• Itinerari

A sud del Lago Maggiore lungo il Ticino

Partenza/Arrivo
Da: Sesto Calende (VA)
A: Abbiategrasso (MI)
Tipologia/Periodo
Bicicletta
Primavera/Estate/Autunno/Inverno
Durata/Lunghezza
4,30 ore
63km
Dislivello
Salita: 419m
Difficoltà
MEDIA

Percorri un piacevole e lungo viaggio tra le terre irrigate dai canali del Ticino, in un itinerario ricco di punti d’interesse sia artistici che naturali.

Inizia a Sesto Calende, nel varesotto: visita l’Abbazia di San Donato che risale al IX secolo ed è una dei pochi esemplari rimasti di basiliche cristiane originarie con il Nartece integro.
Seguendo il corso del Ticino, arriva al Parco Lombardo che gli sorge tutt’intorno. In queste terre, l’ingegneria è venuta in soccorso della natura e ha studiato complesse soluzioni idrauliche per convogliare le acque verso sud. Come le dighe del Panperduto, con un bacino di calma lungo circa 700 metri e largo dai 90 ai 50 metri: costituiscono l’inizio e il cardine del sistema dei Navigli e del Canale Villoresi. A Castano Primo, il Museo Emeroteca Villoresi racchiude preziosi e antichi documenti relativi alla costruzione del Canale omonimo, tutti in formato digitale.
Il lusso settecentesco di Villa Clerici ti accoglie a Cuggiono, con tanto di imbarcadero, giardino all’italiana e monastero. La raffinata scalinata in marmo di Condoglia fa da ingresso via acqua; ammira anche le sue 364 finestre, una per ogni giorno dell’anno.
A Magenta iniziò l’unità d’Italia: visita il Museo che celebra la storica battaglia del 4 giugno 1859, viatico della liberazione di Milano, insieme a tante altre testimonianze del Risorgimento.

Continuando verso sud, arrivi poi in un luogo immortalato nel film di Ermanno Olmi, L’albero degli zoccoli: Robecco sul Naviglio. Le riprese scivolano lungo il Naviglio Grande e inquadrano la facciata di Villa Gaia, originaria del 1300 e ancora integra.
Tappa finale dell’itinerario: Abbiategrasso, con i suoi tanti ponti sul Naviglio Grande. Cerca quello in ferro, lungo via Ludovico il Moro: è stato costruito con la stessa tecnologia usata per la Tour Eiffel. Ma le sorprese non sono finite: il ponte è mobile e si può abbassare e alzare!

 

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