• Itinerari

Sul Torrione Porro dalla via Carlo Bonomi

Partenza/Arrivo
Da: Chiesa in Valmalenco (SO)
A: Chiesa in Valmalenco (SO)
Tipologia/Periodo
Trekking
Primavera/Estate
Durata/Lunghezza
2,30 ore
4km
Dislivello
Salita: 823m
Difficoltà
DIFFICILE

Gli itinerari che conducono in vetta al torrione Porro (2.435 m) dall’alpe Ventina variano per difficoltà, ma pure la via ferrata intitolata a Carlo Bonomi è percorribile da chi è alle prime armi in questa affascinante disciplina.
 

Basta non soffrire di vertigini e soprattutto essere equipaggiati con l’attrezzatura indispensabile: imbrago, caschetto, guanti e kit da ferrata.
L’escursione prende il via da Chiareggio (1.612 m), frazione di Chiesa in Valmalenco (Sondrio) e, dopo aver attraversato il torrente Mallero su un ponticello, si segue il facile tracciato che porta al rifugio Gerli-Porro (1.965 m) attraverso bellissimi boschi di conifere. La pendenza aumenta un poco nell’avvicinarci alla casa alpina. Ci si impiega all’incirca 1 ora e il segnavia che ci guida è il 323. All’alpe, poco più avanti rispetto al Gerli-Porro, troviamo anche un secondo rifugio, il Ventina (1.975 m). Davanti a noi ecco la conca del ghiacciaio del Ventina.

Quel che rimane di quest’ultimo è raggiungibile lungo il percorso glaciologico Vittorio Sella.
Il nostro tragitto, però, all’altezza della cappella dedicata ai Caduti della montagna, si stacca sulla sinistra. Non facciamo altro che seguire, fino a circa 2.130 metri di quota, il sentiero del Larice millenario o via normale al torrione Porro, tra i rossi e grossi blocchi di serpentinite, indicato con il segnavia 321/1. Decidendo di fare la ferrata, pieghiamo quindi di nuovo a sinistra e in pochi minuti eccoci all’attacco.
È una via attrezzata classificata tecnicamente come facile. Nella prima parte è caratterizzata da brevi balzi rocciosi e diagonali.

La seconda parte è invece più verticale ed esposta, ma l’abbondanza di staffe e maniglie metalliche la rendono davvero poco difficoltosa. La si conclude in poco meno di 1 ora. Da qui decidiamo di raggiungere, in pochissimi minuti, la vetta del torrione Porro (2.435 m) da cui godere del panorama sull’arco alpino. Rientriamo all’alpe Ventina e al rifugio Gerli-Porro seguendo la via normale, segnavia 321/1, che ci consente di ammirare anche il larice millenario che, assieme ad altri secolari compagni, è una delle grandi attrazioni naturali del ramo occidentale dell’alta Valmalenco.

Immagine di copertina: @PaoloOrtelli

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