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Passo Giovo - Pizzo di Gino

Dal passo del Giovo, percorrendo la Valle Albano, si arriva in vetta al Pizzo di Gino dal quale si può godere uno spettacolare panorama

Partenza/Arrivo
Da: Passo del Giovo (CO)
A: Pizzo di Gino (CO)
Tipologia/Periodo
Trekking
Estate/Autunno
Durata/Lunghezza
3h e 15min per la salita
15.70km
Dislivello
Salita: 819m
Difficoltà
DIFFICILE

L’itinerario ha inizio dal Passo del Giovo (1706 m), dove è presente una fontana con acqua potabile e dove si può arrivare in macchina (non in inverno o con ghiaccio/neve!) facendo molta attenzione e valutando le proprie capacità di guida e le condizioni della strada.

 

Il primo tratto del percorso è piuttosto agevole, e si sviluppa su un sentiero di facile percorrenza, che consente, con leggeri saliscendi, di percorrere tutta la testata della Valle Albano, attraversando le sue distese di prati e arbusti.
Dopo circa un’ora di cammino si raggiunge un guado sul torrente Albano, in prossimità del quale il sentiero si biforca e conduce, a destra, alla Bocchetta di Sommafiume e a sinistra, al Rifugio Sommafiume e al Pizzo di Gino.
Svoltando a sinistra si arriva, in circa 10 minuti, al Rifugio Sommafiume (1784 m – presenza di una fontana con acqua potabile, l’ultima lungo il percorso) e da qui si continua la risalita su una traccia poco evidente, sui i versanti occidentali della Valle Albano. Il sentiero è stretto, spesso su fondo erboso, e conduce in circa 45 minuti alla Bocchetta di Senavecchia (1995 m).

 

L’itinerario da questo punto si affaccia sulla Val Cavargna e prosegue in leggera salita, superando una biforcazione per rifugio Croce di Campo e attraversando tratti di macereto fino a raggiungere un’altra bocchetta. Da qui il sentiero diventa più impegnativo, a causa di alcuni passaggi esposti e tratti che richiedono l’uso delle mani. Dopo circa 150 m si raggiunge un bivio che consente vie alternative per l’ultimo tratto di salita al Pizzo di Gino.

Proseguendo lungo la traccia (segnalata da punti rossi) a destra si aggira il versante nord occidentale del Pizzo e, attraversata una zona pianeggiante tratteggiata di macereti, con alcuni passaggi difficoltosi, si arriva ai pascoli che caratterizzano i pendii meridionali dello stesso. Da qui alla vetta, la salita ripida e faticosa risulta comunque graduale e più agevole. Proseguendo a sinistra si prende invece la via diretta per il Pizzo di Gino, più breve ma molto faticosa, con tratti esposti e alcuni passaggi che richiedono l’uso delle mani. Raggiunto il Pizzo di Gino (2245 m) la vista è sullo spettacolare panorama dell’arco alpino, del Lago di Como e delle Prealpi lariane. Il percorso di ritorno richiede circa 2 ore e 45 minuti.

Note
Sentiero piuttosto lungo e con alcuni tratti esposti e impegnativi, soprattutto nel tratto finale di ascesa al Pizzo di Gino.

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