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I suoni della montagna
Per la terza volta Rami d’ORA arriva sulla Decauville delle Orobie Valtellinesi con I Suoni della Montagna, passeggiata artistica in quota, accessibile anche a persone con disabilità motoria, in cui musica, danza e letture accompagnano il cammino
Domenica 21 settembre Rami d’ORA, rassegna promossa dal collettivo Laagam, torna per la terza volta lungo la Decauville delle Orobie Valtellinesi proponendo I Suoni della Montagna, una passeggiata artistica lungo il suggestivo percorso pianeggiante a 1.000 mt di altitudine che collega Gaggio al Dosso del Grillo.
La Decauville, che collegava le varie dighe e bacini della zona mediante binari, è oggi dismessa e i binari sono stati per la maggior parte rimossi, lasciando il posto a un sentiero adatto a tutte le età, reso accessibile per l’occasione anche a persone con disabilità o difficoltà motorie grazie alle joelette (carrozzine fuoristrada monoruota) messe a disposizione da Dappertutto OdV, che dal 2009 lavora in Valtellina per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Il format ideato da Rami d’ORA. ormai consolidato nonostante l’unicità della proposta culturale performativa in quota totalmente accessibile, si intreccia quest’anno con la chiusura del progetto I suoni della montagna realizzato in collaborazione con l’ Associazione Buji e il Museo di Storia Naturale di Morbegno e finalizzato alla documentazione sonora dell’ambiente montano con l’obiettivo di creare un archivio multimediale permanente che arricchirà il patrimonio del Museo e sarà consultabile anche a distanza.
Il percorso della giornata, svolto in gruppo, parte alle ore 9.30 dal bacino di Gaggio, aperto per l’occasione da Edison proprietaria dell’impianto, per arrivare al Dosso del Grillo con rientro nel pomeriggio alle 17.00; un sentiero di 5 km totalmente pianeggianti e adatti a chiunque.
Le performance, disseminate lungo il sentiero sia all’andata sia al ritorno, propongono i più diversi linguaggi: c’è la musica di Fabio Bonelli che propone DBEETH, dj set con vinili di musica classica dal Rinascimento fino ai primi del ‘900 collezionati in anni di ricerche tra bancarelle e negozi di dischi usati; Field studies di Glauco Salvo è invece un concerto frutto di registrazioni dal vivo e di sperimentazioni sull’alterazione percettiva dei suoni ambientali attraverso l’intrusione di suoni elettronici ed elettro-acustici.
Si passa alla danza di Annalì Rainoldi che in Hyphae esplora il microcosmo del sottosuolo e la sua immensa, infinita vivacità e intelligenza, in una stretta connessione tra danza, musica e paesaggio; Radici di Zuzana Marletta con Selene Tognoli esplora invece la relazione tra esseri umani e natura, utilizzando gli alberi sia come ispirazione che come sostegno per il movimento danzato.
La proposta si conclude con Illusione a cura di Lara Franzini, accompagnata da Erica Meucci per la lettura delle poesie scritte dai bambini della scuola primaria "Mariella Folli" di Piateda durante alcune giornate di laboratorio, liberamente tratte dall’omonima collezione di poesie di Marina Schiantarelli.
Orari
Ore 9:30 - 17:00