Ho trovato 224 risultati per navigli

Lungo i navigli cremonesi

Alla scoperta di un territorio ad alto valore naturalistico e ambientale.
navigli cremonesi

Serio, Tormo, fontanili e navigli: tra parchi e corsi d’acqua.

I parchi e le riserve naturali sono protagonisti della provincia cremonese, tra campi coltivati, torrenti e cascine.

Bernate Ticino: il Naviglio e la Canonica

Ci sono posti incantevoli alle porte di Milano che meritano sicuramente una visita e che danno la sensazione di essere quasi in vacanza.   Fuori Milano, a circa 30 km dalla città, una zona moto interessante da visitare o dove passare un po' di tempo sono sicuramente il Naviglio grande con i suoi borghi. Una zona immersa nella natura dove ancora si respira un’atmosfera genuina e dove tradizioni e antiche usanze sono ancora vive. Un itinerario molto carino e interessante che non richiede molto tempo è Bernate Ticino, con la sua favolosa Canonica, il naviglio e il calendario celtico nascosto nei boschi.Dalla piazzetta principale di Bernate si può cominciare con una passeggiata a piedi lungo il Naviglio Grande e volendo si può arrivare a piedi fino a Boffalora Ticino. Il paesaggio è molto bello e rilassante, tutto immerso nel verde della natura. Bernate Ticino solo con la sua Canonica merita una visita. Si tratta di una grande chiesa seicentesca in superficie e l’altra, quella “sotterranea” e più antica. Il complesso architettonico è un punto di interesse per i pellegrini della Via Francisca, custode della storia e della cultura bernatese.I pellegrini possono usufruire gratuitamente delle visite guidate da marzo ad ottobre, senza prenotazione, tutte le domeniche dalle 15.30 alle 16.30 (escluso il mese di agosto e la seconda domenica del mese di settembre). Proseguendo e addentrandosi per campi si arriva al punto in cui si trova Il calendario celtico, in una radura affacciata sulla tranquilla e suggestiva lanca di Bernate, che il Ticino traccia insinuandosi nel bosco. Risale al 1999 ed è opera del parco del Ticino.Il calendario è costituito da una pietra tonda in granito che riporta i segni dello zodiaco celtico, posta al centro della radura. Lungo il perimetro della spianata sono stati piantati alberi di diverso tipo, come il carpino bianco, la betulla, l'acero, il corniolo che corrispondono ai segni dello zodiaco. Si tratta di un breve itinerario, a poca distanza da Milano, che vi porterà a scoprire una zona davvero molto bella. 

