- Arte e Cultura
Longaretti a Sondrio. Figure, paesaggi, nature morte
Dal 23 ottobre al 22 novembre nelle sale espositive del MVSA - Museo Valtellinese di Storia ed Arte
L'ARTISTATrento Longaretti è nato a Treviglio nel 1916 e ha studiato all'Accademia di Brera, dove è stato allievo di Carpi e compagno di corso, tra gli altri, di Cassinari, Bergolli, Morlotti, Dobrznsky, Valenti e Kodra. Frequenta l'ambito di "Corrente", partecipa e assimila esperienze dei protagonisti Treccani, Guttuso, Morlotti, Birolli, Sassu e Vedova. Conclusi gli studi all'Accademia di Brera nel 1939, anno in cui vince il Premio Mylius e il Premio Stanga, è chiamato alle armi e inviato in Slovenia, Sicilia e Albania. Nel 1942 partecipa alla Biennale Arte di Venezia e nel 1943 esordisce con la sua prima mostra personale presso la Galleria La Rotonda di Bergamo. Dirige l'Accademia nell'arco di venticinque anni e spontaneamente lascia l'incarico nel 1978. Coniuga l'intensità d'impegno nell'attività didattica alla libera professione, realizza importanti opere d'arte sacra conservate in Vaticano, nel Duomo e nella Basilica di San'Ambrogio in Milano, nel Duomo di Novara e in molte chiese e istituti in Italia e all'estero. Nel corso degli anni è invitato ad allestire mostre personali e antologiche di grande rilievo sia su territorio nazionale che presso sedi estere di importanti musei e istituzioni. Longaretti, durante i suoi 80 anni di attività pittorica, ha dedicato la sua attenzione a un'incessante ricerca cromatica, alla qualità della pittura, alle vicende umane e drammatiche del suo secolo, rimanendo sempre fedele alla figurazione. All'età di 100 anni Trento Longaretti muore nel 2017 nella città di Bergamo.LA MOSTRALa mostra è organizzata dal Comune di Sondrio, in collaborazione con l'Associazione Trento Longaretti e Progetto Alfa. Il curatore Giovanni Valagussa ha scelto opere meno note dell'artista, che permettono di apprezzare la sua poetica in maniera più intensa. Una poetica che racconta figure senza tempo, personaggi senza luogo, senza sfondo perché universali e spesso attuali. Una poetica che racconta paesaggi che dipingono un mondo narrativo e lirico; una poetica che racconta nature morte che escludono la figura, ma l'elemento, l'oggetto risalta come personificato, diventa simulacro. Compaiono anche gli astratti, una strada che Trento ha percorso per sperimentare linguaggi e canoni differenti. La pittura di Longaretti nasce per essere pittura, e lui dipingeva per tutti. "Io mi compiaccio nel dipingere. Passare da un tono all'altro. Maneggiare la tavolozza. Provo un piacere fisico mentre dipingo". Trento Longaretti