• Itinerari

Rifugio Brioschi per veri avventurosi

Partenza/Arrivo
Da: Pasturo (LC)
A: Mandello del Lario (LC)
Tipologia/Periodo
Trekking
Autunno/Inverno
Durata/Lunghezza
5 ore
6km
Dislivello
Salita: 1500m
Difficoltà
DIFFICILE

Questo percorso non è per tutti, soprattutto durante la stagione invernale e primaverile quando c'è presenza di neve e ghiaccio.

 

Bisogna essere allenati e avere l'attrezzatura adatta, ramponi e bastoncini oltre che molta attenzione ed esperienza. Seguendo le indicazioni per Pasturo, sulla strada provinciale 62, (tra Ballabio e Balisio) subito dopo il distributore, sulla sinistra prendere la strada sterrata con indicazioni "Rifugio Pialeral”.

Imboccata la strada si può scegliere di parcheggiare qui, o salire di qualche centinaio di metri (attenzione alle buche) fino alla Cappella del Sacro Cuore. Posteggiata l’auto finalmente si inizia l'avventura a piedi lungo la strada carrozzabile, che sale con pendenza costante fiancheggiando alcune bellissime baite private. Raggiunto il bosco la strada diventa sentiero e sale a destra, sempre con chiare indicazioni per il Rifugio Antonietta al Pialeral e Rifugio Brioschi. In leggera salita il sentiero prosegue tra i faggi e dopo circa un’ora dalla partenza solitamente si raggiunge la prima neve e i bianchi prati dell’Alpe Cova. A seconda delle condizioni della neve potrebbero già essere necessari i ramponi.

Lasciato alle spalle il tepore del rifugio si continua a salire lungo il sentiero, stavolta con pendenza più sostenuta, verso la nostra meta. Il Grignone si erge in tutta la sua bellezza, un gigante di neve e di ghiaccio. Si guadagna quota un passo alla volta, in un ambiente sempre più aspro e severo, dove naturalmente comanda la montagna. Dopo un’altra ora di cammino si raggiunge il bivacco Riva/Girani, posto a metri 1860, in Località Comolli. 

Il bivacco è dotato di tavolo e panche, e permette all’escursionista di passaggio non solo trovare riparo in caso di maltempo, ma anche di poter preparare un tè caldo o un caffè, luogo ideale per riprendere fiato e preparaci psicologicamente e fisicamente per affrontare la parete più dura e impegnativa di tutta l'ascesa. Qui consiglio vivamente di indossare i ramponi/ramponcini e eventualmente anche la piccozza. Il Muro del Pianto ecco come si chiama questo tratto, chi conosce le Grigne e il Rifugio Brioschi ha dato questo nome e non servono altre spiegazioni per identificarlo, la pendenza varia dai 35 ai 45 gradi e un dislivello di ben 400 metri. Una salita che non fa sconti, da affrontare con la giusta energia e preparazione. Il tracciato è perfettamente segnato da paline indicatrici piantate nella neve e battuto ogni giorno da decine di alpinisti. È importante restare sempre sulla traccia e salire con passo lento e regolare, senza fretta.

A seconda delle temperature la neve può presentarsi in maniera diversa ma non è mai da sottovalutare. Il culmine è la cresta della montagna, a metri 2270. La bellissima cresta prosegue a “fil di cielo”, tracciata da paline segnaletiche e corda, posizionate per impedire di avvicinarsi alle grosse cornici di neve presenti. Prestando la massima attenzione il percorso prosegue tra scorci mozzafiato, continuando sul crinale della montagna tra ripidi saliscendi, che ci condurranno direttamente alla croce di vetta, completamente congelata e cristallizzata dal vento, ai nostri piedi i Laghi di Lecco, Como e Pusiano, la Valtellina all’orizzonte, la Pianura Padana alle nostre spalle e davanti il massiccio del Monte Rosa con l’affilata punta del Cervino... una terrazza naturale meravigliosa e unica.
Quando il cielo è terso è possibile ammirare anche il famoso Pizzo Badile.
Pochi metri sotto la croce di vetta c’è il Rifugio Brioschi, avvolto da una coperta di neve e ghiaccio, costruito dal CAI di Milano.

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