vertiginose altezze del Duomo e delle montagne circostanti...

È la Milano che sale.

È cresciuta in altezza, verticalmente, negli anni, per conquistare nuove prospettive, per guardare lontano e aprire una finestra sul futuro.

Ecco, quindi, gli edifici "al top" della città: la vista da qui è uno spettacolo, garantito!

Torre Isozaki (o Torre Allianz) — Progettato dall'architetto giapponese Isozaki e dall'italiano Maffei, con i suoi 207 metri effettivi è il secondo edificio più grande d'Italia. Il grattacielo con i suoi cinquanta piani è in grado di ospitare fino a 3.800 persone. Si trova a Citylife, fermata Tre Torri della Metro 5 di Milano. Le tre Torri in questione sono altrettanti grattacieli, e cioè: Torre Hadid (detta lo Storto), Torre Libeskind (detta il Curvo) e, appunto, Torre Isozaki (detta il Dritto).

(ph: leca.it)

Torre Branca — È iniziato tutto con lei, la Torre Branca, quasi un'opera d'arte in acciaio alta 108,60 metri, situata nel cuore del Parco Sempione. Fu progettata nel 1933 dall'architetto Gio Ponti, in occasione della quinta mostra Triennale, e fu poi restaurata e restituita ai cittadini dalla Fratelli Branca, come testimonia il nome. Essendo uno dei punti panoramici sempre aperti al pubblico, vale la pena farci una visita per godersi lo spettacolo della Milano vista dall'alto, almeno una volta nella vita!

Torre Velasca — Dici Milano e pensi, in ordine, al Duomo, al Castello Sforzesco e alla Torre Velasca. Amato e criticato da appassionati e detrattori, l'edificio è entrato nell'immaginario comune e riveste, al di là di tutto, un'importanza storica e culturale. Da un lato, per il suo indubbio valore architettonico, per la sua interpretazione del Brutalismo e dello stile Neoliberty e per il team di professionisti che lo progettò tra il 1956 e il 1958: gli architetti B.B.P.R., cioè, Banfi, Barbiano di Belgiojoso, Peressutti e Rogers. Dall'altro, per essere assurta, negli anni, a simbolo della Milano della crescita economica e dello sviluppo.

Grattacielo Pirelli — Amichevolmente chiamato "Il Pirellone", questo edificio razionalista, con i suoi 127 metri d'altezza, è considerato una delle più pregevoli opere architettoniche della Milano del dopoguerra. Costruito, in vetro, acciaio e cemento, tra il 1956 e il 1961, su progetto di Gio Ponti, è stato per anni sede della Regione Lombardia. Da non perdere, uno sguardo al panorama che si apprezza dal suo trentunesimo piano, conosciuto come il Belvedere, aperto solo in determinate giornate dell'anno o in occasione di eventi speciali.

Palazzo Lombardia — Chi ha spodestato il Pirellone dal suo ruolo istituzionale? Il Palazzo Lombardia, un moderno complesso di edifici dalla forma sinusoidale che si sviluppa su un'area di circa 33.700 metri quadrati, ospita gli uffici della Regione.La torre più alta tocca i 161,30 metri e il suo fiore all'occhiello è il panoramico 39mo piano, accessibile al pubblico solo in occasioni particolari.

Torre Unicredit — E per il titolo di più alto edificio di Milano, the winner is… Con la loro scultorea guglia che tocca quota 231 metri, le tre Torri Unicredit, un complesso spettacolare di edifici in vetro specchiato. La loro forma sinuosa e dinamica racchiude una nuova piazza, intitolata a Gae Aulenti, che è diventata un nuovo spazio pubblico e di incontro fruibile dai cittadini e dai visitatori.

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