• Itinerari

Salita al Gleno

Suggestivi percorsi tra le Orobie bergamasche

Partenza/Arrivo
Da: Valbondione (BG)
A: Valbondione (BG)
Tipologia/Periodo
Trekking
Primavera/Estate
Durata/Lunghezza
1 ora
2km
Dislivello
Salita: 263m
Difficoltà
FACILE

Sono tre i tracciati che suggeriamo per raggiungere il laghetto del Gleno (1.530 m) in valle di Scalve, nelle Orobie bergamasche.

 

In un contesto alpino di grande bellezza ancora oggi vi troneggiano, inquietanti, i resti della diga crollata l’1 dicembre 1923.
I segnavia di riferimento sono il 411 che sale da Pianezza (1.267 m), il 410 che si sviluppa da Bueggio (1.052 m) e il 409-409A che parte da Nona (1.339 m). Tre piccoli borghi che sono altrettante frazioni del Comune di Vilminore di Scalve.

Si tratta, in ogni caso, di itinerari escursionistici. Il sentiero 411 ci guida dalla piazzetta della chiesa di San Lorenzo di Pianezza. Si cammina, inizialmente su carrareccia e poi attraverso il bosco, fino a 1.500 metri di quota. Da qui, su facile tracciato praticamente pianeggiante, arriviamo al laghetto del Gleno, potendo godere di uno straordinario panorama sulla Presolana. Il tempo di percorrenza in questo caso è di circa 1 ora.
Da Bueggio, il segnavia è invece il 410. Il percorso rimane sulla destra orografica del torrente Gleno. Si raggiunge la località Ponte del Gleno, dove è possibile apprezzare le cosiddette «Marmitte dei giganti». Da qui la pendenza aumenta, per riaddolcirsi soltanto in prossimità dei resti della diga. Avanzando nel bosco si incontra un osservatorio faunistico. Nella parte finale il sentiero si sovrappone a quello che arriva da Nona.
L’itinerario, contraddistinto all’inizio dal segnavia 409, è quello che comincia da Nona, esattamente a una cinquantina di metri dalla chiesa della Natività di Maria. Procedendo su strada asfaltata oltrepassiamo l’antico borgo di Designo e non facciamo altro che seguire le indicazioni per la diga del Gleno.

Occorre avere un minimo di attenzione a non imboccare il sentiero delle Corne strette che conduce a Vilminore. Si continua per prati e boschi, il segnavia è ora il 409A, fino a incrociare il tracciato che sale da Bueggio, con pendenze che richiedono qualche sforzo in più.

Immagine di copertina: @Matteo Zanga

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