• Itinerari

Rifugio Del Grande Camerini per le Alpi di Vazzeda

Partenza/Arrivo
Da: Chiesa in Valmalenco (SO)
A: Chiesa in Valmalenco (SO)
Tipologia/Periodo
Trekking
Primavera/Estate
Durata/Lunghezza
3 ore
5km
Dislivello
Salita: 980m
Difficoltà
MEDIA

Da Chiareggio, frazione del comune di Chiesa in Valmalenco, in Valtellina, posto all'imbocco della Val Sissone, a circa 12 km dal capoluogo, si prosegue lungo la strada fino in Località “Pian del lupo” dov’è possibile parcheggiare l’auto.

Qui troviamo già la segnaletica che indica vari itinerari e rifugi, si continua a piedi lungo il fondovalle detritico e ci si inoltra nell’abetaia del piano oltrepassando alcune baite. Oltrepassato il ponte sul Torrente Mallero troviamo subito sulla destra le indicazioni per il rifugio. Il sentiero sale deciso nel bosco guadagnando subito alcuni metri di dislivello, fino a giungere sulla sponda in direzione del torrente appena attraversato. Dopo alcuni minuti il sentiero torna a salire fino ad incrociare il sentiero n. 325/1 che porta al vicino Rifugio Tartaglione. Poco oltre già in vista del ponte si attraversa il torrente guadagnando l’Alpe di Vazzeda Inferiore.
Qui il sentiero gira e si punta in direzione nord verso la cima del pascolo raggiungendo alcune roccette e circondati da caratteristici pini mughi. La salita si fa sempre più ripida fino ad una valletta dove con numerosi tornanti raggiungiamo un piccolo ripiano che precede la soprastante Alpe di Vazzeda superiore, con l’ausilio di alcuni gradini artificiali si supera il breve salto di roccia che ci divide dall’alpeggio, si prosegue in direzione delle baite ormai abbandonate e, tralasciando il bivio per il più lontano Passo del Forno (sentiero n. 326), si prende a sinistra in leggera salita raggiungendo il bosco di larice e pino cembro che sale fin verso la morena soprastante.
Con numerosi tornanti il sentiero principale si disperde in tracce che si intersecano tra di loro e si guadagna quota tra mirtilli e rododendri fino ad abbandonare in direzione sud-ovest la morena (triangolo giallo dell’Alta Via e CAI) e raggiungere il primo di numerosi corsi d’acqua che scendono dal ghiacciaio del Vazzeda, da qui si prosegue inizialmente in leggera salita lungo un traverso fino a quota 2400 metri oltrepassando vaste praterie alpine e corsi d’acqua fino ad arrivare quasi sulla direttrice del rifugio. Il sentiero ora punta deciso in direzione del crinale superando gli ultimi prati magri e roccette e raggiungendo il bivio che conduce al Passo del Forno. Si supera quest’ultimo e si prosegue fino all’ometto soprastante già in vista del rifugio che si raggiunge in pochi minuti.”

Immagine di copertina:@margherita

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