• Itinerari

Lungo il Rio Pegorino fiorito

Relax, tranquillità e natura

Partenza/Arrivo
Da: Lesmo (MB)
A: Lesmo (MB)
Tipologia/Periodo
Trekking
Primavera/Estate
Durata/Lunghezza
5 ore
14km
Dislivello
Salita: 466m
Difficoltà
FACILE

L'ambiente nel quale si svolge questo itinerario è boscoso e selvaggio, circondato da un alto tasso di urbanizzazione eppure, in questo mondo parallelo è la natura a dar spettacolo, soprattutto in primavera.

 

Il percorso inizia dal Rio Pegorino. Partendo da dove le sue acque si immettono nel Fiume Lambro, a Lesmo, in provincia di Monza e Brianza, si risale la valle omonima fino quasi a raggiungerne le sorgenti che si nascondono nell’abitato di Casatenovo, nel Lecchese.
Qui si trova un ampio parcheggio dove lasciare l'auto, esattamente a Canonica Lambro, frazione di Triuggio (Monza e Brianza), nelle vicinanze della Chiesa di Santa Maria della Neve. Ci si incammina a bordo strada, lungo la provinciale 135, e si preosegue per circa 500 metri in direzione est verso Lesmo. È necessario fare molta attenzione a questo tratto perché sprovvisto di marciapiede. Si arriva al ponte che supera proprio il Rio Pegorino all’altezza della sua foce, lo si percorre e, grazie a dei gradini, si scende a sinistra fino al letto del corso d’acqua.

Da qui ci si addentra nella Valle del Pegorino, sulla sinistra orografica del fiume. Lungo il tracciato si incontrano numerosi bivi. Nella maggior parte dei casi si tratta di brevissime deviazioni che dopo poco riportano sul sentiero principale, oppure di vie d’uscita che conducono ai centri abitati. Non si trovano troppi cartelli segnaletici, a dire il vero soltanto qualche bollo giallo-rosso. Tenendo però il corso del Pegorino come riferimento, non si corre alcun rischio di perdersi. Il rio infatti accompagna lungo tutta l’escursione e spesso lo si deve guadare, passando da una riva all’altra, per seguire il sentiero che si snoda nel bosco.

Per gran parte dell’anno la portata d’acqua è molto modesta e, nei mesi più caldi, può anche succedere di trovarlo in secca. Durante la primavera, invece, capita di vederlo più ricco e vivace. Muovendosi a piedi è preferibile essere attrezzati, magari tenendo nello zaino degli stivali di gomma. Il percorso si sviluppa in un bel bosco umido e il fondo può essere a tratti fangoso, in particolare dopo le abbondanti precipitazioni stagionali. Si avanza, sempre accompagnati dal fiume, che si fa a mano a mano più modesto, diventa infine un rigagnolo, a poche centinaia di metri dalla sua sorgente tra gli edifici di Casatenovo, al termine della zona boscosa. Si rientra a Canonica Lambro sul medesimo tracciato, magari scoprendo alcune deviazioni.

L’articolo da cui è tratto questo itinerario, lo trovate sulle pagine della rivista di APRILE 2021 RIO FIORITO.

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