• Itinerari

Valle del Bitto di Albaredo

Storia, antichi mestieri e tanta natura

Partenza/Arrivo
Da: Albaredo per San Marco (SO)
A: Albaredo per San Marco (SO)
Tipologia/Periodo
Trekking
Primavera/Estate
Durata/Lunghezza
1,30 ore
7km
Dislivello
Salita: 836m
Difficoltà
MEDIA

Un itinerario alla scoperta della storia in epoca moderna e delle tracce degli antichi mestieri.

Partendo da Albaredo lungo l’antica via Priula, costruita nella seconda metà del Cinquecento per collegare Bergamo a Morbegno, favorendo i commerci tra la Repubblica di Venezia e i Grigioni, l’escursione tocca alcuni luoghi che fanno rivivere le antiche atmosfere contadine. È il tour dell’Ecomuseo, un museo a cielo aperto, con cartelli informativi lungo il cammino. Interessanti i caselli per la conservazione del latte, i resti delle manifatture di un tempo, con segherie e i “puiat”, le stazioni per produrre carbone di legna, oppure i vecchi forni fusori per la lavorazione del ferro estratto in quota.

L’itinerario inizia alla Porta del Parco di Albaredo (900 m), nei pressi della chiesa parrocchiale. Salendo in cima al borgo s’imbocca il sentiero poco oltre l’edificio della latteria. 2 chilometri più avanti s’interseca la strada che conduce al Passo San Marco, e si prende l’antica Strada Priula: la via, secondo una leggenda diffusa sul territorio, sarebbe stata un tempo infestata di streghe.

Si prosegue in direzione della chiesetta dedicata alla Madonna delle Grazie (1150 m) costruita nel 1732, da cui la vista è mirabile. Dopo una breve discesa si attraversano i torrenti Piazza e Pedena: quest’ultimo un tempo alimentava una segheria, che solo nel 1935 venne ammodernata con l’impiego dell’elettricità.

Oltre il ponte si raggiunge una vecchia carbonaia, e proseguendo si arriva al casello del latte: il formaggio Bitto, ieri come oggi, rappresenta l’anima del territorio. Giunti alle case del Dosso Chierico (1219 m) ci s’imbatte in un bivio: l’escursione può continuare lungo la Strada Priula fino al Passo San Marco, oppure, come in questo caso, si prende a destra il sentiero che scende verso il cuore della valle.

Evitando due deviazioni a destra si fa tappa ai forni fusori (1180 m) nel bosco d’Orta, altro punto interessante dell’Ecomuseo. L’ultima tappa, poco sopra l’Alpe Vesenda Bassa (1350 m), nel paese di Bema, è costituita dal famoso abete di Vesenda, albero plurisecolare (stimati 350 anni). A questo punto, sulla stessa via dell’andata, inizia il rientro ad Albaredo.

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