Dal rifugio Alpe Corte (1.410 m), si segue per circa 200 metri il nuovo percorso per diversamente abili, indicato dal segnavia CAI n.216 che, inizialmente pianeggiante, si snoda lungo il fondovalle, tenendosi sul lato destro del torrente (sinistra orografica).

Dopo circa 15’, si oltrepassa il torrente con un caratteristico ponticello in legno, portandosi così sul versante opposto, e si inizia la salita muovendosi su pendii pascolivi che, in stagione, sono disseminati di greggi e mandrie.

L’ambiente si fa via via più ampio, permettendoci di spaziare sulle cime che da Ovest a Est si presentano possenti ai nostri occhi: dal frastagliato monte delle Galline fino all’ancor più seghettata e aspra cresta del monte Corte.

Dietro di noi, verso Sud, sempre austero e maestoso, il gruppo Cima di Valmora-Arera-Corna Piana.

Il sentiero, ben indicato dai bolli rosso-bianchi, con alcuni tornanti e con modesta pendenza, si innalza sui pratoni a sinistra della valle con dinanzi, verso destra, una cascata stagionale, e ci conduce alle baite Corte di Mezzo (1.669 m, 45’ dal rifugio), situate in un verdeggiante e panoramico pianoro erboso.

Si riparte seguendo sempre i segnavia CAI e, staccandosi decisamente dal fondovalle, si raggiunge la baita Corte Alta (1.885 m, 30’ dalle baite Corte di Mezzo), situata su un dosso sotto le ripide pareti del monte delle Galline.

In circa 50’ dalla baita Corte Alta si arriva così al passo (2.139 m). Il panorama sottostante è stupendo, e laggiù, oltre il grande lago, ecco il Rifugio Laghi Gemelli che ci aspetta.

Basta una mezz’oretta di comoda discesa verso sinistra in un ambiente da urlo.
Fra pendii fioriti, cascatelle e la rossa parete del Pizzo del Becco a far da sfondo, eccoci arrivati (1.968 m).

A far gli onori di casa ci pensa Maurizio e a quelli a tavola Stefano, “Rambo” per gli amici.