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I grandi Faggi di Morterone

Maestosi alberi impreziosiscono un luogo davvero magico, dove il tempo sembra essersi fermato.

Dove
Sentiero dei Grandi Alberi, Loc. Frasnida, Morterone (LC)

Vicino a Lecco (solo sulle carte geografiche, non per la durata del tragitto), nascosto dietro al celebre monte Resegone, esiste un luogo inaspettato ed unico: la verdissima conca di Morterone, comune che da anni è sul podio dei meno popolosi d’Italia, non arrivando neanche a 40 abitanti.

 

Raggiungerlo non è molto agevole; da Ballabio in Valsassina sale una tortuosa strada di una quindicina di km, che intrepida si aggrappa ad aspri versanti rocciosi. Arrivati allo scollinamento (Forcella di Olino a 1183 m s.l.m.) si apre un incantevole luogo davvero fuori dal tempo, dove storici nuclei di case sono sparsi in un’ampia vallata cinta da alte montagne boscate. Un modo davvero speciale per vivere questo incredibile ambiente è il Sentiero dei Grandi Alberi.

Come fa presagire il nome si tratta di un percorso che guida attraverso incredibili esemplari arborei, non mancando di fare immergere anche in località antiche dai caratteristici edifici in pietra e di fare apprezzare le opere del Museo d’Arte Contemporanea all’aperto di Morterone. Subito il sentiero, lungo circa 7 km e di facile percorrenza, presenta splendidi frassini, abeti e larici, ma i protagonisti indiscussi sono i monumentali faggi. In località Frasnida, a margine di una pendente area prativa, appare uno tra i più belli, con un tronco di circonferenza prossima ai 4 metri (diametro 125 cm) e un’altezza di quasi 20 metri. L’esemplare, dal grande impatto estetico e paesaggistico, è però solo uno dei monumenti verdi che si possono ammirare lungo il percorso.

Interessante è anche notare l’evoluzione del bosco: in varie faggete si vedono esemplari solitari maestosi, circondati da tanti altri molto più giovani. Ciò è dovuto al fatto che queste zone erano un tempo pascoli dove gli alberi più grandi fungevano da riparo per gli animali; con l’abbandono del territorio, dai faggi isolati se ne sono generati molti altri, che hanno trasformato il paesaggio in un ombreggiato bosco.

Monumento verde liberamente visitabile.

(Ph: Luca Pernechele) 
 
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