Milan l'è un grand Milan

Arriviamo in Darsena

Borgarello

Borgarello si trova nel Pavese, nella pianura a nord di Pavia, lungo il Naviglio Pavese. In epoca viscontea fu incluso nel Parco Nuovo, vasta tenuta di caccia tra il Castello di Pavia e la Certosa.   Il Parco Visconteo Anticamente Barco (Barcho Vecchio) di Pavia, con un'ampiezza di 14 km2e un perimetro di 15 km, fu voluto da Galeazzo II Visconti dopo il 1360. Recintato con un muro di mattoni alto 4 braccia (due metri e mezzo), si estendeva dalla città verso nord sino a Cantone delle Tre Miglia (Borgarello), San Genesio e Due Porte. Una trentina d'anni dopo, il successore Gian Galeazzo ampliò il Parco sino a 22 km2, estendendolo verso Nord da tre a cinque miglia e costruì un nuovo muro, a proseguimento del primo, a racchiudere Torre del Mangano, Porta d'Agosto, Ponte Carate e Porta Chiossa. Il muro di cinta fu completato intorno al 1399: lungo quasi 25 km, aveva uno spessore di tre teste di mattone (quasi 90 cm), fondamenta profonde due braccia (circa m 1,25), era alto 4 braccia (due metri e mezzo) e terminava con un tettuccio alto un altro braccio. Alla costruzione e alla manutenzione del Parco furono necessarie massicce opere di sistemazione idraulica, opere di fine ingegneria, che come i Navigli milanesi anticiparono l'opera di Leonardo. Il parco era ricco di boschi, di querce, castagni, ontani e olmi. Un grande giardino di caccia, dai paesaggi magicamente intrecciati di natura e di artificio, nel quale persino i nomi dei luoghi vennero cambiati e quasi tutte le tracce più antiche si persero per celebrare le opere e le glorie della nuova famiglia di Signori, eccettuati solo il nome di Borgarello e le dediche delle due chiese di Borgarello e di Torre del Mangano a due "santi guerrieri": l'una a San Martino di Tours, santo legato ai pellegrinaggi, l'altra a San Michele (dedicazione tradizionalmente legata alla storia del Longobardi). Le porte del Parco conservano ancora il loro nome, a distanza di oltre sei secoli, mentre le tracce di dedicazioni più antiche sono sepolte e scomparse. Dopo Ludovico il Moro (1500) iniziò la decadenza del Parco. Dopo la battaglia di Pavia (1525), nel muro di cinta furono aperte numerose brecce, e poi ampi tratti di muratura caddero o furono asportati dai contadini per reimpiegarne i mattoni, sino alla sua totale demolizione. Il Naviglio Pavese Iniziato nel XVI secolo dagli Spagnoli e poi interrotto, il progetto fu ripreso in età napoleonica e ultimato sotto il governo austro-ungarico nel 1819. Fino all’ultimo dopoguerra fu importante come canale di irrigazione e come via di navigazione; chiatte trainate da cavalli trasportavano allo scalo milanese di Porta Ticinese la ghiaia del Ticino (e occasionalmente anche passeggeri disposti a un viaggio piacevole, ma lungo un’intera giornata). La navigazione era favorita dalla lievissima pendenza e dalla presenza di conche – di concezione leonardesca – per superare i dislivelli.  L’Alzaia, che costeggia il Naviglio, nei documenti dei secoli XV e XVI, era detta “la stradella del Duca” o “ stradella del Signore”. Fino a tempi recenti, dove ora è situato il ponte, un muretto in granito delimitava l’affaccio da Borgarello sull’Alzaia: il cosiddetto “sasso”. Da qui il modo di dire locale “d’la Rüsa al Sass” per indicare i due limiti estremi est e ovest del paese.  Lungo l'Alzaia del Naviglio Pavese scorre la ciclabile che  da Milano conduce, seguendo le acque del fiume per 30 km, alla Certosa di Pavia e con altri 6 km al centro storico di Pavia. Cascina Repentita Vestigia dell'antico Parco Visconteo sono ancora visibili presso la Cascina Repentita - già citata con questo nome in un atto del 1111 (probabilmente per il fatto che nell'Alto Medioevo ospitava, o aveva ospitato, una comunità di recupero per le "prostitute pentite di Pavia"), situata sulla strada interpoderale che collega la Cantone Tre Miglia ai borghi di S. Genesio e Mirabello, citata già in un atto del 25 gennaio 1111. Una cascina con la tipica base quadrata delle costruzioni rurali lombarde, rimaneggiata e con la parte storica in cattivo stato di conservazione. Tra le risaie e vicino alla linea ferroviaria. La rese famosa Francesco I, re di Francia. Questa è una cascina di importanza storica. Cercate la lapide che ne spiega le ragioni. La leggenda narra che la Zuppa alla Pavese nacque qui, preparata da una contadina, come piatto improvvisato; ne conoscete la ricetta? Lo scontro tra francesi e spagnoli è iniziato “sul far dell’alba”, chiudete gli occhi e immaginate i colori e i rumori della battaglia. Vuole la tradizione che il giorno della sua sconfitta Francesco I vagasse per le campagne attorno alla città, stanco e affamato ("Tutto è perduto, fuorchè l’onore e la vita, che è salva"). La vita gliel’avrebbe salvata una contadina, cui il sovrano si era rivolto per avere del cibo. "Sul fuoco del camino bolliva un brodo di barlande (borragine) e non di carne", merce rara per l'epoca, una fetta di pane casereccio, cotto la domenica nel forno comune con le altre donne della cascina, e un uovo fresco.  Il re apprezzò e firmò l'atto che lo allontanò per sempre da queste lande. Francesco I, tornato in patria dopo un anno di prigionia, introdusse a corte questa zuppa che ebbe un tale successo da divenire ben presto una celebre pietanza destinata a fama secolare. Fonte: Comune di Borgarello Photo: Comitato “Villa in Comune”

