- Arte e Cultura
Schegge di memoria disordinata a inchiostro policromo
Uno spettacolo di FAUSTO CABRA testo di GIANNI FORTE con Raffaele Esposito, Anna Gualdo, Elena Gigliotti scene Stefano Zullo disegno luci Martino Minzoni costumi Eleonora Rossi musiche Mimosa Campironi grafica e contributi video Francesco Marroproduzione Teatro Franco ParentiIl regista Fausto Cabra incontra Gianni Forte (Compagnia Ricci/Forte) per una pièce che trae ispirazione dal caso che scosse profondamente l'America degli anni '70 già raccontato nel libro Una stanza piena di gente di Daniel Keyes che ha ispirato la serie tv The Crowded Room.
Billy Milligan, riconosciuto colpevole di aver rapito e violentato tre ragazze, fu assolto per infermità mentale perché affetto da disturbo di personalità multipla: in lui ne coabitavano addirittura ventiquattro.
Tra reale e immaginario, scandagliando verità, ricordi e menzogne, lo spettacolo esplora le insondabili profondità dell'animo umano, le sue sfolgoranti illuminazioni, le sue inconfessabili oscurità.
Un lavoro, per il regista, dal forte valore politico che riflette sulla fragilità dell'identità. In un'epoca in cui ci si auto-ingozza di certezze e semplificazioni, è un invito a convivere con le sfumature e con la complessità e a riconoscere la contraddizione e la molteplicità come parti costitutive del nostro essere.(...)
Uno specchio teso alla nostra società, dove le molteplici interazioni digitali dettano comportamenti distorti e ispirano sembianze proteiformi, spingendoci a sviluppare personalità avatar, talvolta contraddittorie, per rispondere alle ingiunzioni/sirene che dovrebbero tirarci fuori dalle nostre profonde solitudini e ci conducono, invece, a uno stato mentale alterato, mentre sullo sfondo dei nostri traumi e paure danzano ombre dalle forme indeterminate.Gianni Forte