• Itinerari

In Val Taleggio verso la Bocchetta di Regadur

Partenza/Arrivo
Da: Taleggio (BG)
A: Taleggio (BG)
Tipologia/Periodo
Trekking
Primavera/Estate
Durata/Lunghezza
2 ore
4km
Dislivello
Salita: 511m
Difficoltà
MEDIA

Giunti a S. Giovanni Bianco (BG) sulla provinciale di Valle Brembana, dopo la chiesa parrocchiale, si svolta a sinistra imboccando la strada di Val Taleggio.

Dopo il primo tratto assai pittoresco, gli ‘Orridi di Val Taleggio’, dove la strada è a tratti scavata nella roccia, giunti a Sottochiesa, si devia a destra e si sale a Pizzino (930 m). Qui, prima di entrare nel paesino, seguendo le indicazioni, si imbocca una stradetta asfaltata che conduce alle contrade di Quindicina (1282 m) e di Capo Foppa (1307 m, 5 km da Pizzino).

Parcheggiata l’auto ai bordi della strada, si prende il sentiero CAI 120 che si stacca a sinistra e si snoda a mezza costa lungo un pascolo soleggiato con ampio panorama sulla Val Taleggio e fin verso la pianura. Il sentiero sale in diagonale lungo i prati del ‘Cuel’, oltrepassando alcune baite, alcune in uso, altre abbandonate, fino a raggiungere dopo un tratto di bosco rado, l’amena conca prativa della Baita di Foppa Lunga (1506 m).

Proseguendo in direzione nord, superando valloncelli erbosi e una pozza, si arriva al Rifugio A. Gherardi (1650 m - 1 ora circa dalla partenza), un rifugio per tutte le stagioni, aperto tutto l’anno negli weeekend. Il rifugio Gherardi (CAI-BG) è il posto ideale per un’escursione in montagna poco impegnativa, per questo è particolarmente adatto a famiglie. Facilmente raggiungibile, permette di fare passeggiate tranquille, in un ambiente dolce e privo di pericoli, offrendo nel contempo un vastissimo panorama verso Orobie e Grigne, sulla valle e verso la pianura.

Il sentiero 120 prosegue verso nord, ai Piani d’Alben, dove è adagiata una grande pozza d’acqua, e poco sopra è situato l’ex Rifugio. Cesare Battisti dove il panorama si allarga verso i Piani d’Artavaggio e le Grigne, oltre che verso le Orobie.

Per chi vuole proseguire, oltre si continua in decisa salita a mezzacosta tra boschetti di pino mugo, tagliando alcuni scarichi di ghiaioni, dove il sentiero è stato ben sistemato con protezioni a monte e a valle. (Tratto da evitare in inverno e con neve per le abbondanti slavine)

In circa un’ora dal Rif. Gherardi, poco sopra la baitella in legno ‘Re gi na’ si raggiunge la Bocchetta di Regadur (1850 m), dove si aggancia il Sentiero delle Orobie Occidentale 101 e dove la vista si allarga verso la Valtorta e il Pizzo dei Tre Signori.

Dalla Bocchetta seguendo il 101, si può proseguire a sinistra per i Rifugio Cazzaniga e Nicola e i Monti Sodadura, Zuccone Campelli, a destra verso i Monti Aralalta e Baciamorti.

Il rientro al parcheggio di Quindicina avviene facilmente seguendo il percorso di salita, passando per il Rifugio Gherardi.

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