Navigando tra natura e storia

Ritrovo all'approdo di Boffalora sopra Ticino (MI) Navigazione guidata sul Naviglio Grande. Attraverso l'esperienza diretta della navigazione lungo le acque del Naviglio Grande s'intende raccontare la vita di un canale che nei secoli ha favorito lo sviluppo economico, sociale e culturale della città di Milano e della pianura lombarda. Si partirà dall'imbarcadero di Boffalora sopra Ticino per una mini crociera che attraverserà Bernate Ticino, con la sua splendida Canonica Agostiniana, fino ad arrivare alla località di Rubone, con una delle prime torri di avvistamento del canale. Ritorno in barca a Boffalora sopra Ticino. Trasferimento a Robecco sul Naviglio (MI)Visita dell'esposizione "Il Naviglio Grande, una storia per immagini" situata all'interno di Villa Terzaghi a Robecco sul Naviglio e dedicata all'importanza che questo canale ha avuto nei secoli scorsi per la città di Milano e per il territorio circostante. Al termine della visita pranzo al sacco. Trasferimento a Bernate Ticino (MI)Visita guidata alla Canonica Agostiniana di Bernate Ticino. Sviluppatosi lungo entrambe le sponde del Naviglio Grande, l’abitato di Bernate Ticino compare menzionato già in un documento del 1098. Il centro storico, ancora ben conservato nel suo impianto antico, è dominato dal complesso costituito dalla parrocchiale dedicata a S. Giorgio e dall'adiacente Canonica Agostiniana caratterizzata da un’elegante loggia centrale, entrambi ben visibili ad ovest dall’alzaia del Naviglio Grande.

Da Milano a Cassano d'Adda

Lungo il Naviglio Martesana per raggiungere il fiume Adda, partendo da Milano
Da Milano a Cassano d'Adda

Escursione: Nosate, storia e natura nel Parco del Ticino

Escursione guidata da Santa Maria in Binda all’alzaia storica del Naviglio Grande, una passeggiata fra storia e natura nel Parco del Ticino

Morimondo

Il borgo di Morimondo e la sua Abbazia

Villa Clerici

Villa Clerici, fu una tra le più lussuose delle ville situate sul Canale e in tutto il Milanese.
Villa Clerici

L’Abbazia di Morimondo

Ritrovo all'approdo di Boffalora sopra Ticino (MI) Navigazione guidata sul Naviglio Grande. Attraverso l'esperienza diretta della navigazione lungo le acque del Naviglio Grande s'intende raccontare la vita di un canale che nei secoli ha favorito lo sviluppo economico, sociale e culturale della città di Milano e della pianura lombarda. Si partirà dall'imbarcadero di Boffalora sopra Ticino per una mini crociera che attraverserà Bernate Ticino, con la sua splendida Canonica Agostiniana, fino ad arrivare alla località di Rubone, con una delle prime torri di avvistamento del canale.Ritorno in barca a Boffalora sopra Ticino. Trasferimento con mezzi propri a Robecco sul Naviglio (MI).Visita dell'esposizione "ll Naviglio Grande, una storia per immagini" situata all'interno di Villa Terzaghi a Robecco sul Naviglio e dedicata all'importanza che questo canale ha avuto nel corso dei secoli scorsi per la città di Milano e per il territorio circostante. Al termine della visita pranzo al sacco. Trasferimento con mezzi propri a a Morimondo (MI).Visita dell’Abbazia di Morimondo fondata nel 1134 da un gruppo di monaci cistercensi provenienti dal Monastero di Morimond in Francia. Nel 1136 iniziarono i lavori di edificazione e da allora tale luogo è divenuto centro di cultura e spiritualità in quel lembo di terra lombarda, lambita dal Ticino, che si pone tra Pavia e Milano. Si visiteranno: l'Abbazia, il monastero, il chiostro e la sala capitolare.

Milano, il Ticinese

Con i Navigli è la casa delle serate a Milano. Il Quartiere Ticinese è anche centro culturale, tra Basiliche storiche e manifestazioni