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Miniera Marzoli (BS) e dintorni di Pezzaze

Partenza/Arrivo
Da: Miniera Marzoli (BS)
A: Santuario della Madonna di Bovegno (BS)
Tipologia/Periodo
Trekking
Primavera/Estate
Durata/Lunghezza
6 ore
10km
Dislivello
Salita: 200m
Difficoltà
MEDIA

L’itinerario proposto comincia con l'escursione nella miniera Marzoli.

La durata della visita è di circa 1 ora e 30 minuti, un’escursione nel centro della terra.
A bordo di un trenino si percorrono i primi 700 metri, poi si procede a piedi per circa 800 metri, il percorso è accessibile anche alle persone con mobilità ridotta, perché è su un unico livello.

Dopo la visita alla miniera ci spostiamo di alcune centinaia di metri per visitare il Museo Orma che si trova all’interno dell’Antico Broletto di Mondaro, una struttura quattrocentesca che ricalca la tipologia costruttiva dei “Broletti Lombardi” del XIII sec. con annessa torre in pietra lavorata a vista. La documentazione dello scavo archeologico, eseguito nel 1996, indica una datazione della torre posteriore al 1220, posticipando al XIV secolo il portale a piano terra. 

Un moderno museo archeologico ed etnografico di ambito locale, che propone Interessanti laboratori didattici, ricco di reperti di pregio e anche di riproduzioni che aiutano a far comprendere ai bambini come erano gli oggetti e gli strumenti antichi. 

Trovandoci presso il Comune di Pezzaze, una veloce visita merita la Chiesa di Sant’Apollonio Vetere.
Sant’Apollonio fu il quarto vescovo della città di Brescia: fu proprio sant’Apollonio a convertire e battezzare i santi Faustino e Giovita, a patroni della città di Brescia. Qui vennero ritrovate le reliquie del Santo che successivamente venne trasferito presso il Duomo Nuovo.
Nel 1958, in seguito a dei lavori di manutenzione, nascosti sotto strati settecenteschi di calce spenta, si sono individuati dei pregiati affreschi definiti “brani assai importanti del rinascimento bresciano”.

Ultima tappa del nostro tour è il Santuario della Madonna di Bovegno, arroccato sul versante della montagna, il santuario di S. Maria della Misericordia è considerato il più celebre della Valle Trompia. Qui il 22 maggio 1527 apparve la Beata Vergine vestita di bianco alla giovane ventiduenne Maria Amadini, di famiglia povera e orfana di padre e di madre.

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