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Da Bobbio al Pizzo dei Tre Signori

Quarta tappa della DOL (Dorsale Orobica Lecchese), nella quale si affronta l’impegnativa salita del Passo del Toro

Partenza/Arrivo
Da: Valtorta (BG)
A: Gerola Alta (SO)
Tipologia/Periodo
Trekking
Primavera/Estate/Autunno/Inverno
Durata/Lunghezza
6 ore
11km
Dislivello
Salita: 820m
Difficoltà
MEDIA

Nella quarta tappa della DOL (Dorsale Orobica Lecchese) si affronta l’impegnativa salita del Passo del Toro che dà accesso alla parte più alpina del cammino.

Il Passo del Toro costituisce uno dei passaggi più esposti dell’itinerario, a volte può rivelarsi impegnativo fino ad inizio estate a causa degli accumuli nevosi. In loro presenza, si consiglia di evitarlo andando in Cima allo Zucco del Corvo e scendendo attraverso un semplice canalino attrezzato con catene.

Oltre il Passo del Toro il cammino si va più agevole fino allo storico Rifugio Grassi dove è possibile pranzare. Il camminatore entra nel regno delle miniere di ferro, piombo e galena argentifera e attraversa uno splendido paesaggio d’alta montagna con emozionanti incontri con stambecchi, camosci e marmotte. Il sentiero scende al Lago di Sasso per risalire al Rifugio Santa Rita, posto sullo spartiacque tra la Valvarrone e la Val Biandino.

Dai Piani di Bobbio imboccare il Sentiero delle Orobie Occidentali (CAI 101) fino al Passo di Cedrino (1661 m). Da lì proseguire quasi in piano fino al più importante Passo di Gandazzo (1660 m), che mette in comunicazione Valtorta con Introbio. Qui inizia la ripida salita, che zigzagando, prende quota verso la vetta dello Zucco del Corvo (1976 m): poco sotto la cima vi è il famigerato Passo del Toro, uno dei passaggi più esposti dell’itinerario, a volte pericoloso fino a inizio estate a causa degli accumuli nevosi.

Superato il Passo continuare sul sentiero CAI 101, attraversando la costa al di sotto del monte Foppabona, al cospetto del Pizzo dei Tre Signori, sempre sul versante bergamasco di Valtorta. Una volta raggiunta la Baita Foppabona, di proprietà ERSAF, mantenere il percorso lungo il CAI 101, che scende lievemente verso destra, giungendo così al Rifugio Grassi. Superato il rifugio proseguire nuovamente sul sentiero CAI 101, all’inizio di Pian delle Parole e prendere sulla sinistra il Sentiero 80 scendendo fino a sfiorare il Lago di Sasso per poi risalire al Rifugio Santa Rita (1998 m).

Qui si può riposare oppure riprendere il cammino per 1.15 h e giungere al Rifugio Falc, avvicinandosi in tal modo alla Bocchetta di Trona, da raggiungere il giorno successivo attraverso il sentiero detto “della Tempestada”.

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Ph: Marco Caccia

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