- Arte e Cultura
The last days in Galliate
Pirelli HangarBicocca presenta the last days in Galliate la prima grande mostra personale in Italia di Leonor Antunes (Lisbona, 1972). Lo spazio espositivo viene ripensato radicalmente come un unico ambiente scultoreo, dove opere e luce si integrano.
Un percorso che rende omaggio alla tradizione modernista di Milano e a figure di spicco che hanno contribuito al suo sviluppo e successo come Franca Helg e Franco Albini.
Leonor Antunes reinterpreta attraverso le sue sculture la storia dell’arte, del design e dell’architettura del Ventesimo secolo, e in particolare la tradizione del Modernismo nelle sue istanze più radicali e di sperimentazione.
Oggi è tra gli artisti più interessanti del panorama contemporaneo, con mostre personali nelle maggiori istituzioni internazionali – come Whitechapel Gallery, Londra, San Francisco Museum of Modern Art, San Francisco, New Museum, New York, Kunsthalle Basel, Basilea e Fundação de Serralves, Porto.
La mostra in Pirelli HangarBicocca è concepita come una complessa installazione site-specific che invade i 1.400 metri quadrati dello spazio dello Shed: le opere, di cui molte create ex novo, entrano in dialogo con gli elementi strutturali e con la luce naturale per confluire in un’unica narrazione.
Milano e la sua ricca tradizione modernista, in particolare il lavoro degli architetti Franca Helg (1920-1989) e Franco Albini (1905-1977), diventano fonte di grande ispirazione per l’artista che intreccia tali storie al retaggio culturale di aziende come Pirelli o Olivetti e ai loro progetti innovativi, realizzati a partire dagli anni Cinquanta insieme a creativi d’avanguadia.
Per la mostra, Antunes approfondisce la collaborazione che ha avuto luogo negli anni Cinquanta e Sessanta tra lo Studio Albini-Helg e la casa manifatturiera Vittorio Bonacina – azienda storica della Brianza, l’odierna Bonacina 1889, attiva nella produzione di mobili ed elementi di arredo in giunco e midollino.
Proprio il titolo della mostra the last days in Galliate rimanda alla ricerca dell’artista su Franca Helg, a cui si allude attraverso il nome della località affacciata sul lago di Varese e le Prealpi, in cui Helg ha progettato e costruito la casa di famiglia per i genitori – uno dei pochi esempi di suoi progetti edilizi firmati autonomamente al di fuori dello Studio – e in cui ha poi vissuto i suoi ultimi anni.
Orari
Dal giovedì alla domenica, 10-22